Da Slow Food una lettera aperta ai candidati sindaco di Frascati, Marino e Monte Compatri Un invito a sostenere la difesa del cibo e del suolo

Da Slow Food una lettera aperta ai candidati sindaco di Frascati, Marino e Monte Compatri Un invito a sostenere la difesa del cibo e del suolo

25/09/2021 1 Di Fabio Orfei

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Dife­sa del suo­lo e del pae­sag­gio, dife­sa dell’ambiente e crea­zio­ne di un turi­smo cen­tra­to sul­la qua­li­tà del­la vita, dife­sa del cibo soste­nen­do l’artigianalità e dife­sa del­la cor­ret­ta ali­men­ta­zio­ne. Sono gli impe­gni che la Con­dot­ta Slow Food di Fra­sca­ti e Ter­re Tusco­la­ne ha chie­sto di pren­de­re ai can­di­da­ti a sin­da­co dei comu­ni di Fra­sca­ti, Mon­te­com­pa­tri e Mari­no. Impe­gni che sono spe­ci­fi­ca­ti in una let­te­ra invia­ta lo scor­so 10 set­tem­bre e a cui alcu­ni dei poli­ti­ci han­no già rispo­sto.

Sia­mo pre­sen­ti da oltre ven­ti anni con pro­get­ti, even­ti, ini­zia­ti­ve e inter­ven­ti – spie­ga il pre­si­den­te Ste­fa­no Asa­ro – La Con­dot­ta non ha schie­ra­men­to poli­ti­co o par­ti­ti­co di alcun gene­re ed è impe­gna­ta nel defi­ni­re e svi­lup­pa­re il pro­prio ruo­lo di Movi­men­to del Cibo con­fron­tan­do­si e col­lo­quian­do con tut­te le isti­tu­zio­ni, le asso­cia­zio­ni e le comu­ni­tà loca­li, in meri­to alle iden­ti­tà ali­men­ta­ri esi­sten­ti nel­le pro­du­zio­ni di pros­si­mi­tà, nel­la sal­va­guar­dia e rige­ne­ra­zio­ne del­le varie cul­tu­re gastro­no­mi­che ter­ri­to­ria­li, nel rispet­to del­la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le e per la dif­fu­sio­ne di buo­na edu­ca­zio­ne ali­men­ta­re. Sia­mo pron­ti a par­lar­ne con i can­di­da­ti e veri­fi­ca­re insie­me le rispet­ti­ve sin­to­nie”.

Tra i pun­ti che Slow Food chie­de di met­te­re al cen­tro dell’attenzione del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le ci sono ad esem­pio la lot­ta all’erosione del patri­mo­nio di vigne, oli­vi e boschi, l’uso di mez­zi elet­tri­ci comu­na­li, l’eliminazione del­la pla­sti­ca e l’impiego di cibo loca­le e sano nel­le men­se sco­la­sti­che.

Slow Food è ormai rico­no­sciu­ta come il più auto­re­vo­le movi­men­to inter­na­zio­na­le per la dife­sa del cibo e dei suoi ter­ri­to­ri, pro­mo­to­re di una cul­tu­ra ali­men­ta­re pla­ne­ta­ria basa­ta su pra­ti­che soste­ni­bi­li. Per Slow Food è tem­po di cam­bia­re il model­lo del siste­ma ali­men­ta­re che ha ampia­men­te mostra­to le sue tra­gi­che debo­lez­ze, ripar­ten­do dai ter­ri­to­ri e dal­la pra­ti­ca del ‘man­gia­re loca­le’, dan­do il giu­sto valo­re alle pro­prie neces­si­tà quo­ti­dia­ne e impul­so a un rin­no­va­to spi­ri­to agri­co­lo, a pra­ti­che vir­tuo­se di pro­du­zio­ne ali­men­ta­re, man­te­nen­do alti i valo­ri del pia­ce­re, rispet­tan­do equa­men­te chi lo pro­du­ce, chi lo acqui­sta e l’ambiente in cui si rea­liz­za.

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