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Intervista PierC: “Friends with benefits è un inno alla libertà”
21/09/2021Questo articolo è stato letto 546 volte!
In occasione dell’uscita del singolo “Friends with benefits” abbiamo incontrato PierC, artista promettente classe 2000. FWB è stato scritto a sei mani dallo stesso Piercesare Fagioli (in arte PierC) con Andrea Papazzoni e Mario Meli di Gotham Dischi. Questo segna l’inizio della carriera musicale del cantautore che ha alle spalle la partecipazione a “ti lascio la canzone” ed è determinato a fare della sua passione un lavoro. Ecco cosa ci ha raccontato.
PierC Friends with benefits è il tuo primo singolo… cosa rappresenta per te? Raccontaci la genesi del brano?
FWB rappresenta per me l’esordio da cantautore. Sono sempre stato principalmente interprete; nella mia vita ho scritto però canzoni per me o per altri, ma non mi sono mai sentito di pubblicarle. Ero sempre insoddisfatto. Questa volta invece, grazie al team di Gotham Dischi, siamo riusciti a dare vita a questo pezzo che, oltre a sentire incredibilmente “mio”, ha la produzione e la professionalità per uscire – finalmente – allo scoperto, disponibile per il grande pubblico.
La canzone è un inno alla libertà, essere liberi senza sottostare alle sovrastrutture imposte dalla società.… cosa cambieresti della società in cui viviamo e cosa si potrebbe fare per renderci tutti “più liberi”?
A parer mio è l’altrui giudizio che condiziona la vita delle persone, che crea quelle sovrastrutture di cui ho parlato e che vengono riprese nel testo della domanda; sovrastrutture che però sono “gabbie” solamente “mentali”, dal momento che sono creazioni del pensiero dell’altro. Dovremmo staccarci dalla paura di non fare quello che la società pensi che sia giusto, ma fare quello che noi riteniamo giusto. Solo così saremo più liberi. I “FriendsWithBenefits” di cui canto non sono persone, né in senso specifico né generale, ma la metafora di vivere una vita senza l’impegno e la responsabilità che ci sentiamo caricati sulle spalle tutti i giorni senza motivo.
Come tu stesso hai dichiarato nel brano è presente anche la malinconia… malinconia per “persone che avremmo voluto scoprire”… nella tua vita c’è una o più persone che avresti voluto scoprire e non hai conosciuto/scoperto?
Non so ahaha, come potrei saperlo a posteriori? A parte gli scherzi, sono una persona abbastanza estroversa, quindi non mi tiro facilmente indietro nel conoscere una persona che mi desti interesse a prima vista… sicuramente però a volte mi sono tirato indietro e di ciò me ne pento, soprattutto quando sopraggiunge quella malinconia da primo autunno che, come la hit dei Righeira, ci fa capire che “L’estate sta finendo”. L’unico modo che ho per farmela passare è pensare che l’estate prossima avrò l’occasione di rimediare agli “incontri non avvenuti”.
Hai partecipato a “ti lascio una canzone” che ha dato il via al tuo percorso artistico… cosa ti porti nel cuore di quella esperienza?
Ero molto piccolo, avevo fra i 13 e i 14 anni, e l’aver vissuto un’esperienza di tale portata con la spensieratezza di un bambino penso sia un grande plus. Sicuramente perché adesso sentirei molto di più l’adrenalina di salire su un palco che è in diretta con milioni di italiani, in prima serata su Raiuno. Devo dire che, nonostante qualche piccola delusione, ho un ricordo positivo di Tluc7, soprattutto perché “mi ha dato il la” per tuffarmi sempre di più nello studio del canto, del pianoforte e della musica in generale, talmente rimasi folgorato dal sentire e cantare con l’orchestra dal vivo.
Hai mai pensato di partecipare ad un talent?
Si e no. Ho sempre voluto partecipare ad un talent perché credo sia il modo migliore per avere la maggior visibilità possibile crescendo al contempo in professionalità. Non mi sono però mai ritenuto pronto perché vorrei partecipare non da semplice cantante, ma da cantautore… e questo percorso che ho intrapreso con la scrittura ed il lancio di FWB potrebbe essere l’inizio di un percorso che mi porterà verso quella direzione… chi lo sa ahahah
Com’è stato cantare l’inno di Mameli davanti al Presidente Sergio Mattarella?
La cosa che mi ricordo maggiormente di quel giorno era il caldo afoso che faceva nella mia città, Casale Monferrato. Parlando sul serio, una decina di bambini che attendevano anche loro il momento di salutare il Presidente sono svenuti e la manifestazione è stata interrotta più volte per mancamenti di varie persone. Per fortuna che io e l’orchestra eravamo posizionati sotto un telo che ci proteggeva almeno dai raggi solari diretti ahhah. A parte questo aneddoto, è stata sicuramente una grande emozione cantare il nostro inno guardando negli occhi la più alta carica dello Stato e ricevendo, insieme ad un’affettuosa stretta di mano, i suoi complimenti.
Ci sarà un Ep in futuro?
Nel futuro prossimo non penso, no. Sto studiando full-time all’università e per ora il cantante è solo la mia più grande passione, che spero sì possa trasformarsi un domani eventualmente nel mio lavoro. Lavorare a singoli è più facile, richiede meno tempo e lavoro e consente di esprimere la mia personalità artistica in lavori slegati da un’idea generale, permettendo così sperimentare generi e mood anche molto diversi fra loro. Penso che per ora sia la soluzione giusta per me ma, in futuro, si vedrà.
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Laureata in Informazione, Editoria e Giornalismo e in DAMS. Attualmente collabora con Bellacanzone.it, Roma Tre Radio, emittente ufficiale dell’ateneo Roma Tre dove ricopre diversi ruoli: speaker, regista e redattrice.
Grande appassionata di musica e televisione. Studia canto da 8 anni e ascolta musica di tutti i generi perché per lei non ha confini.
È stata inviata al Festival di Sanremo nel 2018, 2019 e 2020.