Grottaferrata. Per il Settembre Grottaferratese chiusura in musica per il settimo centenario dantesco con De Andrè legge Dante ai giardini di Patmos

Grottaferrata. Per il Settembre Grottaferratese chiusura in musica per il settimo centenario dantesco con De Andrè legge Dante ai giardini di Patmos

21/09/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Appun­ta­men­to gio­ve­dì 23 set­tem­bre dal­le 21,00. In sce­na il mae­stro Mario Alber­ti con i dan­ti­sti Aldo Ono­ra­ti e Rino Capu­to

Il Prof Rino Capu­to


Gio­ve­dì 23 set­tem­bre 2021 alle 21,00 pres­so i Giar­di­ni di Pat­mo­sa Grot­ta­fer­ra­ta (ingres­so via Gari­bal­di con green pass e masche­ri­na obbli­ga­to­ri), l’associazione cul­tu­ra­le La Ter­zi­na, in par­te­na­ria­to con la Cit­tà di Grot­ta­fer­ra­ta, pre­sen­ta­no­De André leg­ge Dan­te. Musi­ca e poe­sia, sera­ta even­to nel cor­so del­la qua­le la poe­sia del Som­mo Poe­ta si mesco­le­rà con le note del più gran­de can­tau­to­re-can­ta­sto­rie e anch’egli poe­ta in musi­ca, pro­ta­go­ni­sta del secon­do Nove­cen­to ita­lia­no, Fabri­zio De André. La mani­fe­sta­zio­ne si iscri­ve nell’ampio car­tel­lo­ne di even­ti del Set­tem­bre Grot­ta­fer­ra­te­se 2021 a cura dell’assessorato alle Poli­ti­che cul­tu­ra­li del Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta e si iscri­ve tra gli even­ti dedi­ca­ti al set­ti­mo cen­te­na­rio del­la scom­par­sa dell’Alighieri, anni­ver­sa­rio che ha attra­ver­sa­to tut­to il 2021. L’associazione La Ter­zi­na è una del­le prin­ci­pa­li real­tà pro­mo­tri­ci, ai Castel­li Roma­ni e in tut­to il cen­tro Ita­lia, di mani­fe­sta­zio­ni lega­te all’importante anni­ver­sa­rio dan­te­sco. IL SINDACO ANDREOTTI E L’ASSESSORE BOSSO: “GROTTAFERRATA CHIUDE IN MANIERA EGREGIA IL SETTIMO CENTENARIO, TENENDOLO APERTO GRAZI AI RIMANDI DI DE ANDRE’” — “Set­te seco­li sono quel­li che sepa­ra­no De André da Dan­te. Una sola è la poe­sia. La sto­ria di sto­rie, trat­ti uma­ni, can­ta­ti e suo­na­ti in ver­si” dichia­ra­no il sin­da­co di Grot­ta­fer­ra­ta, Lucia­no Andreot­ti e l’assessore alla Cul­tu­ra, Mar­co Bos­so che inter­ver­ran­no nel cor­so del­la sera­ta. “La Cit­tà di Grot­ta­fer­ra­ta che già attra­ver­so l’ingegno dei pro­pri stu­den­ti del­le scuo­le San Nilo e Fal­co­ne ha cele­bra­to e appro­fon­di­to le tema­ti­che dan­te­sche all’inizio di quest’anno – pro­se­guo­no Andreot­ti e Bos­so — non pote­va man­ca­re, pro­prio in un appun­ta­men­to impor­tan­te come il Set­tem­bre Grot­ta­fer­ra­te­se di chiu­de­re in qual­che modo il cer­chio e di far­lo, apren­do­ne in real­tà un altro gra­zie alle note anch’esse eter­ne e, sco­pri­re­mo, asso­nan­ti coi ver­si di Dan­te, dona­te­ci dal genio con­tem­po­ra­neo di Fabri­zio De André”. L’evento gode del patro­ci­nio del­l’A­di (Asso­cia­zio­ne degli ita­lia­ni­sti Grup­po Dan­te), del patro­ci­nio mora­le del­la Fon­da­zio­ne Fabri­zio De André Onlus e del par­te­na­ria­to scien­ti­fi­co non one­ro­so del Cen­tro Stu­di sull’Ars Nova Ita­lia­na del Tre­cen­to “Mar­cel­lo Masi­ni” di Cer­tal­do, pre­sie­du­to dal pro­fes­sor­Ri­no Capu­to, già ordi­na­rio di Let­te­ra­tu­ra Ita­lia­na nel­la Facol­tà di Let­te­re e Filo­so­fia dell’’Università di Roma “Tor Ver­ga­ta” e diret­to­re del­la Rivi­sta Inter­na­zio­na­le Dan­te che sarà, assie­me al dan­ti­sta, scrit­to­re e poe­ta, pro­fes­sor Aldo Ono­ra­ti, tra i pro­ta­go­ni­sti del­la par­te let­te­ra­ria del­lo spet­ta­co­lo. La sera­ta, coor­di­na­ta da Mar­ti­na Nasi­ni per con­to de La Ter­zi­na, sarà con­dot­ta da Lucil­la Tibe­ri e vedrà appun­to alter­nar­si in pie­na armo­nia musi­ca e paro­le con gli inter­ven­ti dei due illu­stri stu­dio­si alter­na­ti a quel­li musi­ca­li del mae­stro Mario Alber­ti, voce, chi­tar­ra e flau­to, accom­pa­gna­to dal­la chi­tar­ra del Mae­stro Fran­co Meni­chel­li e dal­la voce di Debo­ra Cetro­ni. CAPUTO: “TRATTI COMUNI FRA DANTE E DE ANDRE’” — “Dan­te e Fabri­zio DeAn­dré pur a distan­za di tan­ti seco­li pre­sen­ta­no un trat­to comu­ne a chi si espri­me attra­ver­so la poe­sia e la musi­ca” spie­ga il pro­fes­sor Capu­to.

Lo scrit­to­re Aldo Ono­ra­ti


“Tra poe­sia e musi­ca, infatti,esiste un indis­so­lu­bi­le intrec­cio che ha vis­su­to un divor­zio nei seco­li suc­ces­si­vi a Dan­te. Noi oggi leg­gia­mo la poe­sia con gli occhi, inve­ce ai tem­pi di Dan­te mene­strel­li e tro­va­to­ri, i can­tau­to­ri dell’epoca, dava­no la nota al testo poe­ti­co. Lo stes­so Dan­te è pro­ta­go­ni­sta di que­sto rap­por­to tra poe­sia e musi­ca, per­ché come ha fat­to DeAn­dré, scri­ve testi di poe­sia per esse­re musi­ca­ti e inse­ri­sce una bal­la­ta che si ritro­va nel­la sua Vita Nova, alla stre­gua di can­zo­ni e sonet­ti”. “Que­sto atteg­gia­men­to lo ritro­via­mo in Fabri­zio De André dove la poe­sia è più impor­tan­te del­la musi­ca che ha note essen­zia­li ere­cu­pe­ra mol­te tra­di­zio­ni euro­pee come quel­la can­tau­to­ra­le fran­ce­se. Pri­ma di mori­re De André ha con­fes­sa­to di voler esse­re ricor­da­to soprat­tut­to come poe­ta e può defi­nir­si come tale per­ché è in gra­do di tene­re sul­lo stes­so pia­no musi­ca e poe­sia, nes­su­na del­le due è ancel­la dell’altra – con­ti­nua il pro­fes­so­re — Entram­be godo­no del­lo stes­so sta­tu­to arti­sti­co, gra­zie ovvia­men­te all’abilità dell’artista e que­sto avvie­ne sia nei com­po­ni­men­ti di mag­gior ispi­ra­zio­ne medie­va­le di DeAn­dré e sia quel­li recu­pe­ra­ti ricor­dan­do l’esperienza dan­te­sca. Pen­sia­mo sola­men­te all’uso che DeAn­dre fa dell’Antologia di Spoon River, un cata­lo­go di figu­re che per stes­sa ammis­sio­ne di Edgar Lee Master sono ispi­ra­te alla Divi­na Com­me­dia di Dan­te Ali­ghie­ri o anco­ra all’espressione poe­ti­co-musi­ca­le dell’ultimo DeAn­dre dove l’elemento del­la for­te ten­sio­ne espres­si­va tie­ne con­to di tut­to quel­lo che Dan­te ha inse­gna­to alla let­te­ra­tu­ra ita­lia­na e ai can­tau­to­ri nove­cen­te­schi ita­lia­ni: a quell’intreccio armo­nio­so tra musi­ca e poe­sia, poe­sia e musi­ca, ovve­ro la musi­ca del­la poe­sia e la poe­sia del­la musi­ca­co­me l’associazione cul­tu­ra­le La Ter­zi­na sta por­tan­do avan­ti da tem­po con sicu­ro e cre­scen­te suc­ces­so” con­clu­de Capu­to. ONORATI: “DANTE E’ STATO UN VERO MUSICISTA”- “Di soli­to non si dà la giu­sta impor­tan­za alla pre­sen­za del­la musi­ca nel­la Divi­na Com­me­dia” aggiun­ge il pro­fes­sor Aldo Ono­ra­ti che arric­chi­rà la sera­ta pro­prio con un inter­ven­to dedi­ca­to al Som­mo Poe­ta e alla musi­ca. “Dan­te è sta­to un musi­ci­sta vero e pro­prio e fa del­la musi­ca un mez­zo espres­si­vo poe­ti­co e sim­bo­li­co, tra­sfe­ren­do­la non solo nel­la tec­ni­ca del suo ende­ca­sil­la­bo, ma usan­do­la qua­le ele­men­to meta­fo­ri­co e dida­sca­li­co nel suo ‘iti­ne­ra­rium men­tis in Deum’ aggiun­ge Ono­ra­ti, aumen­tan­do il livel­lo di sor­pre­sa attor­no allo spa­zio che lo vedrà pro­ta­go­ni­sta gio­ve­dì a Grot­ta­fer­ra­ta. ALBERTI: “DAREMO CORDE E FIATO A TROVATORI E CANTASTORIE” — “Il per­cor­so musi­ca­le che inter­pre­te­re­mo si divi­de in due par­ti seguen­do il per­cor­so didat­ti­co dei pro­fes­so­ri Capu­to e Ono­ra­ti: la pri­ma è dedi­ca­ta ai tro­va­to­ri e all’amor cor­te­se con otto bal­la­te da Car­lo Mar­tel­lo a Jor­di per cita­re le più note” spie­ga il Mae­stro Mario Alber­ti. “Una secon­da par­te è dedi­ca­ta ai can­ta­sto­rie che ave­va una fun­zio­ne diver­sa nel Medioe­vo rispet­to ai tro­va­to­ri e pote­va­no par­la­re anche di fat­ti di cro­na­ca e quin­di spa­zio ai gran­di suc­ces­si di DeAn­dré da Mari­nel­la a Boc­ca di Rosa. Sare­mo due­me­ne­strel­li con voce e chi­tar­ra assie­me a una splen­di­da voce fem­mi­ni­le nel­la spe­ran­za comu­ne di dare vita a una bel­lis­si­ma sera­ta” con­clu­de Alber­ti.

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