Acqua del Tevere, “non “darla a bere” ai romani”

Acqua del Tevere, “non “darla a bere” ai romani”

13/09/2021 0 Di Marco Montini

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“La moria di pesci del Teve­re che abbia­mo già denun­cia­to, sol­le­va un altro inquie­tan­te inter­ro­ga­ti­vo, lega­to alla salu­te dei cit­ta­di­ni, che sfug­ge alla cro­na­ca per­ché tenu­to sapien­te­men­te nasco­sto dall’amministrazione capi­to­li­na: gli inve­sti­men­ti in cor­so per ren­de­re pota­bi­li le acque del fiu­me desti­nan­do­le alle fami­glie di Roma”. Lo dichia­ra il can­di­da­to del­la Lega in Cam­pi­do­glio Michel Mari­ta­to, in tan­dem con Simo­net­ta Mato­ne che spie­ga: “Alla fine del 2018, nel silen­zio gene­ra­le, è sta­to rea­liz­za­to un pri­mo pota­bi­liz­za­to­re dell’acqua del Teve­re a Grot­ta­ros­sa, desti­na­to a 350.000 roma­ni men­tre il secon­do, 5 vol­te più gran­de, è in fase di pro­get­ta­zio­ne e sareb­be in gra­do di for­ni­re acqua per 1.750.000 per­so­ne, rag­giun­gen­do il tota­le di 2.100.000 abi­tan­ti”. Il pro­get­to pren­de le mos­se qual­che anno fa, in segui­to alla gra­ve cri­si idri­ca con­se­guen­te alla pro­lun­ga­ta sic­ci­tà dell’estate del 2017, che por­tò l’amministrazione capi­to­li­na a ridur­re la por­ta­ta del flus­so idri­co nel­le abi­ta­zio­ni dei roma­ni e nei cele­bra­ti ‘naso­ni’, le fon­ta­nel­le di stra­da, alcu­ne del­le qua­li anco­ra oggi sono a sec­co. “Secon­do Arpa Lazio, agen­zia ambien­ta­le regio­na­le – chia­ri­sce anco­ra Mari­ta­to — l’acqua del fiu­me è clas­si­fi­ca­ta al livel­lo più bas­so come qua­li­tà, pari ad A3 e cer­to, la moria di pesci pone allar­man­ti inter­ro­ga­ti­vi sul­la scel­ta di Rag­gi e di Acea di spen­de­re deci­ne di milio­ni di euro per pota­bi­liz­za­re l’acqua di un fiu­me, che subi­sce inqui­na­men­to chi­mi­co e non solo orga­ni­co, anzi­ché pro­ce­de­re al rifa­ci­men­to del­la rete idri­ca che è un cola­bro­do. Chie­dia­mo per­tan­to imme­dia­ti chia­ri­men­ti su que­sta incom­pren­si­bi­le vicen­da”.

 

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