L’attualità del socialismo e la prospettiva del comunismo. Quadro politico tra realtà e prospettive. Il…
Speciale Elezioni 2021 — Stefano Enderle: programma, liste, simboli
07/09/2021Questo articolo è stato letto 4759 volte!
STEFANO ENDERLE
Candidato a Sindaco di Marino
Stefano Enderle è nato a Pomezia 24-12-1967. Ha vissuto negli anni giovanili tra il litorale e Roma. E’ coniugato con Luciana Zampilloni da 31 anni ed insieme hanno avuto una figlia, Melissa. I titoli di studio acquisiti nel tempo sono: un diploma di istruzione professionale (tipografia) e un Attestato di informatica. Ha svolto servizio militare (fuciliere assaltatore). E’ un operaio edile specializzato. Grazie a questo ha potuto avere, prima della crisi degli ultimi anni, una ditta individuale edile. Ha svolto con mansioni ufficiali e non: Operatore ecologico; Giardiniere; Magazziniere; Autista (trasporti); Facchino; Servizio di sicurezza non armato; Manutentore.
E’ residente a Marino dal ’90, Segretario del PCI sezione “E. Berlinguer” da 4 anni, Dirigente ANPI “Sezione A. Del Gobbo” MARINO, Dirigente associazione Acab/BiblioPop, dell’ associazione Italia Cuba Circolo “G. Donè” di Marino, Componente del comitato di quartiere di Cava dei selci ( ancora non registrato). Ha preso parte alla realizzazione del PEC-piano emergenza comunale. Ha partecipato alle giornate di solidarietà per la protezione civile. E’ donatore AFERESI da circa 20 anni per la Croce Rossa.
Nella sua attività politico-sociale, oltre al contributo fattivo verso le associazioni in cui opera, ha particolarmente consentito, per il PCI, facendo parte dell’organismo dirigente della Federazione Castelli romani, e dell’organismo dirigente regionale del Lazio, lo sviluppo e rafforzamento dell’insediamento dei comunisti in varie parti del territorio castellano e laziale. Ha grandi doti organizzative ed umane. E’ particolarmente attento e disponibile alle tematiche dell’aiuto, alla battaglia contro le discriminazioni di genere, di razza, di religione e politica.
SIMBOLO
LISTA
PROGRAMMA ELETTORALE
Il programma di Essere Marino rappresentato dalla Lista elettorale del Partito Comunista Italiano si rivolge a tutti perché a tutti sente di appartenere. Crediamo che la visione e la partecipazione comunitaria rappresentino una via primaria per concentrarsi in modo ancora più efficace sulle reali necessità dei cittadini. Condividiamo l’obiettivo di elevare la qualità della vita dei cittadini marinesi con una serie di misure che prevedono: miglioramento dei servizi, crescita economica, attenzione particolare alla salute e maggiore tutela del territorio. Per attuarlo serve che Marino torni a parlare con i Comuni vicini, con la Regione e la Città Metropolitana. Fare squadra, stare insieme. Trasformare le cose senza per questo peggiorarle o rovinarle.
Le schede che seguono hanno lo scopo di illustrare, in modo semplice e chiaro, quale modello di città immaginiamo e intendiamo realizzare. Tanti argomenti sono volutamente diffusi, come il lavoro, la sicurezza e la lotta alla corruzione. Si attiveranno da soli se vivremo in un Comune più bello, ordinato e culturalmente vivo.
L’obiettivo ad ampio raggio è quello di partecipare da protagonisti al processo di riforme che investe direttamente anche il nostro Comune con la costituzione della Città Metropolitana di Roma Capitale, con le sue nuove e diverse competenze. Essere altresì centrali ad una nuova forma di coordinamento fra i Comuni esterni ad essa. Per una buona
gestione dei servizi pubblici occorre rafforzare il controllo pubblico. La nostra idea è di restituire ai cittadini di Marino alcuni servizi pubblici diventati fondamentali nella gestione economica del paese, ovvero la rivisitazione degli stessi con indirizzi politici di sviluppo e sostenibilità ambientali, applicando le normative interessate. Occorre, nello specifico:
-completare e rafforzare il ruolo del Comune quale Ente di gestione diretta dei servizi e di amministrazione attiva per la propria collettività;
- costituire Organi consultivi, anche con pareri vincolanti su atti e decisioni di competenze rivolte alle diverse forme di vita sociale organizzata e di singole soggettività;
- ripensare il ruolo e riorganizzare l’assetto della Multiservizi, rendendola funzionale all’espletamento delle finalità pubbliche che ne giustificano l’esistenza;
- coordinarsi e collaborare con altri Comuni prossimi, di aree omogenee e aventi lo stesso bacino ottimale di utenti, attraverso forme gestionali adeguate, in stretto rapporto e nell’ambito della Programmazione regionale e della Città metropolitana;
- improntare la gestione del Comune alla massima Partecipazione, Informazione e Trasparenza nella funzionalità di Organi, Uffici e Servizi, che devono essere anche online, di prossimità e domiciliari;
- vigilare sul rispetto delle relazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori del Comune e delle partecipate.
1. LA CULTURA E IL TURISMO
La cultura rappresenta un fattore di crescita sociale e un settore strategico determinante, dal quale generare risorse e buona occupazione. Il centro storico di Marino è uno dei più antichi dei Castelli Romani, nonché uno dei borghi medievali più rappresentativi del Lazio. I siti archeologici all’interno dell’area del Parco dell’Appia Antica ed il Mitreo costituiscono un’unicità nel loro genere. Marino è l’unico Comune dei Castelli Romani con un territorio
che insiste su due Parchi. Pertanto il patrimonio artistico e naturalistico presente in tutto il Comune deve essere tutelato e valorizzato affinché il nostro territorio si trasformi in un “monumento a cielo aperto” in grado di attrarre e accogliere, in ogni stagione, turisti dall’Italia e dal mondo. Il turismo, fonte di ricchezza imprescindibile per l’area marinese, deve essere incentivato con eventi di alto livello, al fine di promuovere e far conoscere le eccellenze del nostro territorio, siano esse del settore dell’artigianato, dell’agroalimentare e della viticoltura. Il marchio “Sagra dell’Uva” noto in tutto il mondo, dovrà essere il volano di questo processo durante tutto l’anno.
Essere Marino/PCI basa la quintessenza del suo programma sulla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e archeologico del territorio, in sinergia con le altre Istituzioni pubbliche; sulla promozione e il rilancio del turismo; sul riconoscimento delle eccellenze locali.
Occorre, nello specifico:
— avviare il censimento e la catalogazione dei beni artistici,
archeologici e architettonici presenti sul territorio;
- avviare la procedura per l’introduzione del tratto dell’Appia Antica presso le località di Frattocchie e Santa Maria delle Mole nella lista dei siti patrimonio dell’UNESCO;
- proporre l’aggiunta, nell’indicazione delle stazioni ferroviarie di Marino e Santa Maria delle Mole, rispettivamente delle diciture “Mitreo” e “Appia Antica” al fine di favorire appositi percorsi turistici ed archeologici;
- individuare e creare nel centro storico alcuni percorsi guidati finalizzati alla valorizzazione delle bellezze storico-architettoniche della città, inclusa la Marino sotterranea;
- riaprire finalmente il Mitreo e dargli il rilievo che merita, con battage nazionale e internazionale. Il Mitreo è vicinissimo alla stazione ferroviaria: prendere accordi con Agenzie di viaggio e Trenitalia per convogli speciali (treno o bus) Roma Termini-Marino e ritorno, finalizzati alla visita, con guide poliglotte, degustazioni enogastronomiche e confezione-souvenir ai partecipanti;
- sulla scia del Mitreo, aprire o riaprire al pubblico e/o potenziare tutti i luoghi di interesse culturale. Ad es. il museo del carretto a vino, o la Casina Paradiso dei Colonna, o il Santuario dell’Acquasanta, ecc. Utilizzare il centralissimo teatro-bomboniera “Delle Ore” per letture, conferenze, presentazioni e rappresentazioni. Impiantare un museo della civiltà vinicola. Impiantare un museo letterario con pannelli dedicati agli scrittori passati per Marino (Casanova, Goethe, D’Azeglio, Ungaretti, Petrolini, Gadda, Moravia, Pasolini, ecc). Potenziare le attività del museo civico “Umberto Mastroianni”. Illuminare di notte tutte le sculture che Mastroianni ha donato a Marino. Valorizzare la memoria del grande artista con una mostra permanente, e ridare vita alla Biennale dei giovani scultori, riattivando il gemellaggio tra peperino e marmo di Carrara;
- riattivare il dialogo tra il Comune, le PROLOCO e le associazioni dei commercianti al fine di stabilire partnership commerciali e diffondere all’interno del territorio di Roma e dei Castelli Romani itinerari turistici dedicati alla città di Marino;
- realizzare per ospiti e turisti una confezione-souvenir assemblando le tipicità marinesi, una sorta di carta d’identità per dire al mondo “noi siamo questo”. E quindi la bottiglia di vino, un dolce tipico (in autunno la ciambella al mosto), un depliant informativo, un libro sulla storia e le tradizioni di Marino, un manufatto artigianale, ecc.;
- dare vita al marchio internazionale “Sagra dell’Uva”. Destagionalizzare e internazionalizzare la Sagra dell’Uva, anche e soprattutto in vista del prossimo centenario. Occorre che la Sagra duri tutto l’anno, con un fervore creativo ‑pre e ‑post evento ottobrino. Ogni edizione dovrà prevedere un Paese ospite internazionale, con relativi stand di interscambio (non solo vini, ma prodotti tipici, artigianato, bandiere, libri, artisti, cultura, cucina) e successivo contro- invito di Marino all’estero. Marino deve aprirsi e rimparare a dialogare con il mondo;
- utilizzare il marchio “Sagra dell’Uva” anche per promuovere il commercio e l’artigianato locale in Italia e all’estero, tramite l’e- commerce ovvero la vendita di prodotti locali tradizionali mediante il web, e per organizzare fiere campionarie (dedicate ad es. alla microeconomia del wedding, cioè il settore delle nozze, che costituisce
un importante traino economico del nostro territorio) e stagionali, nonché mercatini bio e dell’usato “equo e solidale”, o del baratto, all’interno di appositi spazi fissi;
- potenziare e riqualificare le strutture ricettive di Marino (alberghi, pensioni, b & b) nella misura in cui la città verrà inserita, com’è nostro intendimento, nei circuiti dei tour-operator nazionali e internazionali. Si comincerà con l’attivare il turismo nazionale, attraverso iniziative di interscambio enogastronomico con altre città italiane. La visita a Marino dovrà diventare un “must” anche nei viaggi organizzati per turisti stranieri, americani, cinesi, europei, considerato peraltro che Marino ha nel suo territorio una finestra affacciata sul mondo: l’aeroporto internazionale “Pastine” di Ciampino;
- promuovere l’attività didattica del prestigioso Istituto Statale “P. Mercuri” e dell’Istituto Professionale Alberghiero, coinvolgendo attivamente gli studenti nel tessuto socioeconomico del territorio attraverso le dinamiche di scuola-lavoro, per la valorizzazione delle competenze e dei saperi;
- elaborare e avviare progetti mirati con le scuole del territorio per coinvolgere gli studenti in attività formative di tutoraggio, dando vita anche a laboratori didattici permanenti dedicati ai bambini;
- impiantare ex novo delle scuole nazionali e internazionali a Marino. Ad es. una scuola di enogastronomia, in cui ci si possa diplomare gourmet e sommelier, strutturata a mo’ di college/foresteria: gli studenti resterebbero a vivere a Marino per tutta la durata dei corsi, facendo pratica e attività dimostrativa negli esercizi enogastronomici del territorio. O anche una scuola di studi storici e/o archeologici, o di restauro, o di cinematografia (possibilmente collegata a Cinecittà). Realizzare e diffondere, a tal proposito, un audiovisivo sulla presenza dei set marinesi nel cinema (cioè in quali film si vede Marino) e sulla storia di cineasti e attori nel territorio, da Petrolini a Sofia Loren a Vittorio Storaro, ecc.;
- proporre la creazione a Marino di un distaccamento universitario da Tor Vergata, ad esempio Scienze del Turismo o Scienze della Nutrizione. Rianimare lo scenario con professori e giovani di talento che, acquisendo professionalità, sappiano risvegliare e trascinare le energie sopite del territorio;
- promuovere iniziative culturali, formative e di svago dentro un circuito polivalente che coinvolga anche altri Comuni dei Castelli Romani. Incentivare la collaborazione con le associazioni culturali già presenti sul territorio al fine di organizzare corsi formativi (teatro, pittura, musica, informatica, lingue, ceramica, ecc.) e rassegne cinematografiche, teatrali, letterarie, artistiche e musicali, estive e al coperto;
- uno degli aspetti storicamente presenti nel nostro Comune è la cultura musicale, alimentata sia da numerose attività di associazioni e organizzazioni spontanee, sia dalla scuola media statale a indirizzo musicale “G. Carissimi”, sia da noti e affermati artisti di rilievo nazionale ed internazionale che nel territorio sono nati (come appunto Carissimi e Vittorio Nocenzi) o hanno soggiornato (come H. W. Henze). Proprio grazie alla presenza carismatica di Vittorio Nocenzi, intendiamo valorizzare Marino come capitale italiana del progressive-rock, sia ricordando la gloriosa storia del “Banco di Mutuo Soccorso”, ad es. mediante una mostra permanente, sia accogliendo e sostenendo musicisti emergenti della nuova scena italiana;
- riprendendo una vecchia e suggestiva idea di Vittorio Nocenzi, trasferire gli uffici comunali in altra sede, da individuarsi, per destinare Palazzo Colonna a grande centro polivalente in chiave culturale, artistica e turistica di primo livello, persino col ruolo di perno per una parte di area geografica che vada oltre lo stesso territorio marinese;
- ampliare e implementare la biblioteca comunale. Creare “centri di lettura e consultazione” all’interno dei più importanti parchi della città per favorire la partecipazione anche dei bambini e dei giovani;
- organizzare una “3 giorni” dedicata al libro e alla lettura, a mo’ di piccola fiera, con bancarelle di book-crossing (scambio gratuito di libri) e letture pubbliche teatralizzate, eventi per sensibilizzare i bambini alla lettura, presentazioni di autori emergenti e affermati, reading e micro-festival poetici, quiz e giochi ad estrazione dove si vincono libri e/o buoni di acquisto in libreria;
- dare risalto alla folta comunità romena presente sul territorio, con un centro di rappresentanza culturale, vendita di prodotti tipici,
possibilità di imparare la lingua, partite di calcio amatoriali Italia- Romania, ecc. Stesso discorso anche per Cuba e altre comunità di rilievo;
- revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini ed invece conferirla a tutte le eccellenze presenti sul territorio, anche in forma postuma, ovvero alle personalità che fin dal passato si sono distinte nel relativo settore di competenza portando alto il nome della città in Italia e nel mondo;
- organizzare il Premio “Antonio Gramsci” per far conoscere e tenere viva la memoria del grande filosofo che soggiornò a Frattocchie. Per saggi, tesi di laurea, traduzioni, opere letterarie.
Entro il primo anno di amministrazione si procederà al censimento e alla conseguente catalogazione dei beni artistici, archeologici e architettonici presenti sul territorio. Si sottoscriveranno protocolli d’intesa con i Comuni e le altre Istituzioni per attivare sinergie e lavoro comune. Ci si avvarrà di consulenti UE per intercettare fondi europei grazie a cui finanziare i progetti. Si prevede di indire bandi per la concessione d’uso di immobili di proprietà comunali e per il riuso del patrimonio edilizio esistente non utilizzato. Verranno individuati spazi per le associazioni senza scopo di lucro, anche con modalità differenti dalla locazione, sulla base di progetti di sviluppo culturale.
2.IL SOCIALE
Le politiche sociali, nella nuova concezione, rispondono all’interesse pubblico poiché alimentano il benessere di tutta la collettività. La sfida, quindi, è quella di creare nel nostro Comune una rete di servizi presenti in modo omogeneo in tutto il paese, con il progetto “Marino Città solidale”, orientando gli interventi sia alla qualità sociale, sia allo sviluppo locale. Non più, quindi, una concezione di aiuto rivolta soltanto alle persone che versano in uno stato di disagio conclamato, bensì a tutti i cittadini poiché si mira a raggiungere non solo il benessere collettivo ma anche lo sviluppo economico, la crescita urbana, l’equilibrio del territorio. Una sfida da realizzare con il contributo di tutte le realtà sociali e di volontariato del territorio, protagoniste e non solo operatori passivi, anche attraverso un vero protagonismo nel Piano Sociale di Zona. Promuoveremo l’attivazione di cucine popolari gestite dal volontariato, ma attivate in sinergia con la scuola alberghiera. Tra le sfide, la più complessa è senza dubbio quella dell’inclusione.
Coniugare accoglienza e accettazione delle regole della convivenza civile, rispetto dei costumi e delle abitudini. Una sfida ambiziosa da sostenere come comunità, e quindi con i cittadini, le associazioni e tutti coloro da sempre impegnati in questo delicato ambito sociale. O ancora il rispetto dei diritti primari dei cittadini, come ad es. il “diritto all’acqua”, cioè il diritto della popolazione marinese, in particolare quella che versa in stato di bisogno, a non subire la chiusura indiscriminata dei rubinetti. Verificare l’esatto adempimento del contratto del Servizio Idrico Integrato Acea e, se necessario, agire legalmente per ottenere il rispetto dello stesso e, in caso di inadempienza, valutare la riacquisizione della gestione del servizio all’Ente comunale. Prevedere per tutti i cittadini, su tutto il territorio comunale, parità di accesso a servizi di qualità. Garantire l’equità nell’accesso ai servizi relativamente alle generazioni (anziani, giovani, bambini), al genere (donne e uomini), alla partecipazione ai costi (differenziandoli in base alla capacità economiche di ognuno). Promuovere progetti di cittadinanza attiva in cui le persone in difficoltà, permanente o temporanea, siano considerate protagoniste del proprio progetto di vita e siano esse stesse portatrici di risorse. Favorire il pieno dispiegamento del Piano di Zona Sociale. Promuovere l’attività sportiva anche per i cittadini che versano in difficoltà economica. Accedere a tutte le misure di finanziamento esistenti, regionali, statali, europee. Occorre impegnarsi per far sì che il servizio civile sia utile alla nostra collettività e non invece quel che in gran parte delle Istituzioni poi diviene, cioè una sorta di lavoro malpagato. Utilizzando al meglio i canali “servizio civile” e “garanzia giovani, si deve promuovere in primis la valorizzazione delle peculiarità sociali, culturali, enogastronomiche, archeologiche e ambientali del territorio, così da formare nuove professionalità e, al contempo, creare occupazione di qualità. Realizzare un “punto di ascolto per il cittadino” inteso come un vero e proprio servizio di pronto intervento sociale che aiuti a fronteggiare situazioni di emergenza familiare o personale. All’interno di questo “contenitore” saranno previsti specifici interventi quali lo “sportello antiviolenza” e lo “sportello antiusura”. Prevedere, nell’ottica dell’equità generazionale, specifici interventi per fasce di età e di popolazione, anche utilizzando il Piano Sociale di zona e, nello specifico:
- centri estivi integrati che prevedano la partecipazione contemporanea di bambini e ragazzi, sia normodotati che disabili;
- soggiorni estivi per disabili al fine sia di prevedere, per gli stessi, momenti di svago e socialità, sia di alleggerire il carico di lavoro e cura dei familiari;
- aumento delle ore di assistenza domiciliare al fine di mantenere quanto più a lungo possibile le persone nelle proprie case e diminuire il ricorso all’ospedalizzazione;
- servizio di trasporto rivolto a persone con ridotta o impedita capacità motoria, che permetta loro di raggiungere uffici pubblici, centri medici e di analisi;
- accordi con le associazioni sportive al fine di garantire la pratica sportiva anche ai cittadini in condizioni economiche svantaggiate;
- corsi di ginnastica dolce rivolta alla popolazione anziana, con l’obiettivo sia di mantenere il più a lungo possibile le capacità fisiche residue, sia di implementare la socializzazione.
Entro il primo anno di mandato, o anche prima in considerazione della buona presenza svolta dai servizi sociali sul territorio comunale, sarà effettuata una ricognizione dei servizi esistenti ed una analisi dei bisogni dei cittadini di tutto il territorio al fine di implementare gli interventi più richiesti ed eliminare quelli non necessari. In tal modo si avrà un’esatta fotografia dello stato delle politiche sociali nel territorio e si recupereranno risorse che saranno reinvestite nei servizi alla persona. Successivamente alla ricognizione e con l’approvazione del bilancio di previsione, saranno programmati gli interventi previsti. Entro la fine di ogni anno sarà effettuata una valutazione dello stato dei servizi, al fine di un’esatta cognizione del funzionamento degli stessi, con la possibilità di correggere eventuali incoerenze prima dell’approvazione del nuovo bilancio.
3.LA SCUOLA
La nostra Comunità merita un servizio scolastico in grado di consentire a ciascun cittadino marinese una crescita sociale e culturale di alto spessore, funzionale ad una collettività di uomini liberi dove ciascun individuo abbia gli spazi adeguati per esercitare diritti e adempiere doveri. Per le scuole di Marino vogliamo il meglio, quanto a strutture e a qualità didattica.
Occorre, nello specifico:
- vigilare sulla sicurezza monitorando lo stato di conservazione e di manutenzione degli edifici scolastici, adeguandoli alle normative vigenti attraverso la ristrutturazione e, ove necessario, la costruzione di nuove strutture, nonché bonificandoli dalle emissioni di gas radon;
- nel rispetto dei vincoli normativi in materia, programmare un piano di intervento che, attraverso forme di collaborazioni pubblico-privato, garantiscano un servizio di scuola dell’infanzia efficiente ed economicamente sostenibile dalle giovani coppie;
- attivare protocolli operativi con le istituzioni scolastiche per raggiungere, entro i 5 anni di mandato, l’obiettivo “Scuola 2.0”;
- attivare una Consulta permanente con tutte le scuole del territorio; — introdurre o migliorare il servizio di refezione scolastica, con
prodotti biologici del territorio;
- dotare la cittadinanza di strutture scolastiche proporzionali all’attuale aumento demografico e prevedere ulteriori edifici per istituti superiori, utilizzando lo strumento del PF;
- presentare alle Direzioni Didattiche un progetto da elaborare insieme, “Piccoli cittadini crescono”, finalizzato alla formazione di una coscienza ambientale, solidale ed inclusiva;
- a coronamento di un progetto-scuola che intende lavorare per una comunità dal futuro migliore e più giusto, pensare per i disabili un’inclusione scolastica autentica, e predisporre un servizio medico- diagnostico precoce e terapie riabilitative all’interno degli edifici scolastici e degli orari di lezione.
Entro il primo anno di mandato si darà avvio alle consultazioni con le istituzioni scolastiche finalizzate alla stesura di protocolli operativi, per l’attuazione dei progetti “Scuola 2.0” e “Piccoli cittadini crescono”. Si procederà alla revisione del contratto di refezione scolastica per l’introduzione di cibi biologici prodotti nel territorio, nonché al censimento dello stato di conservazione degli edifici scolastici,
all’attivazione delle procedure di project financing, allo sviluppo di progetti di mediazione scolastica.
4.LA SANITÀ
Il programma di Essere Marino/PCI distingue due piani di azione per il tema cruciale della sanità: sia nei confronti della Regione Lazio, alla quale spetta la competenza sull’ospedale, sia verso la ASL RMH per le ripartizioni territoriali. Il Comune di Marino si prodigherà – sollecitando la Regione Lazio, cui spetta la pianificazione delle politiche sanitarie regionali – per fare in modo che su tutto il territorio comunale sia possibile accedere a servizi sanitari di qualità. L’assenza d’intervento dell’attuale Amministrazione comunale ha, di fatto, determinato il progressivo smantellamento della sanità marinese. L’assenza di controlli ha anche portato a situazioni gravi di strutture private fatiscenti e non a norma. Al contempo occorre valorizzare quelle strutture di eccellenza che spesso operano in silenzio garantendo standard ottimali e buona occupazione. La dura lezione inflitta dal Covid 19 non deve andare persa: è indispensabile, pertanto, tornare a garantire ad ogni cittadino un facile accesso a presidi sanitari di qualità su tutto il territorio comunale.
A livello locale ci faremo carico di promuovere i seguenti servizi, facendo di Marino una città all’avanguardia anche per l’ambito sanitario:
- controlli sull’inquinamento urbano;
— tutoraggio sociale verso anziani, giovani e adolescenti, con l’utilizzo
di locali decentrati nelle frazioni;
- promozione di attività fisiche dolci per gli anziani negli impianti sportivi comunali e convenzionamento per il servizio di fisioterapia territoriale;
- rispetto degli obblighi di predisposizione di percorsi per ipovedenti e altri facilitati;
- potenziamento di servizi dedicati alle persone diversamente abili, alla lotta contro le dipendenze, allo screening scolastico sanitario per avviare percorsi terapeutici mirati;
-assistenza domiciliare per la cura della persona, progetto farmaci a domicilio, telesoccorso;
- progetto integrato di continuità assistenziale per utenti non autosufficienti (assistenza integrata ULSS) e per l’infanzia;
- verifica costante delle strutture private e del privato sociale per il rispetto degli standard previsti dalle norme.
Sarà, inoltre, affrontato il tema della tutela degli animali, soprattutto quelli randagi. Saranno individuate soluzioni che da un lato tutelino la salute pubblica e dall’altro possano migliorare la vita dei nostri amici animali. La nostra sfida più grande sarà quella di raggiungere tali risultati determinando, altresì, un risparmio per le casse comunali, da reinvestire successivamente in servizi per la tutela degli animali.
Occorre, nello specifico:
- fare in modo che l’Ospedale San Giuseppe diventi una “Casa della salute” della Regione Lazio, con inclusa una RSA pubblica dove gli anziani non autosufficienti possano trascorrere serenamente e dignitosamente gli ultimi anni di vita, mettendo a disposizione della cittadinanza – laddove possibile – la loro esperienza umana e professionale;
- mantenere e potenziare i reparti di diagnostica dell’Ospedale, tramite TAC e medicina nucleare;
- salvaguardare il funzionamento e l’efficienza del Consultorio familiare;
- supportare le strutture di eccellenza del privato e del privato sociale;
- garantire l’accesso facilitato a servizi sanitari di qualità su tutto il territorio e a tutti i cittadini, anche prevedendo presidi diffusi, soprattutto a Santa Maria delle Mole, punto di riferimento di tutte le frazioni in virtù dell’alta densità abitativa;
- intervenire presso le sedi competenti per attuare un piano di limitazione di voli, da e sull’aeroporto di Ciampino, al fine di diminuire
le emissioni sonore alla fonte, in particolar modo in prossimità di insediamenti con più alto indice abitativo, come previsto dalla conferenza dei servizi 01 luglio 2010;
- monitorare periodicamente, con apposite centraline, le emissioni di gas radon, soprattutto negli edifici pubblici, nelle scuole e nei luoghi di lavoro;
- aumentare il numero degli animali adottati al fine di diminuire la quantità di quelli allocati nei canili privati, nelle cliniche ed i randagi. Allo stesso tempo aumentare i controlli al fine di prevenire e, nel caso, sanzionare i casi di abbandono.
Entro il primo anno di mandato si darà avvio adazioni di pressione nei confronti della Regione Lazio affinché siano raggiunti gli obiettivi di programma. Verrà avviata una stretta collaborazione con la ASL per verificare la tipologia di servizi da attivare sul territorio. Si provvederà a un censimento del patrimonio immobiliare comunale per reperire locali idonei nei quali allocare i presidi sanitari, contenendo in tal modo la spesa relativa al pagamento degli affitti presso edifici privati. Verranno stipulate, sulla scia di quanto avviene nei Comuni limitrofi, delle convenzioni con Associazioni di volontariato che operano sul territorio in tema di tutela degli animali e che, in stretto contatto con gli uffici comunali, lavoreranno per aumentare il numero delle adozioni e limitare il fenomeno del randagismo.
5.LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
La crisi che investe pressoché tutti i settori produttivi, ha drasticamente colpito il commercio e l’artigianato locale ed in particolare nel centro storico, dove una gestione inerte, una città poco curata e poco accogliente, e una viabilità non razionale hanno portato alla chiusura di numerosi esercizi commerciali e laboratori artigianali. Oltre le ripercussioni della crisi economica strutturale in corso dal 2008, viepiù aggravata negli anni, il 2019 ha visto le conseguenze della pandemia abbattersi ulteriormente sulla nostra società. Diventa pertanto fondamentale porre in essere un’attività di semplificazione delle procedure amministrative e incentivare un dialogo con gli operatori del settore, per dare nuovo impulso e stimolo al commercio, con particolare riguardo ai settori di nicchia, riorganizzando la viabilità per
renderla più scorrevole al fine di valorizzare le bellezze artistiche e i luoghi del commercio e dell’artigianato locale.
Occorre, nello specifico:
- utilizzare il brand “Sagra dell’Uva” per veicolare ed esportare nel mondo le nostre eccellenze, facendo vivere la Sagra tutto l’anno e non soltanto nei giorni deputati;
- implementare e migliorare la qualità delle attività ricettive (turismo ed enogastronomia);
- creare una banca dati della distribuzione territoriale delle imprese artigiane, continuando le esperienze di e‑commerce promosse fin qui, implementandone la consistenza;
- semplificare le procedure amministrative per l’apertura di nuovi esercizi commerciali;
- procedere ad una riqualificazione commerciale del centro storico, con relativo riordino urbanistico dell’intera area;
- ideare e realizzare una “Marino card” di benefits (sconti, premi a punti, gadgets, ecc.), valida in tutti gli esercizi commerciali della città e utile a richiamare e fidelizzare acquirenti;
- razionalizzare il dialogo tra le PROLOCO e le associazioni dei commercianti per individuare soluzioni condivise tra tutti gli operatori del settore.
Entro i primi tre anni del mandato saranno promosse intese tra l’Amministrazione Comunale e gli esercenti per incentivare la concessione di licenze commerciali e per l’apertura di esercizi dedicati alla vendita di prodotti locali. Attraverso una stretta collaborazione tra le PROLOCO e le associazioni di categoria, verranno individuate norme di indirizzo specifiche per ogni settore, al fine di orientare i nuovi esercenti e assicurare una reale partecipazione degli operatori di settore alle scelte decisionali collettive (ad esempio la questione della liberalizzazione degli orari di esercizio e delle aperture domenicali e festive, nonché della pedonalizzazione del centro storico secondo giorni e orari prestabiliti). Sarà previsto un
piano di rilancio dei Centri commerciali naturali, intesi come aggregazione di esercizi commerciali, al fine di esaltare e promuovere le eccellenze e le tradizioni del nostro territorio, anche attraverso la creazione di siti ad hoc per il commercio e l’artigianato. È previsto un piano di aiuto per le aziende a rischio di chiusura attraverso incentivi all’innovazione e alla riconversione, e forme di collaborazione tra scuole ed artigiani per diffondere la cultura del lavoro artigiano tra le giovani generazioni. Sarà utilizzato a tal fine anche il piccolo esercito di chi usufruisce il reddito di cittadinanza, sia nella forma attuale (se non subirà modifiche), sia, verosimilmente se sarà migliorato sul versante di risorsa per attività di lavoro. Sarà inoltre favorita la formazione di cooperative sociali attraverso il reperimento di appositi fondi europei. Al fine di rendere facilmente raggiungibili a turisti e residenti i punti di accesso alla città, sarà migliorata la viabilità, prevedendo la possibilità di zone di parcheggio ad esenzione ticket per periodi di tempo limitato, rivedendo le tariffe del parcheggio multipiano, quasi del tutto inutilizzato, e creando apposite aree per la sosta di pullman e camper. Per incrementare il turismo sfruttando la vicinanza con Roma e rilanciare l’occupazione, sarà favorita l’apertura di nuove strutture ricettive e rilanciata la struttura dell’Ostello della gioventù.
6.LA MOBILITÀ
Al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Marino deve essere realizzato un piano strategico che, secondo i principi di partecipazione e condivisione, individui le migliori soluzioni per una mobilità sostenibile. Realizzare quindi un piano di mobilità che garantisca una maggiore sicurezza della viabilità, riduca l’inquinamento e il consumo di energia, aumenti l’attrattiva e la qualità dell’ambiente urbano, incentivi l’uso di bici+treno, riqualifichi e ottimizzi il sistema viario e i parcheggi. Realizzare un nuovo Piano parcheggi sulle strisce blu, che agevoli i residenti.
Le nostre proposte per una mobilità urbana più sostenibile si articolano su tre livelli:
1) comunale: potenziamento delle linee del trasporto pubblico locale, in particolare tra il centro storico e le altre comunità territoriali. Con il supporto dei Centri Anziani, si verificheranno quali tratte ed orari siano più utili a questa fascia d’età. Al fine di migliorare la mobilità,
inoltre, sarà potenziata la rete viaria ciclopedonale alternativa alla carrabile, soprattutto nella zona delle vigne che interessa i comuni limitrofi di Grottaferrata e Ciampino. Per il centro storico, proponiamo di verificare la possibilità di accesso (al livello di Palazzo Colonna o anche superiore) con la creazione di una cabinovia a cremagliera che parta dall’area della stazione ferroviaria di Marino e giunga all’altezza di Largo Oberdan, qualificando a terminal l’attuale “belvedere”: ciò sia per facilitare l’accesso al centro storico da parte di chi arriva in treno, sia per utilizzare al meglio il parcheggio di Cave di Peperino senza necessità di accedere al centro storico con le auto;
2) intercomunale: creazione di un ufficio intercomunale di mobilitymanager tra Marino e i Comuni confinanti, a costi minimi, al fine di migliorare l’accesso ai servizi sovracomunali. Si svilupperanno e saranno resi più efficienti i collegamenti con gli altri Centri castellani utilizzando le reti già esistenti ma sottoutilizzate (COTRAL-FF.SS.);
3) regionale: la nostra Amministrazione si farà parte attiva e propositiva, con gli Enti competenti, per migliorare la qualità della rete ferroviaria delle tratte Roma-Velletri e Roma-Albano. A tal proposito sarà, inoltre, verificata la possibilità di realizzare un collegamento tra la stazione ferroviaria di Santa Maria delle Mole e il parcheggio del mercato, per facilitare l’uso del treno. Lo stesso interessamento sarà finalizzato all’ottenimento del rispetto degli orari dei treni, nonché alla rivisitazione degli stessi orari con previsione di un’ultima corsa serale che non limiti le potenzialità economiche del nostro paese. Occorre inoltre riaprire un tavolo con i soggetti responsabili relativamente alla eliminazione degli incroci semaforici sull’Appia.
Entro i primi sei mesi di mandato è prevista la ricognizione del contratto di Trasporto Pubblico Locale (TPL), al fine di evidenziare economie che consentano l’aumento delle linee urbane di collegamento tra il centro storico e le frazioni, e tra le frazioni stesse. Saranno avviate le consultazioni con i Comuni limitrofi per verificare la possibilità di creare, a costi minimi, un ufficio della mobilità intercomunale che faciliti i collegamenti intercomunali. Si darà luogo a una immediata campagna di pressione nei confronti degli Enti competenti, finalizzata ad ottenere il potenziamento quantitativo e qualitativo della frequenza delle corse sulle tratte ferroviarie,e sull’eliminazione degli incroci semaforici dell’Appia. Si procederà a una
verifica, con gli uffici comunali, della possibilità di realizzare il
collegamento tra la stazione ferroviaria di Santa Maria delle Mole e il parcheggio del mercato.
7.L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE
Il territorio del Comune di Marino è compreso a pieno titolo nel paesaggio del cosiddetto “agro romano”del quale, però, ha perso nel corso degli anni l’identità e la vocazione per cui era ed è universalmente conosciuto. L’uso sostenibile dei terreni agricoli, attraverso azioni destinate a promuovere l’imprenditoria agricola e un progetto di orti urbani, oltre a mantenere l’equilibrio con le zone edificate o edificabili, consentirebbe di ridurre sensibilmente il rischio idrogeologico, di riappropriarci delle nostre tradizioni, di creare nuove opportunità di lavoro, anche per i giovani. È urgente l’avvio di un serio progetto strategico rivolto all’agricoltura i cui due punti principali dovranno essere, anche a Marino: una serie di agevolazioni per i giovani agricoltori che si insediano nelle aree demaniali in stato di abbandono; una moratoria del consumo di suolo agricolo. Occorre poi intervenire per rilanciare e salvaguardare l’attività vitivinicola del nostro territorio e dei prestigiosi marchi del DOC Marino e Frascati, anche attraverso il recupero produttivo di piccole aziende e/o appezzamenti abbandonati. Nel nostro territorio è ripreso fortemente il dibattito sulla qualità dei servizi offerti e sulla produzione da avviare ai mercati sempre più diversificati, anche con i livelli delle piccole scale, sempre più scelti da numerosi cittadini (mercati dei prodotti locali, prodotti a Km. zero, gruppi di acquisto sociali e/o solidali GAS e/o GAP). Tutto ciò in stretta collaborazione con il Parco dei Castelli e quello Archeologico, e regionale, dell’Appia Antica, utilizzando le competenze e le professionalità esistenti.
Le nostre proposte per l’agricoltura e l’ambiente individuano tre ambiti di intervento:
1) settore agroalimentare:
- realizzazione e adozione dell’atto generale di indirizzo per la redazione dei PUA (Piani di Utilizzazione Aziendale) nell’ambito territoriale agricolo, per delineare le procedure di approvazione di competenza comunale, con criteri redatti ai sensi della Legge Regionale n. 8/2003. Tale strumento si rende particolarmente necessario per le
aziende del territorio che intendono usufruire dei fondi previsti dal PSR (Programma di Sviluppo Rurale), ove possano essere finanziati progetti immediatamente cantierabili;
- promozione di attività informative e di comunicazione, anche in collaborazione con altri enti territoriali e associazioni di categoria, delle misure di finanziamento previste dalla PAC (Politiche Agricole Comunitarie) nell’ambito del piano di sviluppo rurale 2014–2020 e di altre forme di aiuto economico-finanziario e tecnico-progettuale alle imprese agricole;
-promozione di attività culturali e imprenditoriali legate alla realizzazione di progetti di agricoltura sociale, orti urbani, valorizzazione e promozione dei prodotti locali, sostegno alle imprese agricole familiari anche con finalità sociali e culturali;
2) tutela ambientale:
- contenere e prevenire il dissesto idrogeologico del territorio, affinché non si verifichino più i gravi danni provocati da allagamenti, smottamenti, frane, e i relativi problemi economici e sociali che ne conseguono;
3) verde urbano:
- nelle sue diversificate forme e nei suoi molteplici aspetti, il verde urbano assolve a numerose funzioni che concorrono tutte all’aumento del benessere dei cittadini. Per questo è necessario che esso sia curato, quello esistente, e progettato, quello che verrà, in modo puntuale e mirato alle specifiche esigenze dei cittadini e alle caratteristiche delle aree, ovvero al contesto paesaggistico, storico e ambientale in cui si inserisce;
- tra gli elementi cui destinare particolari attenzioni, anche per ragioni legate alla sicurezza, ci sono senza dubbio gli alberi, gli organismi vegetali che solitamente raggiungono le maggiori dimensioni e che necessitano di specifiche azioni di cura e monitoraggio per la loro corretta conservazione ma anche per la tutela dei luoghi che li accolgono (strade, piazze, parchi, giardini) e dei cittadini che ne usufruiscono. In tale contesto assume particolare rilevanza, il recupero e la valorizzazione del bosco Ferentum.
Entro il primo anno di mandato verrà indetto un Consiglio comunale per la redazione dei PUA nel settore agroalimentare. Si darà corso ad attività informative e di comunicazione per divulgare le forme di aiuto economico-finanziario e tecnico-progettuale alle imprese agricole. Verranno promosse attività culturali legate alla realizzazione di progetti di agricoltura sociale e alla valorizzazione e promozione dei prodotti locali, con sostegno alle piccole imprese agricole. Per la tutela ambientale si progetteranno nuove forme di manutenzione del territorio, con operatori specificamente dedicati allo scopo. Si procederà al monitoraggio delle aree a rischio inondazione, frana ed erosione, nonché allo studio e alla progettazione di interventi di sistemazione e miglioramento, con tecniche ingegneristiche a basso impatto ambientale (bioingegneria) che favoriscano e prevedano l’uso del legno e dei vegetali. Per il verde urbano si procederà a un censimento e monitoraggio di quantità e qualità del patrimonio verde pubblico (boschi, parchi, giardini),e si promuoveranno iniziative per la diffusione e l’incremento dello stesso attraverso la piantagione di nuovi alberi su aree pubbliche in collaborazione con il settore della scuola, ai sensi di quanto disposto dalla L. n° 10/2013.
8.L’URBANISTICA E I LAVORI PUBBLICI
Tutela del paesaggio e Territorio sono parole-chiave del programma di Essere Marino/PCI: è necessario dotarsi di strumenti urbanistici che regolino la capacità edificatoria, riducendola complessivamente, sino ad arrivare al minor consumo di suolo possibile. Ciò sarà determinato con l’adozione di un nuovo P.R.G. (Piano Regolatore Generale), con una particolare attenzione alle Norme Tecniche di Attuazione e con aumento delle distanze tra gli edifici rispetto a quelle vigenti. Occorre inoltre fornire i piani urbanistici di chiare strumentazioni e norme atte a valutare anche i diritti già acquisiti, in particolare nei contesti segnati da sovrabbondanza di offerta e caratterizzati da vincoli e particolare pregio paesaggistico.
Specificamente nell’area del Divino Amore, considerato che il potere di pianificazione in materia urbanistica appartiene in via principiale al Comune, si procederà a valorizzare il particolare pregio della zona attraverso interventi di riqualificazione che terranno conto della sua natura agrituristica, storico-archeologica e ambientale.
Per i Lavori Pubblici è indispensabile partire dall’elenco delle opere incompiute e da una mappatura aggiornata di cosa non è stato realizzato (dall’illuminazione stradale agli allacci alla rete fognaria). Ripartire da qui significa non programmare cattedrali nel deserto, ma utilizzare il patrimonio esistente, anche privato, e riconvertirlo, oltre a realizzare infrastrutture e servizi necessari mai realizzati per negligenza.
Occorre, nello specifico:
- avviare il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio privato esistente e la sua valorizzazione attraverso meccanismi di riconversione. Sia il patrimonio pubblico in disuso, sia eventuali volumi industriali dismessi, potranno essere destinati ad un utilizzo culturale, sportivo, sociale;
- avviare consultazioni con le Associazioni dei Proprietari e degli Inquilini, finalizzate all’approvazione di un accordo per gli affitti calmierati;
- avviare un progetto di recupero e risanamento di porzioni significative del centro storico, inteso sia come monumento urbanistico sia come espressione materiale della storia e dell’identità locale, per innescare un processo virtuoso di restauro dell’edilizia minore che preveda il ripristino di materiali e di tecniche tradizionali, secondo un modello alternativo a quelli correnti che troppo spesso hanno deturpato l’edilizia storica;
- avviare un piano di recupero dell’intero Centro storico e dei Centri delle aree periferiche, concretizzando la salvaguardia delle aree contermini a corona, nel rispetto dello sviluppo e dei toponimi di pregio;
- valorizzare il sistema agro-ambientale e archeologico dell’Appia Antica-Mugilla-Falcognana-Divino Amore (aree ex Tudini, Negroni), assecondando la vocazione dettata dallo stesso PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale). Qualora nella fase dell’applicazione della variante di salvaguardia emergessero possibili cause di contenzioso con le proprietà Mugilla-Divino Amore, che risultassero particolarmente gravose o insostenibili per le finanze del Comune, si procederà di comune accordo ad affrontare la questione in termini di rinegoziazione degli interventi, con il massimo ribasso di
volumetria e con il maggior ritorno in termini di opere pubbliche a favore della collettività.
Nel primo consiglio comunale utile sarà adottata una variante di salvaguardia del territorio. Per l’area del Divino Amore, in autotutela, si annulleranno tutti gli atti viziati che possano comportare pregiudizio all’interesse pubblico. Entro i primi sei mesi di mandato sarà effettuato il censimento del patrimonio pubblico immobiliare e dei lavori pubblici incompiuti, finalizzato all’ottimizzazione dei servizi, ad una riduzione delle spese di bilancio nonché ad una eventuale riconversione degli immobili. Entro il primo anno di amministrazione saranno avviati studi per gli accordi di programmi tra Comune e privati che si rendano disponibili, finalizzati alla costruzione di opere pubbliche.
9.LA GESTIONE DEI RIFIUTI
La nostra Amministrazione, con determinazione e decisione, affronterà la sfida di estendere e qualificare la gestione dei rifiuti, a cominciare dalla raccolta differenziata porta a porta. Noi di Essere Marino/PCI siamo consapevoli che questa sia la strada migliore da intraprendere, e siamo sicuri che solo coinvolgendo attivamente i cittadini potremo raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo proposti.L’approccio è considerare il “rifiuto” come una “materia prima” da immettere in un circuito virtuoso ma, contemporaneamente, attivare anche delle sane pratiche collettive che consentano di ridurre la produzione di rifiuti all’origine. Intendiamo quindi, attuare una gestione dei rifiuti basata su quattro punti fondamentali (riduzione, riciclo,riuso, raccolta differenziata porta a porta) in ottemperanza alla Direttiva Europea, n.98/2008, in tema di rifiuti. L’estensione e la qualificazione di tale servizio si rende necessaria, considerando che la tassa di smaltimento dei rifiuti solido-urbani a carico dei cittadini |
dovrebbe essere puntualmente legata a parametri differenziali, ovvero: chi meglio e meno produce rifiuti, meno paga. |
Dall’analisi dei costi degli ultimi anni e delle entrate dalle tasse a copertura del servizio, abbiamo constatato che il Comune di Marino, raggiunge circa il 70% di raccolta differenziata. Attuando il nostro programma, prevediamo di implementare, al termine dei 5 anni di Amministrazione, la raccolta differenziata. Pur considerando il costo maggiore della differenziata porta a porta, i vantaggi sono comunque
indiscutibili dal punto di vista economico sanitario e ambientale:minore abbattimento di alberi; risparmio sul consumo di acqua; riduzione delle emissioni di anidride carbonica; diminuzione delle malattie, dovute a passaggi di virus; eliminazione delle discariche e degli inceneritori portatori di malattie tumorali, di sindromi respiratorie, di malformazioni e malattie del sangue.
Occorre, nello specifico:
- agevolare la riduzione, predisponendo ogni misura in modo che si riduca la formazione del rifiuto;
- incentivare il riutilizzo, attivando operazioni che consentano una nuova destinazione d’uso dei rifiuti;
- predisporre il riciclo, trasformando i rifiuti per ottenere nuovi prodotti, materiali e sostanze da utilizzare, sia nella loro funzione originaria sia in altre modalità.
Le nostre proposte per la gestione dei rifiuti prevedono:
- isole ecologiche. La questione irrisolta della seconda Isola Ecologica, quella a servizio delle Frazioni, occorre ai cittadini che, servendosi delle isole stesse, nelle modalità che saranno indicate, potranno beneficiare di una tariffa ridotta;
- stazione ecologica: saranno valutate le condizioni per la realizzazione di una Stazione Ecologica per la separazione di rifiuti differenziati particolari e riutilizzabili, come per esempio quelli adoperati da determinate categorie di imprese. Un progetto ambizioso che consentirebbe allo stesso Ente di salvaguardare l’ambiente e, allo stesso tempo, di fare impresa coinvolgendo le varie categorie interessate;
- compostaggio domestico: circa il 30% dei rifiuti solidi urbani è composto dall’umido, la frazione organica. L’organico è l’elemento che dà maggiori problemi quando rimane misto agli altri, essendo questo modo difficile e costoso da gestire. Per tale motivo favoriremo la produzione del compost, che si ricava dalla decomposizione di materie organiche da parte di microrganismi. Un processo quindi del tutto naturale, di tipo biologico aerobico. Il compost potrà essere poi usato come concime per i prati o per la prima aratura, donando al suolo
nutritivi e migliorando la microflora. Proprio per tali motivi intendiamo quindi favorire anche l’uso di compostiere domestiche, o per piccole imprese agricole; - eco-sagra e mercatino dello scambio e riuso: ciò che per noi è inutilizzabile, per altri è invece prezioso; per questo bisettimanalmente proporremo un mercatino dell’usato e del baratto. Sarà organizzata anche una “eco-sagra” dei prodotti biologici; - incentivi alle imprese “riciclone”: le piccole imprese che vorranno realizzare beni e prodotti mediante l’uso di plastiche e di altri materiali |
riciclati beneficeranno di agevolazioni tariffarie; - le scuole come punto di partenza: la cultura del riciclo per un futuro migliore deve partire dalle scuole, attraverso progetti mirati e costruiti dal basso; - ripristino della presenza quotidiana dei netturbini su tutto il territorio, anche con funzioni di controllo e deterrenza di eventuali abusi ecologici. |
Nel primo Consiglio Comunale utile ci impegneremo ad aderire alla strategia “Rifiuti Zero”, articolata nei seguenti 10 passi:
1.separazione alla fonte, cioè organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi la tecnologia ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio-chiave per attuare la sostenibilità ambientale, anche segnalando chi non rispetta le regole;
2. raccolta porta a porta, cioè organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%;
3. compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori;
4. riciclo: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclo e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva;
5. riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione di stoviglie e bottiglie in plastica con rispettivi in vetro, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppersin plastica con sporte riutilizzabili;
6. riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengano riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze;
7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli;
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua;
9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzati alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo;
10. azzeramento rifiuti: perseguimento dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia “Rifiuti Zero” si situa oltre il riciclaggio. In questo modo “Rifiuti Zero”, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta trampolino per un vasto percorso di sostenibilità, che
in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
10.LA PROGRAMMAZIONE GENERALE E IL BILANCIO
Occorre far interagire la Programmazione Nazionale, Europea e Regionale con quella Comunale. Riqualificare la Spesa pubblica eliminando gli sprechi ed introdurre il monitoraggio della gestione mediante sistemi di controllo partecipati e trasparenti. Organizzare l’attività delle strutture amministrative per programmi, obiettivi e risultati. Superare la logica di adempimento burocratico nella pianificazione e programmazione delle scelte gestionali e strategiche, inserite in documenti di bilancio comunali mancanti di una chiara e oggettiva analisi, sia di livello macro che disaggregato, e di un esame quali-quantitativo delle risorse a disposizione, che sia in grado di ispirarne le “scelte”. Proponiamo l’adozione del bilancio partecipato e di consigli decentrati partecipati, ribaltando la logica e la norma approvata recentemente dal consiglio comunale di Marino. Utilizzare strumenti di pianificazione e controllo delle spese pubbliche attraverso un coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte gestionali: dal Bilancio Partecipato al Bilancio Sociale per qualificare sia la fase delle Previsioni, sia dei Controlli e della Rendicontazione. Definire e gestire un moderno sistema di monitoraggio per il raggiungimento degli Obiettivi, mediante predefiniti Indicatori, Insiemi e Campioni che consentano alla cittadinanza una lettura trasparente e partecipata. Consegnare ai cittadini stessi la possibilità di gestire una quota parte dei fondi comunali.
Come promuovere la partecipazione dei Cittadini?
Le modifiche apportate dalle già richiamate norme al Testo Unico degli Enti Locali presso alcuni Comuni hanno accelerato il ripensamento delle modalità di decentramento degli istituti comunali sui territori, ancorché queste modifiche impongano di non istituire organi di decentramento nei Comuni con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti. Il Testo Unico garantisce infatti ai Comuni di qualsiasi dimensione di poter attivare nei propri statuti forme associative e di partecipazione popolare, a condizione che siano rispettati i vincoli finanziari. A questo proposito, nell’Art. 8 del T.U. si fa riferimento a quelle forme che possono essere valorizzate anche a livello di quartiere e frazione, per favorire la partecipazione dei cittadini e delle associazioni alla vita politica e del
Comune. Nel rispettare le forme della partecipazione e del decentramento, molte Amministrazioni Comunali hanno quindi cercato di sperimentare modalità che garantissero la continuità del legame con il territorio. Nel disegnare modalità alternative alle Circoscrizioni, molte Amministrazioni hanno recuperato esperienze e idee diverse. Queste modalità spaziano dall’istituzione di forme stabili e di organismi decentrati alternativi (consulte di quartiere e consigli di quartiere), alla creazione di spazi di confronto su temi specifici aperti alla cittadinanza allargata, attraverso l’organizzazione di dibattiti pubblici e laboratori di discussione, al dialogo con le realtà associative esistenti sul territorio e al rafforzamento delle loro reti, alla valorizzazione di canali di comunicazione e di scambio “virtuali” grazie alla diffusione di Internet e delle nuove tecnologie. I diversi approcci ovviamente non si escludono a vicenda. Tutti comunque possono essere ricondotti ad alcune finalità principali:
1. tutelare la rappresentanza del territorio con organismi alternativi alla Circoscrizioni;
2. garantire l’ascolto da parte del Comune;
3.migliorare la comunicazione tra Amministrazione e cittadini;
4. coinvolgere attivamente i cittadini nelle scelte dell’Amministrazione.
La nostra proposta è la costituzione dei “Consigli Territoriali di Partecipazione”. Dopo l’insediamento si procederà ad una accurata analisi delle risorse a disposizione e della situazione economico- finanziaria dell’Ente. Dopo l’acquisizione di una dettagliata relazione gestionale da parte dei vertici amministrativi, verranno predisposte le linee guida della gestione di mandato, fino all’approvazione del Bilancio di mandato. I tagli dei finanziamenti statali limitano pesantemente l’operatività dei Comuni, per cui si è sempre più diffusa l’assurda concezione del Comune-Azienda che punta esclusivamente a far quadrare i conti riducendo le spese correnti, limitando investimenti, aumentando tasse e tariffe, privatizzando oltremodo i servizi.
Essere Marino/PCI propone:
-“no” all’adozione dell’IRPEF, perché è un’ulteriore tassa che si aggiunge alle già numerose sostenute;
- “no” agli aumenti generalizzati delle tariffe, che invece vanno differenziate in base a vari fattori, quali ad es. la produzione di rifiuti, l’utilizzo dei beni e il loro valore;
- recupero dell’evasione tributaria per la riduzione della pressione fiscale, ma non (come invece è stato fatto) con modalità di affidamento ad Equitalia;
- creazione di consorzi di gestione pubblici per trasporto pubblico locale, rifiuti, verde pubblico, vigilanza, etc., poiché si può ugualmente ottenere efficienza e contenimento delle spese realizzando le gestioni, senza incidere sul piano tariffario;
- nel sistema di raccolta differenziata porta a porta, nel compostaggio dei rifiuti organici, nel recupero e smaltimento dei rifiuti speciali, attivare la suddetta tariffa puntuale;
- verifica degli affidamenti finora concessi al fine di ottimizzare le risorse economiche e, nel contempo, creazione di un’apposita unità operativa che si dedichi al rispetto delle norme contrattuali e della carta dei servizi appaltati, utilizzando la Centrale unica per gli acquisti.
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