MARINO, PALOZZI: “CECCHI UNICO RESPONSABILE CENTRODESTRA SPACCATO. ECCO TUTTA LA VERITÀ”

MARINO, PALOZZI: “CECCHI UNICO RESPONSABILE CENTRODESTRA SPACCATO. ECCO TUTTA LA VERITÀ”

25/08/2021 0 Di Marco Montini

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“A pochi gior­ni dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­le liste per le ele­zio­ni comu­na­li di Mari­no, sen­to in giro per la cit­tà mol­to diso­rien­ta­men­to rispet­to alla spac­ca­tu­ra che si sta con­su­man­do nel cen­tro­de­stra. Innan­zi­tut­to, sono mol­to dispia­ciu­to che quest’ultimo si pre­sen­ti divi­so alle ammi­ni­stra­ti­ve del 3–4 otto­bre e sono altre­sì con­vin­to che uni­ti avrem­mo vin­to sen­za pro­ble­mi, libe­ran­do Mari­no dal mal­go­ver­no dei 5 stel­le che ha distrut­to la nostra cit­tà. Tut­ta­via, ogni azio­ne ha una respon­sa­bi­li­tà ben pre­ci­sa e, sic­co­me si stan­no dif­fon­den­do nume­ro­se ine­sat­tez­ze, repu­to giu­sto, anzi dove­ro­so, fare oppor­tu­na chia­rez­za. Ma, pri­ma, una pre­mes­sa al fine di sgom­bra­re il cam­po da illa­zio­ni e dema­go­gia: in que­sta tor­na­ta elet­to­ra­le, non ho mai avu­to inten­zio­ne di can­di­dar­mi  — e ne lo farò — a rico­pri­re alcun inca­ri­co e alcun ruo­lo a Mari­no, pur restan­do intat­to e incon­di­zio­na­to l’amore per una cit­tà mera­vi­glio­sa, dove vivo tut­to­ra e dove ho la for­tu­na di cre­sce­re sere­na­men­te le mie figlie. Al con­tra­rio, in for­za del ruo­lo nazio­na­le nel mio par­ti­to “Cam­bia­mo-Corag­gio Ita­lial ho sem­pre pre­sie­du­to i tavo­li regio­na­li e pro­vin­cia­li, quan­do si è trat­ta­to di discu­te­re la situa­zio­ne poli­ti­ca di Mari­no. Ricor­do che si par­ti­va da posi­zio­ni distan­ti con un pez­zo di coa­li­zio­ne a soste­gno di Ste­fa­no Cec­chi e un altro pez­zo di cen­tro­de­stra a soste­gno di Gabriel­la di Feli­ce. Abbia­mo pas­sa­to mesi a discu­te­re per tro­va­re una sin­te­si, pur­trop­po sen­za suc­ces­so. Dun­que, memo­re dell’importanza dell’unità del­la coa­li­zio­ne e con gran­de sen­so di respon­sa­bi­li­tà da par­te dell’allora can­di­da­ta sin­da­co Gabriel­la De Feli­ce (rin­gra­zia­ta, peral­tro, anche dal coor­di­na­to­re regio­na­le del­la Lega, Clau­dio Duri­gon, per la dispo­ni­bi­li­tà a fare un pas­so di lato per il bene del­la coa­li­zio­ne), la stes­sa ha accet­ta­to il ruo­lo di vice sin­da­co in tic­ket con Ste­fa­no Cec­chi Sin­da­co. Il tavo­lo regio­na­le a fine giu­gno ha quin­di con­vo­ca­to quest’ultimo, accom­pa­gna­to dal con­si­glie­re comu­na­le, Remo Pisa­ni, comu­ni­can­do­gli la pro­po­sta e, dopo baci e abbrac­ci anche con il sot­to­scrit­to, Cec­chi si è subi­to affret­ta­to a con­fer­ma­re l’accettazione del tic­ket con la De Feli­ce. Tut­ta­via, la set­ti­ma­na suc­ces­si­va lo stes­so Cec­chi ha fat­to per­de­re le pro­prie trac­ce, men­tre il tavo­lo regio­na­le e pro­vin­cia­le del­la coa­li­zio­ne uffi­cia­liz­za­va la sot­to­scri­zio­ne di un docu­men­to che riba­di­va l’unità del­la coa­li­zio­ne e il tic­ket di Cec­chi sin­da­co e De Feli­ce sua Vice. A segui­to di quel docu­men­to, quin­di, il tavo­lo regio­na­le ha deci­so di chia­ma­re in viva voce Cec­chi per con­fer­ma­re la scel­ta del tic­ket e quest’ultimo accet­ta­va per l’ennesima vol­ta, sal­vo poi scom­pa­ri­re nuo­va­men­te per altri 10 gior­ni, al ter­mi­ne dei qua­li face­va tra­pe­la­re la sua impos­si­bi­li­tà ad accet­ta­re il tan­dem con la De Feli­ce (non si capi­sce a tutt’oggi per qua­le moti­vo). A quel pun­to Fra­tel­li d’Italia e Cam­bia­mo-Corag­gio Ita­lia, ono­ran­do lo spi­ri­to e i valo­ri di quel docu­men­to uni­ta­rio, han­no con­ti­nua­to a chie­de­re il rispet­to del­lo stes­so men­tre For­za Ita­lia e Lega, riman­gian­do­si la fir­ma appo­sta da Faz­zo­ne e Duri­gon, han­no comu­ni­ca­to la deci­sio­ne di con­ti­nua­re a soste­ne­re Cec­chi. Da lì in poi è sto­ria dei gior­ni nostri con la can­di­da­tu­ra di Fabri­zio De San­tis in tic­ket con Gabriel­la De Feli­ce, da una par­te, e Ste­fa­no Cec­chi dall’altra.
E’ chia­ro e lam­pan­te, per­tan­to, che la respon­sa­bi­li­tà di aver spac­ca­to l’unità del­la coa­li­zio­ne è local­men­te di Ste­fa­no Cec­chi, men­tre a livel­lo regio­na­le di Lega e For­za Ita­lia. Alla luce di que­sto con­te­sto, appa­re altret­tan­to chia­ro che a livel­lo regio­na­le poco inte­res­sa se alla fine a Mari­no si per­de­rà, anzi, mano mano che la tor­na­ta elet­to­ra­le si farà più com­pe­ti­ti­va, è più pro­ba­bi­le che qual­cu­no pen­se­rà e agi­rà solo per il tor­na­con­to poli­ti­co del pro­prio par­ti­to. Piut­to­sto, la respon­sa­bi­li­tà gra­ve è sopra­tut­to a livel­lo cit­ta­di­no: come la si met­te, la si met­te, infat­ti Cec­chi si e’ assun­to la respon­sa­bi­li­tà poli­ti­ca di spac­ca­re il cen­tro­de­stra di Mari­no e le spac­ca­tu­re non sono mai por­ta­tri­ci di gran­di vit­to­rie!  In quest’ottica, inol­tre, dispia­ce leg­ge­re le recen­ti dichia­ra­zio­ni di Remo Pisa­ni che moti­van­do la sua usci­ta da FdI, ha sban­die­ra­to una pre­sun­ta con­dot­ta del par­ti­to poco chia­ra. Pec­ca­to che lui era pre­sen­te alla riu­nio­ne nel­la qua­le Cec­chi ha accet­ta­to, con tan­to di brin­di­si, la can­di­da­tu­ra in tic­ket con la De Feli­ce. E Pisa­ni era pre­sen­te anche quan­do Cec­chi e’ scom­par­so dal radar con la pre­ci­sa stra­te­gia di rom­pe­re la coa­li­zio­ne di cen­tro­de­stra. E’ legit­ti­mo da par­te sua soste­ne­re Cec­chi, per cari­tà, ma meno legit­ti­mo è rac­con­ta­re fan­do­nie. Avrà la sua con­ve­nien­za ma non può cer­to aver per­so la memo­ria! Infi­ne, un ulti­mo fat­to degno di nota: è ridi­co­lo ed estem­po­ra­neo che Cec­chi si erga al “nuo­vo che avan­za” in con­trap­po­si­zio­ne con le ammi­ni­stra­zio­ni del pas­sa­to! Quan­do Cec­chi mede­si­mo ha rico­per­to il ruo­lo di asses­so­re nomi­na­to dal sot­to­scrit­to duran­te la mia pri­ma ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le, così come Bar­to­lo­ni, Pisa­ni e altri che oggi lo sosten­go­no (com­pre­sa quel­la Minuc­ci, all’epoca da me dele­ga­ta alla fami­glia e pari oppor­tu­ni­tà del Comu­ne di Mari­no), Sen­za con­ta­re che Cec­chi l’ho poi for­te­men­te volu­to come Pre­si­den­te del con­si­glio comu­na­le, duran­te la mia secon­da sin­da­ca­tu­ra a Palaz­zo Colon­na.
E’ chia­ro dun­que che Cec­chi e i suoi attua­li soda­li han­no soste­nu­to l’azione del­la mia ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le per qua­si 10 anni, com­pre­se ovvia­men­te anche le scel­te urba­ni­sti­che di un pia­no rego­la­to­re appro­va­to dal cen­tro­si­ni­stra poco pri­ma del­la nostra vit­to­ria e che abbia­mo dovu­to nostro mal­gra­do gover­na­re. Oggi Cec­chi e i suoi fidi si risco­pro­no ambien­ta­li­sti con­vin­ti (sui ter­re­ni degli altri, sia chia­ro) cer­can­do di supe­ra­re i gril­li­ni a sini­stra, cose dell’altro mon­do! Potrei rac­con­ta­re tan­to altro a testi­mo­nian­za del­la dop­pio­gio­chi­smo e del­la sup­po­nen­za di Cec­chi ma per amor di digni­tà pre­fe­ri­sco fer­mar­mi qui, alme­no per ora, nel­la con­sa­pe­vo­lez­za matu­ra­ta che il vero arte­fi­ce del­le divi­sio­ni del cen­tro­de­stra mari­ne­se è solo e sol­tan­to lui, tra l’altro riman­gian­do­si gran par­te del­la sua azio­ne poli­ti­ca. “Se un uomo non è dispo­sto a lot­ta­re per le sue idee, o le sue idee non val­go­no nul­la o non vale nul­la lui” dice­va Ezra Pound… Non cre­do ser­va aggiun­ge­re altro”.

Così, in una nota, il con­si­glie­re regio­na­le ed ex sin­da­co di Mari­no, Adria­no Paloz­zi.

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