XVII edizione del Premio “Ambiente e Legalità” di Legambiente e Libera

XVII edizione del Premio “Ambiente e Legalità” di Legambiente e Libera

20/08/2021 0 Di Redazione

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XVII edizione del Premio “Ambiente e Legalità” di Legambiente e Libera

Undici le storie premiate quest’anno con protagonisti forze dell’ordine, capitanerie di porto, magistratura che combattono ogni giorno per la legalità e la difesa dell’ambiente, ma anche iniziative editoriali in prima linea per un’informazione approfondita sul patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini

La cerimonia di premiazione nel corso della seconda giornata di Festambiente, a Rispescia (Gr), con diretta streaming sulle pagine Fb di Legambiente e Festambiente

C’è chi com­bat­te l’abusivismo costie­ro gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne di cit­ta­di­ni e asso­cia­zio­ni, chi ha dato vita ad un pro­get­to edi­to­ria­le di appro­fon­di­men­to, cura­to da una reda­zio­ne di don­ne, dedi­ca­to ai fat­ti che quo­ti­dia­na­men­te vedo­no il nostro patri­mo­nio cul­tu­ra­le minac­cia­to, vio­la­to e ogget­to di cri­mi­ni, chi con­tra­sta il mal­trat­ta­men­to di ani­ma­li e le varie for­me di cri­mi­na­li­tà ambien­ta­le, dal traf­fi­co ille­ci­to di rifiu­ti all’inquinamento ambien­ta­le. Chi è in pri­ma linea per raf­for­za­re la tute­la del­lo straor­di­na­rio patri­mo­nio di Pom­pei e del­le vici­ne Sta­biae ed Erco­la­no. Azio­ni e sto­rie di impe­gno con­cre­to, quel­le al cen­tro del­la XVII edi­zio­ne del Pre­mio Ambien­te e Lega­li­tà di Legam­bien­te e Libe­ra, che han­no per pro­ta­go­ni­sti for­ze dell’ordine, capi­ta­ne­rie di por­to, magi­stra­tu­ra in pri­ma linea per la dife­sa dell’ambiente e del­la lega­li­tà, ma anche chi è impe­gna­to per una infor­ma­zio­ne appro­fon­di­ta su temi spe­ci­fi­ci come quel­lo del­le archeo­ma­fie. Undi­ci le sto­rie che sono sta­te pre­mia­te que­sta sera nel cor­so del­la ceri­mo­nia orga­niz­za­ta nell’ambio del­la secon­da gior­na­ta di Festam­bien­te, il Festi­val di Legam­bien­te in pro­gram­ma a Rispe­scia (Gr) fino a dome­ni­ca 22 ago­sto, e che ha visto la par­te­ci­pa­zio­ne di Ste­fa­no Cia­fa­ni, pre­si­den­te nazio­na­le di Legam­bien­te, Lui­gi Ciot­ti pre­si­den­te Libe­ra, il Mini­stro del Lavo­ro e del­le poli­ti­che socia­li Andrea Orlan­do, Gior­gio Zam­pet­ti, diret­to­re gene­ra­le Legam­bien­te ed Enri­co Fon­ta­na, respon­sa­bi­le del­l’Os­ser­va­to­rio nazio­na­le Ambien­te e lega­li­tà di Legam­bien­te. La pre­mia­zio­ne è sta­ta tra­smes­sa in diret­ta strea­ming sul­le pagi­ne Fb di Legam­bien­te e Festam­bien­te, a segui­to dell’evento “Ambien­te, lavo­ro, lega­li­tà: le sfi­de da vin­ce­re con il Pia­no nazio­na­le di ripre­sa e resi­lien­za” che ha visto con­fron­tar­si il pre­si­den­te di Legam­bien­te, di Libe­ra e il Mini­stro Orlan­do.

“Le sto­rie al cen­tro del Pre­mio Ambien­te e Lega­li­tà – dichia­ra Ste­fa­no Cia­fa­ni, pre­si­den­te nazio­na­le di Legam­bien­te - testi­mo­nia­no il gran­de impe­gno di chi si bat­te ogni gior­no per difen­de­re lo straor­di­na­rio patri­mo­nio ambien­ta­le del nostro Pae­se, gra­ve­men­te minac­cia­to dai feno­me­ni di aggres­sio­ne cri­mi­na­le, come testi­mo­nia­no i roghi che stan­no deva­stan­do boschi e aree pro­tet­te. Un impe­gno che si è tri­pli­ca­to soprat­tut­to in tem­po di pan­de­mia per con­tra­sta­re le mafie che, in pie­na emer­gen­za covid, si mos­se con cele­ri­tà sfrut­tan­do la cri­si eco­no­mia e socia­le per esten­de­re ancor di più la loro pre­sen­za e incre­men­ta­re il loro busi­ness e i traf­fi­ci ille­ga­li a dan­no dell’ambiente, del­la salu­te dei cit­ta­di­ni e dell’economia. For­tu­na­ta­men­te anche la rispo­sta del­lo Sta­to non si è mai fer­ma­ta, sia sul fron­te repres­si­vo sia su quel­lo del­la pre­ven­zio­ne, dimo­stran­do anco­ra una vol­ta la gran­de effi­ca­cia del­la leg­ge 68 del 2015 che ha intro­dot­to gli eco­rea­ti nel Codi­ce pena­le. Alla poli­ti­ca chie­dia­mo, inve­ce, una mag­gio­re respon­sa­bi­li­tà e atten­zio­ne nel con­tra­sto alle tut­te le for­me di ille­ga­li­tà. Con l’attuale rifor­ma del­la giu­sti­zia Car­ta­bia non è sta­to inse­ri­to il disa­stro ambien­ta­le tra i rea­ti per cui non sono pre­vi­sti ter­mi­ni che ne deter­mi­ni­no l’improcedibilità. Una scel­ta a nostro avvi­so insen­sa­ta per­ché sono in gio­co l’ambiente in cui vivia­mo, la salu­te del­le per­so­ne e la cre­di­bi­li­tà stes­sa del­la giu­sti­zia”.

Gli ulti­mi dati del Rap­por­to Eco­ma­fia, rela­ti­vi al 2019, segna­la­no una cre­sci­ta del­le ille­ga­li­tà ambien­ta­li: 34.648 rea­ti accer­ta­ti, alla media di 4 ogni ora. Un incre­men­to del +23.1% rispet­to al 2018. Boom degli ille­ci­ti nel ciclo del cemen­to (11.484) che supe­ra­no quel­li con­te­sta­ti nel ciclo di rifiu­ti (9.527). Impen­na­ta anche dei rea­ti con­tro la fau­na (8.088) e quel­li con­nes­si agli incen­di boschi­vi con 3.916 ille­ci­ti (+92,5% rispet­to al 2018). Un dato, quel­lo degli incen­di boschi­vi, in cre­sci­ta anche nel 2020, come già anti­ci­pa­to da Legam­bien­te: nel 2020 +18,3% di ter­ri­to­rio nazio­na­le bru­cia­to, +8,1% di rea­ti accer­ta­ti tra incen­di dolo­si e col­po­si rispet­to al 2019. Distrut­ti com­ples­si­va­men­te 62.623 etta­ri. Ben l’82% del­la super­fi­cie bosca­ta e non bosca­ta data alle fiam­me e il 54,7% degli ille­ci­ti rile­va­ti si con­cen­tra­no tra Cam­pa­nia, Sici­lia, Cala­bria e Puglia.

Da capo­gi­ro il busi­ness poten­zia­le com­ples­si­vo dell’ecomafia, sti­ma­to in 19,9 mld di euro per il solo 2019, e che dal 1995 a oggi ha toc­ca­to quo­ta 419,2 mld. Di fron­te a que­sto qua­dro pre­oc­cu­pan­te, nel con­tra­sto alle ille­ga­li­tà risul­ta­no fon­da­men­ta­li le denun­ce dei cit­ta­di­ni e l’attività svol­te da for­ze dell’ordine, Capi­ta­ne­rie di por­to e magi­stra­tu­ra a cui è dedi­ca­to il Pre­mio Ambien­te e Lega­li­tà.

Quest’anno, i rico­no­sci­men­ti del pre­mio, sono anda­ti all’Ufficio Cir­con­da­ria­le marit­ti­mo di Ter­ra­ci­na – Cor­po del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to- Guar­dia Costie­ra per le nume­ro­se e impor­tan­ti inchie­ste rela­ti­ve a diver­si casi di abu­si­vi­smo edi­li­zio su aree del dema­nio marit­ti­mo, lun­go il lito­ra­le di com­pe­ten­za del­la Capi­ta­ne­ria di por­to, coman­da­ta dal Tenen­te di Vascel­lo Emi­lia Dena­ro. Inchie­ste nate anche gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne di cit­ta­di­ni e asso­cia­zio­ni, a par­ti­re dal cir­co­lo di Legam­bien­te “Ter­ra­ci­na Pisco Mon­ta­no”. Al Nucleo Inve­sti­ga­ti­vo di Poli­zia Ambien­ta­le agroa­li­men­ta­re e fore­sta­le di Anco­na – Arma dei Cara­bi­nie­ri per l’inchiesta su un caso par­ti­co­lar­men­te gra­ve di mal­trat­ta­men­to di ani­ma­li che ha por­ta­to al seque­stro di un alle­va­men­to a Tre­ca­stel­li (Anco­na) al cui inter­no, inve­ce dei 61 ani­ma­li al mas­si­mo dete­ni­bi­li, era­no pre­sen­ti ben 859 cani di pic­co­la taglia tro­va­ti in con­di­zio­ni igie­ni­che e sani­ta­rie gra­vis­si­me. Il Coman­do Regio­ne Cara­bi­nie­ri Fore­sta­le Tosca­na Arma dei Cara­bi­nie­ri per il lavo­ro svol­to nel con­tra­sto alle varie for­me di cri­mi­na­li­tà ambien­ta­le in rife­ri­men­to a diver­se e com­ples­se inda­gi­ni svol­te, come l’Operazione Deme­tra, l’Operazione Blu Mais e, da ulti­mo, l’operazione “KEU”. Il Nucleo Ope­ra­ti­vo Eco­lo­gi­co di Pesca­ra – Arma dei Cara­bi­nie­ri per l’ottimo lavo­ro inve­sti­ga­ti­vo svol­to nell’ambito dell’operazione Easy Money, in siner­gia con altre for­ze di poli­zia e col coor­di­na­men­to del­la pro­cu­ra di Chie­ti, che ha con­sen­ti­to di fer­ma­re una poten­te orga­niz­za­zio­ne cri­mi­na­le atti­va nel­le più moder­ne e sofi­sti­ca­te ope­ra­zio­ni di rici­clo di rifiu­ti in nero, eva­sio­ne fisca­le e rici­clag­gio di dena­ro di pro­ve­nien­za ille­ci­ta.

Tra gli altri pre­mia­ti anche il Coman­do tute­la patri­mo­nio cul­tu­ra­le di Napo­li — Arma dei Cara­bi­nie­ri per l’intensa azio­ne inve­sti­ga­ti­va che ha dato ori­gi­ne a inchie­ste e pro­ces­si con cui, negli ulti­mi anni, è sta­ta raf­for­za­ta la tute­la del­lo straor­di­na­rio patri­mo­nio di Pom­pei e del­le vici­ne Sta­biae ed Erco­la­no. Il Cor­po Fore­sta­le Regio­ne Auto­no­ma – Val­le D’Aosta per il lavo­ro svol­to nel con­tra­sto alle varie for­me di cri­mi­na­li­tà ambien­ta­le attra­ver­so inchie­ste impor­tan­ti per la tute­la del ter­ri­to­rio, in par­ti­co­la­re in tema di ille­ci­to per­ce­pi­men­to di con­tri­bu­ti euro­pei, come emer­so con l’operazione Pasco­li d’oro (svol­ta nel comu­ne di Etrou­bles e rela­ti­va ai con­tri­bu­ti pre­vi­sti dall’Unione euro­pea per il man­te­ni­men­to dei pasco­li alpi­ni) e in quel­la per mal­trat­ta­men­to e abban­do­no di equi­di. Anto­nio De Nico­lo, Pro­cu­ra­to­re del­la Repub­bli­ca – Tri­bu­na­le di Trie­ste pre­mia­to per le nume­ro­se ope­ra­zio­ni con­dot­te dal­la Dire­zio­ne distret­tua­le anti­ma­fia di Trie­ste in mate­ria di atti­vi­tà orga­niz­za­ta di traf­fi­co ille­ci­to di rifiu­ti e in par­ti­co­la­re per l’operazione “Via del­la Seta, svi­lup­pa­ta dal­la Guar­dia di finan­za, che ha fat­to emer­ge­re l’esistenza di un “soda­li­zio cri­mi­no­so a carat­te­re trans­na­zio­na­le ope­ran­te nel­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne, con moda­li­tà fiscal­men­te frau­do­len­te, di rifiu­ti metal­li­ci e non (rame, otto­ne, allu­mi­nio)”.

Il Repar­to Ope­ra­ti­vo Aero­na­va­le di Napo­li – Guar­dia di Finan­za è sta­to pre­mia­to per l’inchiesta per disa­stro ambien­ta­le qua­le prin­ci­pa­le capo di impu­ta­zio­ne nei con­fron­ti di due orga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li cam­pa­ne che lucra­va­no con la pesca e la ven­di­ta di dat­te­ri di mare, deva­stan­do l’e­co­si­ste­ma mari­no del gol­fo di Napo­li e dei Fara­glio­ni di Capri. La Que­stu­ra e Squa­dra mobi­le di Lec­co – Poli­zia di Sta­to per l’inchiesta “Car­di­ne-Metal Money”, coor­di­na­ta dal­la Dire­zio­ne Distret­tua­le Anti­ma­fia di Mila­no, con­dot­ta dal­la Squa­dra Mobi­le del­la Que­stu­ra di Lec­co, in col­la­bo­ra­zio­ne con i Nuclei di Poli­zia Eco­no­mi­co-Finan­zia­ria (Gico) del­la Guar­dia di Finan­za. La Poli­zia loca­le di Mila­no – Nucleo pro­ble­mi del ter­ri­to­rio per il lavo­ro svol­to con par­ti­co­la­re effi­ca­cia e dedi­zio­ne nel con­tra­sto alle varie for­me di cri­mi­na­li­tà ambien­ta­le in rife­ri­men­to alle com­ples­se inda­gi­ni dell’operazione “Rifiu­ti pre­zio­si”, su traf­fi­co rifiu­ti anche peri­co­lo­si, spac­cio di stu­pe­fa­cen­ti e estor­sio­ne aggra­va­ta dal meto­do mafio­so, che ha por­ta­to a 33 ordi­nan­ze di custo­dia cau­te­la­re. Pre­mia­ta, infi­ne, l’archeologa Sere­na Epi­fa­ni fon­da­tri­ce e diret­tri­ce del The Jour­nal of cul­tu­ra­le heri­ta­ge cri­me, un pro­get­to edi­to­ria­le gui­da­to da un comi­ta­to di reda­zio­ne di don­ne. Si trat­ta del pri­mo con­te­ni­to­re ita­lia­no di appro­fon­di­men­to, con impor­tan­ti pro­ie­zio­ni di carat­te­re inter­na­zio­na­le, in cui tro­va­no spa­zio i fat­ti che quo­ti­dia­na­men­te vedo­no il nostro patri­mo­nio cul­tu­ra­le minac­cia­to, vio­la­to e ogget­to di cri­mi­ni.

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