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Marino. Riprove e conferme. Mentre ci si avvicina all’appuntamento di ottobre è sempre più chiaro che l’alternativa è, oggi, solo il Partito Comunista Italiano
07/08/2021Questo articolo è stato letto 3435 volte!
“Abbiamo già espresso la nostra opinione di campagna elettorale anomala per questa in atto a Marino e in Italia – dichiarano Mauro Avello della coalizione Essere Marino e Stefano Enderle candidato Sindaco per la Città del Vino –, in questi giorni, alcune azioni dell’ Amministrazione e delle forze/liste politiche ce ne danno conferma. Assistiamo ad una spasmodica attività “presenzialista” – accompagnata da tambureggiante presenza di codazzi adoranti il potere, circa ogni foglia che si muove direttamente, indirettamente, di rimando, casualmente o per nulla aderente circa l’ “attività” amministrativa comunale. A nulla vale far presente, a tali indaffarati protagonisti della gestione pubblica locale, che è semplicemente – e purtroppo tragicamente – solo a causa della posticipazione di mesi e mesi nel recarci all’appuntamento elettorale di scadenza in quanto è stato protratto il loro tempo, la loro sopravvivenza, per la pandemia da Covid sars 2 (covid 19).
Cioè tutto questo impazzimento di presenziare e tirare fuori dal cilindro lingottini, destinazioni quantomeno inattese per antichi siti storici marinesi e altro ancora, con progetti di piste ciclabili di decine di chilometri, realizzandone poche centinaia di metri… perché tutto questo affanno? – continuano i dirigenti comunisti – Evidentemente perché costoro, che non raggiungono la sufficienza nella loro performance dei cinque anni di governo (quattro dei quali passati a dire “è colpa di quelli di prima”. Intendiamoci, a ragione, ma oltre al dire ci sarebbe stato da fare scelte) ora pensano di recuperare con gli “effetti speciali”. Loro diritto farlo, nostro dovere denunciarne la vacuità e proporre altro.”.” Curiosa, poi, ci appare la giostra e le giravolte in campo centrodestra e centrosinistra. – continuano Enderle e Avello -. A noi non è mai apparsa come veritiera la presentazione del campo civico messo in campo alternativo a Destra e Centrosinistra, con la motivazione che i partiti erano fallimentari. Troppo semplicistico e senza una reale visione d’insieme la proposta amministrativa non può non essere anche politica.
I nodi giungono al pettine. Chi sventolava la bandiera antipartiti, ora si genuflette al partito di destra. Un altro dei campioni, reiteratamente candidato, del civismo abbraccia e bacia il capo della Lega. Una fetta larga dei centristi antipartito chiedono udienza a corte del centrosinistra. Sono comportamenti che si spiegano in vario modo. Non è che ci sia impazzimento.
In parte è la pessima legge elettorale per le amministrative che, evidentemente per comuni e città medio grandi non risponde più alla elementare esigenza di mettere in primo piano i problemi dei cittadini le visioni di città e aree vaste. Ma pur in presenza di questo obbligo che molti “piega” all’affanno del poter governare invece che interrogarsi sul cosa è e sarà necessario fare e programmare, non si giustificano se non con un basso livello di etica politica l’insieme di tali comportamenti. Vale per un M5S che falsificando la carta di indentità di un partito (Europa Verde) lo presenta come un pincopallino qualsiasi pur di racimolarne idee e voti. Vale per FdI che stracciandosi le vesti per la destra unita, si acchiappa la più viscerale antipartito, oggi sulla scena, pur di non finire isolato. Vale per la Lega che dopo aver annunciato sfracelli e unità e capacità di guida-proposta, oggi si accomoda a seguire una ben oleata piccola macchina da guerra. Vale per il PD-Centrosinistra che mano a mano che passano i giorni, nonostante le folate di parole d’ordine con slogan di sinistra, si appresta ad incamerare ciò che era – e che è ancora in pectore – la massa critica di Forza Italia a Marino.
Non potevamo – concludono il coordinatore della coalizione di sinistra e comunista Mauro Avello e il candidato sindaco Stefano Enderle – prevedere le singole giravolte, ma avevamo preavvisato e tracciato le direzioni che avrebbero imboccato le varie forze che invece di domandarsi cosa e come fare per una visione di futuro, che necessariamente implica anche una visione di futuro politico totalmente differente nel Paese oltre che a Marino, hanno scelto il vecchio.
Sia i presunti ex nuovi,ora in ripiegamento e disfacimento proprio sulle grandi questioni, sia i competitori alla socialdemocratica che sono solo in grado di rincorrere a destra, per non dire della destra intera! Ciò ci rende consapevoli di un compito e a questo chiamiamo compagni e cittadini a sostenere: noi comunisti, che sono decenni che non siamo a Palazzo a Colonna, così come non siamo in Parlamento, è ora che torniamo a fare gli interessi degli ultimi, dei lavoratori delle donne e dei giovani. Per non dire della nostra capacità, come dimostrato in passato, di saper dare risposte alte e diffuse al bisogno di lavoro, di cultura, di salute. Chi altri? L’alternativa è il partito Comunista Italiano, questo dimostrano i balletti di questi giorni! Ma la nostra consapevolezza da sola non basta. Ci occorre il vostro aiuto e consenso.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.