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Castel Gandolfo. Rafforzare le politiche di tutela su tutto il territorio lacustre dei castelli romani
29/07/2021Questo articolo è stato letto 2460 volte!
Goletta dei Laghi è Legambiente che si tuffa nei laghi. Al Lago Albano, per chi si addentra nel cono attraversando il tunnel dalla via dei laghi, percepisce quello scenario che istintivamente ti viene da proteggere. A sinistra, dell’uscita dal tunnel, lì c’è l’area archeologica in cui Goletta dei Laghi ha incentrato questo intervento di pulizia, di pedagogia ambientale, di chiamata alle proprie responsabilità per istituzioni comunali e sovracomunali.
Il viaggio della Goletta dei Laghi di Legambiente continua sul Lago Albano. Legambiente : “Anche la Città Metropolitana di Roma dia risposte ai problemi di abbandono rifiuti oltre i cordoli stradali che sta raggiungendo purtroppo condizioni inverosimili per un territorio protetto”. Si è svolta oggi la tappa di Goletta dei Laghi sulle sponde del Lago Albano di Castel Gandolfo, realizzata da Legambiente Lazio e dai circoli Legambiente Artemisio di Velletri e Legambiente Il Riccio di Marino in Via Spiaggia del Lago. Durante la mattinata i volontari dell’associazione hanno realizzato una grande pulizia dell’area Archeologica a bordo Lago, portando via rifiuti di ogni genere. Alla giornata ha partecipato anche la Sindaca di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, con la quale l’Associazione ha fatto un punto sulle necessità di salvaguardia, tutela e fruibilità sostenibile del Lago. “Il Lago Albano, il Lago di Nemi e tutto il territorio lacustre dei Castelli Romani, sono una risorsa impareggiabile per la nostra Regione — dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente -. Per questo vogliamo che siano rafforzate le politiche di tutela, così come il ruolo e le possibilità degli Enti parco a renderle concrete, per il formidabile ruolo nello sviluppo di servizi ecosistemici alle porte della Capitale e per quanti vivono, operano e insistono con le proprie attività su questi magnifici posti.
Ci rivolgiamo alle Amministrazioni perché anche loro lavorino in tal senso, ma anche alla Città Metropolitana di Roma, perché chiediamo che, attraverso la competenza di questo Ente in merito alla gestione delle arterie stradali circostanti, si possa dare risposta ai problemi di abbandono rifiuti oltre i cordoli stradali che sta raggiungendo purtroppo condizioni inverosimili per un territorio protetto”. “Oggi con la nostra Goletta dei Laghi, ci mettiamo in primo luogo a disposizione con il volontariato attivo di cui è capace la nostra associazione e, guanti, sacchi e buona volontà, trasformiamo in meglio una porzione della sponda ripariale del Lago — dichiarano insieme Alberto Fantozzi, Presidente del circolo Artemisio di Velletri e Mirko Laurenti, Presidente del circolo Il Riccio di Marino -. Chiediamo però una maggiore attenzione a tutti gli Enti territoriali ai quali compete, ciascuno per propria parte, un pezzo di una salvaguardia e riqualificazione che per ora è troppo debole: lo dimostrano le situazioni dei boschi circostanti invasi da rifiuti di ogni genere, lasciati da visitatori e operatori economici al passaggio sul Lago e sulle strade che lo circondano. A questo bisogna aggiungere una maggiore fruibilità delle sponde del Lago in termini di balneazione, poiché le spiagge e le porzioni più pregiate delle stesso, sono oggi una distesa di ombrelloni posizionati dai concessionari. Pochissime e marginalizzate nella parti meno fruibili, più sporche e dove i rovi hanno chiaramente preso il sopravvento, sono invece le spiagge liberi. Bisogna fare di meglio per la bellezza del Lago affinché sia fruito nella maniera migliore e più ecologica possibile”. La tappa laziale di Goletta dei Laghi si concluderà domani, venerdì 30 luglio, presso la sede di Legambiente Lazio in Via Firenze 43, con la presentazione alla stampa dei risultati delle analisi microbiologiche delle acque nei laghi: Canterno, Fogliano, Fondi, Sabaudia, del Salto, Turano, Albano, Bracciano, Bolsena e Vico.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.