Marino. Coalizione Essere Marino/PCI a forze politiche, liste civiche e candidati sindaco: nessuno di voi ha accolto invito a rispondere su sanità pubblica! Vergogna!

Marino. Coalizione Essere Marino/PCI a forze politiche, liste civiche e candidati sindaco: nessuno di voi ha accolto invito a rispondere su sanità pubblica! Vergogna!

25/07/2021 0 Di Maurizio Aversa

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“E’ una cam­pa­gna elet­to­ra­le abba­stan­za ano­ma­la – dichia­ra­no Mau­ro Avel­lo del­la coa­li­zio­ne Esse­re Mari­no e Ste­fa­no Ender­le can­di­da­to Sin­da­co a Mari­no per la stes­sa coa­li­zio­ne – basti pen­sa­re che il Gover­no anco­ra non si degna di uffi­cia­liz­za­re la data dell’apertura del­le urne; o basti pen­sa­re la fase pan­de­mi­ca che stia­mo attra­ver­san­do”. “Tut­ta­via – con­ti­nua­no dal­la spon­da comu­ni­sta – val­go­no, per quan­to si può, le vec­chie rego­le del­la pre­sen­ta­zio­ne ai cit­ta­di­ni dei pro­pri pro­gram­mi, degli accen­ti su un tema inve­ce che su un altro, il tut­to in com­pe­ti­zio­ne tra par­ti­ti, coa­li­zio­ni, can­di­da­ti sin­da­co. In veri­tà, una qual­che nota posi­ti­va ad aiu­ta­re in que­sto è sta­to assun­to da due real­tà: l’Associazione Arte­mi­sta, e il Comi­ta­to di Quar­tie­re S. Maria del­le Mole. Que­ste due aggre­ga­zio­ni socia­li, infat­ti han­no orga­niz­za­to su temi spe­ci­fi­ci, di natu­ra poli­ti­co-ammi­ni­stra­ti­va con­fron­ti con tut­ti i can­di­da­ti sin­da­co. Maga­ri è suc­ces­so che qual­cu­no non abbia volu­to par­te­ci­pa­re alle rispo­ste. E’ un dirit­to, ma è anche un pec­ca­to per­ché pri­va i cit­ta­di­ni di un con­fron­to più com­ple­to per chi abbia volu­to met­te­re, appun­to, alla pro­va le varie rispo­ste sugli stes­si temi.”.”Però, c’è qual­co­sa di mol­to più gra­ve che, fino ad ora, e tem­po ne è pas­sa­to, è acca­du­to nel­la cam­pa­gna elet­to­ra­le. Infat­ti – pro­se­guo­no Avel­lo e Ender­le — il 10 mag­gio, quin­di oltre due mesi fa, vista la rifles­sio­ne che veni­va pro­po­sta in modo cri­ti­co da mol­ti sul­la que­stio­ne pan­de­mia, e sul risvol­to di vole­re NON TORNARE COME ERA PRIMA sul ver­san­te salu­te pub­bli­ca, noi ci sia­mo assun­ti la respon­sa­bi­li­tà e l’iniziativa di indi­ca­re un cam­bio tota­le sul­le poli­ti­che sani­ta­rie a livel­lo nazio­na­le, regio­na­le, loca­le e in chia­ve alter­na­ti­vo in Euro­pa. Abbia­mo quin­di invi­ta­to tut­ti i can­di­da­ti sin­da­co, a dichia­ra­re, come noi fac­cia­mo, che biso­gna fare inver­sio­ne di ten­den­za: boc­cia­re il PNRR per­ché non inver­te la spe­sa a favo­re del­la sani­tà pub­bli­ca; indi­ca­re alla Regio­ne Lazio di non fer­mar­si a pren­de­re atto del­le indi­ca­zio­ni gover­na­ti­ve ma di tra­sfor­ma­re la tra­ge­dia pan­de­mia per un ripen­sa­men­to che ridu­ca for­te­men­te il pri­va­to del­la sani­tà, che sosten­ga la sani­tà pub­bli­ca.

A que­sto invi­to, di dichia­ra­zio­ne pub­bli­ca, sem­pli­ce ed ine­qui­vo­ca­bi­le, che ha il pre­gio di schie­rar­si non solo con chi ha sof­fer­to e sta sof­fren­do per le con­se­guen­ze sani­ta­rie ed eco­no­mi­che del­la pan­de­mia; ma ha anche il pre­gio di sta­bi­li­re qua­le sarà la futu­ra linea poli­ti­ca sani­ta­ria da segui­re, pur­trop­po – denun­cia­no pun­tan­do il dito con­tro Coliz­za, Cec­chi, De Feli­ce, Mar­tel­la, Venan­zo­ni, i diri­gen­ti comu­ni­sti – nes­su­no ha con­di­vi­so la stes­sa nostra pro­po­sta. Inol­tre, non rispon­den­do al que­si­to, han­no mostra­to anche l’ambiguità di non dire espli­ci­ta­men­te che appog­gia­no, tut­ti, le scel­te del Gover­no in que­sto cam­po, che del resto è il Gover­no di tut­ti loro, che in abbi­na­men­to con la sani­tà pri­va­ta che resta intoc­ca­bi­le, tra­mi­te le poli­ti­che eco­no­mi­che — vedi il com­por­ta­men­to sul­le cri­si azien­da­li — , sce­glie di sta­re dal­la par­te dei più for­ti, del padro­na­to, e non coi lavo­ra­to­ri e con la tota­le modi­fi­ca del­le scel­te eco­no­mi­che che occor­ro­no al nostro Pae­se.

Mau­ro Avel­lo, del Comi­ta­to Regio­na­le PCI Lazio; mem­bro del­la Dire­zio­ne Nazio­na­le del­l’As­so­cia­zio­ne Nazio­na­le di Ami­ci­zia Ita­lia Cuba


Lo stia­mo ripe­ten­do da tem­po, con­clu­do­no Ender­le e Avel­lo: l’Italia era in cri­si pri­ma del­la pan­de­mia e la stes­sa ha solo accen­tua­to dram­ma­ti­ca­men­te ciò che era. Va cam­bia­to il model­lo di svi­lup­po non con una ver­ni­cia­ta di ver­de, ma capo­vol­gen­do tut­ti i para­me­tri. Ci vuo­le più Sta­to e meno Mer­ca­to. Più pub­bli­co e meno pri­va­to. Ma in que­sto i can­di­da­ti sin­da­co, e le for­ze poli­ti­che che sosten­go­no loro e il Gover­no, pure se fan­no fin­ta di liti­ga­re, evi­den­te­men­te la pen­sa­no allo stes­so modo. Noi sia­mo l’alternativa. Non lo è la destra, non lo è il M5S, non lo è il PD.

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