In merito alla indizione di una manifestazione da parte di un gruppo locale di estrema…
Roma. VI Municipio. Con l’ANPI per il Parco intitolato a Tina Costa
20/06/2021Questo articolo è stato letto 2176 volte!
“Si è svolta sabato 19 una bella iniziativa dell’Anpi VI Municipio Nascimben, — rende noto Eros Mattioli, della sezione PCI — all’esterno del parco Celio Caldo di Torre Angela. Parco purtroppo chiuso per le inadempienze delle amministrazioni comunali che negli anni non lo hanno riqualificato, e che ha dato seguito alla raccolta firme per intitolare il parco alla compagna Tina Costa che da capogruppo del PCI, lottò per aprire quel parco al quartiere. La manifestazione si è aperta rispettando un minuto di silenzio per la morte di Adil Belkhdim, sindacalista ucciso davanti al magazzino della Lidl, lanciato da da Roberto Catracchia, presidente dell’Anpi territoriale. Lo stesso Catracchia ha evidenziato la rivendicazione della battaglia nata proprio dalla scomparsa di Tina Costa e ha rilanciato iniziative ogni 15 giorni con flash moob, sia per l’intitolazione del parco, sia per la sua rapida riapertura. A metà della manifestazione è stata aperta la scritta PARCO TINA COSTA, come da foto allegata. Nutrita la rappresentanza del Partito Comunista Italiano con la sezione del VI Municipio che ha chiamato a raccolta i suoi iscritti e simpatizzanti e delle sezioni Monti Prenestini-Casilina, numerosi e della sezione Enrico Berlinguer di Marino. Negli interventi ascoltati tutti hanno ripetuto che la compagna Tina Costa per quello che ha fatto per le periferie ed in particolare per il VI Municipio, merita anche la memoria con l’intitolazione di questo parco. Su questa parola d’ordine – conclude il dirigente comunista — bisogna continuare, per il risanamento delle periferie e per attuare la Costituzione Antifascista.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.