Genzano. Antenne: “E’ solo un problema di volontà politica” dice il PCI. Sette quesiti che inchiodano il Comune

Genzano. Antenne: “E’ solo un problema di volontà politica” dice il PCI. Sette quesiti che inchiodano il Comune

07/06/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Le dichia­ra­zio­ni che seguo­no pren­do­no spun­to da inter­ven­ti pre­oc­cu­pa­ti di cit­ta­di­ni, come a Mon­te­ca­gno­lo, che si potreb­be­ro rubri­ca­re sot­to la paro­la d’ordine “più Sta­to meno Mer­ca­to. Ovve­ro più pub­bli­co e meno pri­va­to”. Se non che non si può fare que­sta cata­lo­ga­zio­ne. Per il sem­pli­ce fat­to che a Gen­za­no è da mol­to tem­po che è sta­to già pre­vi­sto pro­prio que­sto. “Che a ben 16 anni dall’approvazione del P.R.A.E.E.T., il Pia­no del­le anten­ne del Comu­ne di Gen­za­no, ci si tro­vi con i cit­ta­di­ni pre­oc­cu­pa­ti, e mobi­li­ta­ti, per­ché il Comu­ne ha auto­riz­za­to l’installazione, in un’area pri­va­ta, di una anten­na di tele­fo­nia, ci lascia alli­bi­ti. – spie­ga, inter­ve­nen­do sul fat­to Vir­gi­lio Seu, coor­di­na­to­re del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no del­la cit­tà dell’Infiorata — Ricor­do anco­ra l’assemblea pub­bli­ca che facem­mo, pri­ma di appro­va­re il pia­no in Con­si­glio Comu­na­le nel novem­bre 2005, cui invi­tam­mo anche i rap­pre­sen­tan­ti dei movi­men­ti di Roma con­tro le “anten­ne sel­vag­ge”. Da loro, e dai tan­tis­si­mi cit­ta­di­ni pre­sen­ti, il rico­no­sci­men­to che il Comu­ne di Gen­za­no si era dota­to di un pia­no all’avanguardia a livel­lo nazio­na­le. Oltre all’invito, soprat­tut­to agli attua­li ammi­ni­stra­to­ri comu­na­li e agli Uffi­ci pre­po­sti, a leg­ge­re atten­ta­men­te il pia­no in que­stio­ne, soprat­tut­to per coglier­ne lo spi­ri­to e le diret­ti­ve, vor­rem­mo, bre­ve­men­te, ricor­da­re di cosa si trat­ta. Dopo il fami­ge­ra­to Decre­to Gaspar­ri che rese “stra­te­gi­ci” gli impian­ti di tele­fo­nia, con la pos­si­bi­li­tà di instal­la­re anten­ne anche in con­tra­sto con i Pia­ni rego­la­to­ri Urba­ni­sti­ci, sen­za rego­le a tute­la del­la salu­te dei cit­ta­di­ni, deci­dem­mo, come Asses­so­ra­to all’Urbanistica, di pren­de­re di pet­to il pro­ble­ma. – con­ti­nua nel­la sua espo­si­zio­ne par­ti­co­la­reg­gia­ta l’ex ammi­ni­stra­to­re comu­ni­sta — Par­ten­do dal­la tute­la del­la salu­te e dell’ambiente, deci­dem­mo di inse­ri­re nel Pia­no, innan­zi­tut­to, l’interesse pub­bli­co, attra­ver­so l’utilizzo prio­ri­ta­rio di aree di pro­prie­tà comu­na­le, subor­di­na­to ad un cano­ne di loca­zio­ne (attual­men­te il Comu­ne per­ce­pi­sce 60.000 euro da que­sti cano­ni). Par­te di que­ste entra­te avreb­be­ro dovu­te esse­re uti­liz­za­te per effet­tua­re con­trol­li perio­di­ci per rile­va­re l’inquinamento elet­tro­ma­gne­ti­co e, quin­di, poter inter­ve­ni­re sui gestori,al fine di ridur­re le emis­sio­ni e per orga­niz­za­re cam­pa­gne infor­ma­ti­ve, prin­ci­pal­men­te nel­le scuo­le, per un cor­ret­to uti­liz­zo del­le nuo­ve stru­men­ta­zio­ni tec­no­lo­gi­che. In sostan­za, abbia­mo rite­nu­to che l’installazione del­le anten­ne non doves­se resta­re una que­stio­ne tra pri­va­ti, ben­sì doves­se inte­res­sa­re diret­ta­men­te il Comu­ne. E non solo nel momen­to auto­riz­za­ti­vo. Altro ele­men­to impor­tan­te, nel Pia­no è pre­vi­sta la pos­si­bi­li­tà del pro­gres­si­vo spo­sta­men­to anche degli impian­ti già esi­sten­ti, in aree di pro­prie­tà comu­na­le, al fine di un rap­por­to esclu­si­vo tra gesto­ri ed Ammi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le. Oltre tut­to, — sot­to­li­nea Viri­gi­lio Seu — con entra­te eco­no­mi­che a favo­re del­la col­let­ti­vi­tà e non del sin­go­lo pri­va­to.

In rife­ri­men­to a ciò che sta avve­nen­do oggi, ci sem­bra di poter dire che l’Amministrazione Comu­na­le abbia disat­te­so a ciò che pre­ve­de il Pia­no e non abbia fat­to la pro­pria par­te. Ha sem­pli­ce­men­te pre­so atto del­la richie­sta del gesto­re di tele­fo­nia, per­met­ten­do ai pri­va­ti di fare ciò che vole­va­no, in tota­le con­tra­sto con lo spi­ri­to e le diret­ti­ve di quel­la che è leg­ge per Gen­za­no. Sen­za nean­che quel­la sen­si­bi­li­tà che ser­vi­reb­be in que­ste mate­rie e, come in altre situa­zio­ni, sen­za coin­vol­ge­re i cit­ta­di­ni che ne sono venu­ti a cono­scen­za solo quan­do è “appar­sa” l’antenna. Era neces­sa­rio appor­ta­re del­le modi­fi­che al Pia­no per quan­to riguar­da l’identificazione di nuo­ve aree di pro­prie­tà comu­na­li, e non a rischio, per nuo­ve instal­la­zio­ni? – chie­de rivol­to pro­prio a chi ha le leve del­la cono­scen­za e del­la deci­sio­ne ammi­ni­stra­ti­va in que­sto momen­to, il diri­gen­te comu­ni­sta all’opposizione di chi oggi gui­da il comu­ne — C’era tut­to il tem­po per ini­zia­re un per­cor­so ammi­ni­stra­ti­vo, ed isti­tu­zio­na­le, che avreb­be sospe­so le nuo­ve richie­ste, così come è avve­nu­to in pas­sa­to. Allo stes­so tem­po, il coin­vol­gi­men­to dei cit­ta­di­ni avreb­be dato più for­za all’Amministrazione Comu­na­le, in que­sto per­cor­so. L’appello che rivol­gia­mo è di veri­fi­ca­re la pos­si­bi­li­tà, in auto­tu­te­la, di sospen­de­re l’iter auto­riz­za­ti­vo e di iden­ti­fi­ca­re una nuo­va area di pro­prie­tà comu­na­le. – pun­tual­men­te e sen­za ambi­gui­tà indi­ca Seu — Chie­dia­mo, a tal fine, in ragio­ne di quan­to pre­vi­sto dal Pia­no, di veri­fi­ca­re: 1. se il gesto­re abbia for­ni­to il pro­prio pro­gram­ma di svi­lup­po del­la rete del ser­vi­zio di tele­fo­nia mobi­le, com­pren­si­vo del­le aree di inte­res­se per le nuo­ve instal­la­zio­ni di nuo­vi impian­ti (art. 4.4); 2. se si è tenu­to con­to del­la miglio­re solu­zio­ne rela­ti­va all’inserimento ambien­ta­le (art. 5); 3. come è sta­ta coin­vol­ta l’A.R.P.A. LAZIO al fine del­la veri­fi­ca (art. 8); 4. se l’istanza del pri­va­to è sta­ta affis­sa all’Albo Pre­to­rio del Comu­ne ed è sta­ta pub­bli­ciz­za­ta sul sito inter­net isti­tu­zio­na­le (art. 10); 5. se, e come, è sta­to tenu­to ed aggior­na­to il Cata­sto del­le Sta­zio­ni Radio Base comu­na­le (art. 13); 6. come è sta­ta effet­tua­ta l’ispezione al nuo­vo impian­to (art. 16); 7. se, e come, ven­go­no effet­tua­ti i con­trol­li pre­vi­sti su tut­ti gli impian­ti pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio e se, e come, ven­go­no resi pub­bli­ci (artt. 17 e 18). Ci per­met­tia­mo, infi­ne, — con­clu­de peda­go­gi­ca­men­te il diri­gen­te comu­ni­sta — di alle­ga­re il Pia­no del­le Anten­ne di Gen­za­no, affin­ché si com­pren­da meglio ciò di cui stia­mo par­lan­do e per riba­di­re il fat­to che il Comu­ne di Gen­za­no ha gli stru­men­ti per tute­la­re gli inte­res­si del­la sua comu­ni­tà. E’ solo un pro­ble­ma di volon­tà poli­ti­ca…”.

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