Roma/Lazio. PCI aderisce alla manifestazione “NO ALL’OCCUPAZIONE, PALESTINA LIBERA E GERUSALEMME CAPITALE” di domani a Roma

Roma/Lazio. PCI aderisce alla manifestazione “NO ALL’OCCUPAZIONE, PALESTINA LIBERA E GERUSALEMME CAPITALE” di domani a Roma

04/06/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Pro­prio sul­la base del con­te­nu­to su cui è sta­ta indet­ta la mani­fe­sta­zio­ne di doma­ni, 5 giu­gno, a Piaz­za San Gio­van­ni in Roma, — dichia­ra Ore­ste del­la Posta segre­ta­rio del PCI Lazio – noi comu­ni­sti di Roma e Lazio, doma­ni sare­mo in piaz­za col popo­lo Pale­sti­ne­se, con le sue ragio­ni, per fer­ma­re la bar­ba­rie a cui è sot­to­po­sto da decen­ni. Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no sarà uni­ta­ria­men­te con la piaz­za che recla­ma pace e dirit­ti. Temi che il nostro segre­ta­rio nazio­na­le, Mau­ro Albo­re­si, avrà modo di ricor­da­re, dal­la piaz­za, a chi di dove­re, in cam­po nazio­na­le, euro­peo e inter­na­zio­na­le”. Que­sto il con­te­nu­to base del­la mani­fe­sta­zio­ne: “I bom­bar­da­men­ti sul­la stri­scia di Gaza sono ces­sa­ti ma l’aggressione e la puli­zia etni­ca nei con­fron­ti del popo­lo pale­sti­ne­se con­ti­nua­no. Nel­l’en­ne­si­mo mas­sa­cro con­tro Gaza, dura­to 11 gior­ni, sono sta­ti ucci­si 256 pale­sti­ne­si, fra cui 66 bam­bi­ni e 42 don­ne, men­tre i feri­ti sono 6 mila, tra cui 170 gior­na­li­sti. Gli sfol­la­ti sono più di 110 mila, 1.500 gli edi­fi­ci abi­ta­ti­vi e pub­bli­ci distrut­ti o gra­ve­men­te lesio­na­ti, tra cui 66 scuo­le, moschee e pre­si­di sani­ta­ri. Sono sta­te inol­tre sven­tra­te stra­de, com­pre­se quel­le di acces­so agli ospe­da­li, distrut­te o gra­ve­men­te dan­neg­gia­te infra­strut­tu­re, acque­dot­ti e linee elet­tri­che, la sede dei media, e cen­ti­na­ia di sta­bi­li­men­ti indu­stria­li e com­mer­cia­li. A Geru­sa­lem­me non si fer­ma­no le aggres­sio­ni dei colo­ni, pro­tet­ti e appog­gia­ti dai sol­da­ti israe­lia­ni, con­tro la moschea di Al-Aqsa e la popo­la­zio­ne pale­sti­ne­se con il chia­ro obiet­ti­vo di libe­ra­re la cit­tà dal­la loro pre­sen­za. In tut­to il pae­se sono in cor­so azio­ni puni­ti­ve con mas­sic­ci arre­sti di pale­sti­ne­si nei Ter­ri­to­ri occu­pa­ti nel 1948, La loro col­pa, aver soli­da­riz­za­to con i loro fra­tel­li di Geru­sa­lem­me, del­la Cisgior­da­nia e di Gaza; men­tre, su colo­ro che han­no par­te­ci­pa­to allo scio­pe­ro gene­ra­le di pro­te­sta con­tro i bom­bar­da­men­ti, pio­vo­no i licen­zia­men­ti. Ma qual­co­sa sta cam­bian­do. Dopo mol­to tem­po, i pale­sti­ne­si dei Ter­ri­to­ri pale­sti­ne­si occu­pa­ti nel 1948 si sono sol­le­va­ti di nuo­vo insie­me, e le stra­de e le piaz­ze di tut­to il mon­do si sono riem­pi­te di gio­va­ni mani­fe­stan­ti. Il con­si­glio per i dirit­ti uma­ni dell’ONU ha annun­cia­to l’apertura di un’inchiesta su pos­si­bi­li cri­mi­ni di guer­ra e lo stes­so ha fat­to la pro­cu­ra­tri­ce del­la Cor­te Pena­le Inter­na­zio­na­le. Le ONG B’Tselem (Israe­le) e Human Rights Watch (Sta­ti Uni­ti) han­no scrit­to nei loro rap­por­ti che in Israe­le vige un siste­ma di Apar­theid. Le Nazio­ni Uni­te, l’Unione Euro­pea e la comu­ni­tà inter­na­zio­na­le non pos­so­no più con­ti­nua­re nel­la loro poli­ti­ca com­pli­ce di Israe­le, che gli per­met­te di vio­la­re impu­ne­men­te le riso­lu­zio­ni ONU, i dirit­ti uma­ni e il dirit­to inter­na­zio­na­le. È tem­po che Ita­lia, Unio­ne Euro­pea e gli altri Sta­ti avvi­no il boi­cot­tag­gio dell’economia di guer­ra israe­lia­na e del­le impre­se e isti­tu­zio­ni che ne sono com­pli­ci, come avven­ne con­tro il regi­me di Apar­theid in Suda­fri­ca, oltre a rom­pe­re ogni trat­ta­to di asso­cia­zio­ne com­mer­cia­le e mili­ta­re con Israe­le. La pres­sio­ne inter­na­zio­na­le dovrà man­te­ner­si fin­tan­to­ché Israe­le non avrà posto fine all’oc­cu­pa­zio­ne, colo­niz­za­zio­ne e apar­theid in Pale­sti­na, sman­tel­la­to il Muro, rico­no­sciu­to a tut­ti gli abi­tan­ti del­la Pale­sti­na sto­ri­ca la pie­na ugua­glian­za dei dirit­ti fon­da­men­ta­li, rico­no­sciu­to il dirit­to al ritor­no dei pro­fu­ghi pale­sti­ne­si (riso­lu­zio­ne ONU 194) Toglie­re l’as­se­dio alla stri­scia di Gaza. Noi soste­nia­mo, il dirit­to all’au­to­de­ter­mi­na­zio­ne, alla resi­sten­za con ogni mez­zo pos­si­bi­le, come lo pre­ve­di anche il dirit­to inter­na­zio­na­le.”
VITA, TERRA E LIBERTA’ AL POPOLO PALESTINESE. LE COMUNITA’ E LE ASSOCIAZIONI PALESTINESI IN ITALIA:
Le Comu­ni­tà: Lazio, Tosca­na, Cam­pa­nia, Abruz­zo, Vene­to, Lom­bar­dia, Puglia, Sici­lia, Sar­de­gna, Mode­na, Par­ma. Asso­cia­zio­ni: API — Asso­cia­zio­ne dei Pale­sti­ne­si in Ita­lia, Unio­ne Gene­ra­le dei Medi­ci e Far­ma­ci­sti Pale­sti­ne­si, Unio­ne Gene­ra­le degli Inge­gne­ri e degli Archi­tet­ti, Mez­za Luna Ros­sa Pale­sti­ne­si.

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