Roma. Sabato contro il G20 e il Governo, la sinistra di classe, i comunisti, il sindacato di base e i Palestinesi in Italia. Intervista a Bassam Saleh

Roma. Sabato contro il G20 e il Governo, la sinistra di classe, i comunisti, il sindacato di base e i Palestinesi in Italia. Intervista a Bassam Saleh

20/05/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Bas­sam Saleh, gior­na­li­sta e atti­vi­sta pale­sti­ne­se in Ita­lia, con la kefiah con un grup­po di mani­fe­stan­ti dei Castel­li roma­ni


Saba­to a Roma si svol­ge­rà la Mani­fe­sta­zio­ne nazio­na­le al cul­mi­ne del­le due gior­na­te di mobi­li­ta­zio­ne nazio­na­le per vener­dì 21 e saba­to 22 mag­gio a Roma che fac­cia­no sen­ti­re al G20 la voce di chi in Ita­lia vuo­le che la salu­te sia dav­ve­ro al pri­mo posto e che la vita e la natu­ra non sia­no più sacri­fi­ca­te al pro­fit­to. in piaz­za con­tro la poli­ti­ca degli affa­ri e con­tro il gover­no Dra­ghi che ne è espres­sio­ne, per i vac­ci­ni e la sani­tà pub­bli­ci, per la giu­sti­zia socia­le e il dirit­to di tut­te e tut­ti a lavo­ra­re e vive­re digni­to­sa­men­te sen­za rischia­re salu­te e vita. Abbia­mo chie­sto un pare­re a Bas­sam Saleh, gior­na­li­sta e atti­vi­sta pale­sti­ne­se che vive in Ita­lia da mol­ti anni e coor­di­na­to­re di orga­niz­za­zio­ni pale­sti­ne­si e ita­lia­ne impe­gna­te per il rag­giun­gi­men­to di una pace giu­sta in M.O.

1. D. Saba­to 22, pro­gram­ma­ta da qual­che set­ti­ma­na, for­ze del­la oppo­si­zio­ne socia­le e poli­ti­ca, tra cui il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, svol­ge­ran­no una mani­fe­sta­zio­ne nazio­na­le con­tro le poli­ti­che dei pae­si capi­ta­li­sti­ci – col G20 riu­ni­to a Roma – e con­tro il Gover­no Dra­ghi. Il meri­to è socio-eco­no­mi­co ma abbrac­cia il ritor­no del­la cosid­det­ta filo­so­fia del neoa­tlan­ti­smo, dove Usa e Israe­le ne sono senz’altro alla gui­da. I Pale­sti­ne­si in Ita­lia, le loro ragio­ni, ade­ri­ran­no a que­sta mani­fe­sta­zio­ne?
Il G20 che si riu­ni­sce a Roma è ospi­ta­to dal gover­no ita­lia­no, rap­pre­sen­ta i cosid­det­ti pae­si più poten­ti, a gui­da sta­tu­ni­ten­se (e come dici il ritor­no del neo atlan­ti­smo) che sono allea­ti, e pro­tet­to­ri di uno Sta­to che non ha nes­sun rispet­to del dirit­to inter­na­zio­na­le, che con­ti­nua a occu­pa­re un altro popo­lo, e pra­ti­ca la poli­ti­ca di segre­ga­zio­ne raz­zia­le. Que­sto ver­ti­ce discu­te­rà di sani­tà a livel­lo mon­dia­le, seguen­do il pro­fit­to per pochi, mani­fe­sta­re con­tro, per noi pale­sti­ne­si, signi­fi­ca che voglia­mo riaf­fer­ma­re, il dirit­to a una sani­tà pub­bli­ca, e che i bre­vet­ti per i vac­ci­ni con­tro coro­na virus, devo­no esse­re libe­ra­ti, e che i vac­ci­ni pos­sa­no arri­va­re a tut­ti pae­si sen­za discri­mi­na­zio­ne. E con la nostra par­te­ci­pa­zio­ne alla mani­fe­sta­zio­ne voglia­mo anche man­da­re un mes­sag­gio, al pro­tet­to­re di Israe­le, che que­sto ulti­mo ha discri­mi­na­to il popo­lo pale­sti­ne­se, ed ha vio­la­to il dirit­to di una popo­la­zio­ne sot­to occu­pa­zio­ne di esse­re vac­ci­na­ta come gli altri. Mani­fe­sta­re con­tro, vuol dire riaf­fer­ma­re, chi sono i nostri nemi­ci il capi­ta­li­smo e l’imperialismo, e che i pale­sti­ne­si stan­no da par­te di chi è sfrut­ta­to e sof­fre dall’ingiustizia su que­sta ter­ra.

Guer­ni­ca, di Picas­so, in chia­ve tra­ge­dia pale­sti­ne­se per l’op­pres­sio­ne di Israe­le

2. D. Abbia­mo par­te­ci­pa­to saba­to scor­so all’Esquilino e poi al cor­teo fino al Colos­seo alla riu­sci­tis­si­ma mani­fe­sta­zio­ne con­tro l’aggressione e l’occupazione del­la Pale­sti­na con gli sce­na­ri tra­gi­ci che pur­trop­po non ci fan­no nep­pu­re cono­sce­re bene, spe­cial­men­te in Ita­lia, a cau­sa dell’imbonimento dei media. Due pun­ti ti chie­dia­mo di com­men­ta­re: era atte­sa que­sta gran­dis­si­ma par­te­ci­pa­zio­ne di gio­va­ni e gio­va­nis­si­mi alla mani­fe­sta­zio­ne e al cor­teo? Ave­te l’impressione di esse­re discri­mi­na­ti in Ita­lia rispet­to all’accesso ai media per rac­con­ta­re cro­na­che di veri­tà?
La rispo­sta del popo­lo ita­lia­no, è sta­ta come sem­pre affet­tuo­sa e soli­da­le. L’abbiamo visto in tut­te le cit­tà ita­lia­ne. Diver­sa­men­te il discor­so dei mez­zi di infor­ma­zio­ni, main­stream, che non han­no volu­to vede­re nem­me­no le gran­di mani­fe­sta­zio­ni, han­no oscu­ra­to tut­to ciò che riguar­da la soli­da­rie­tà ita­lia­na alla Pale­sti­na, per non par­la­re del­la disin­for­ma­zio­ne e mani­po­la­zio­ne del­le noti­zie pro­ve­nien­te dal­la Pale­sti­na, con i cor­ri­spon­den­ti che rac­con­ta­no i comu­ni­ca­ti dell’esercito d’occupazione. Han­no pre­sen­ta­to l’aggressione del­lo Sta­to più poten­te come una guer­ra con­tro un grup­po di ter­ro­ri­sti a Gaza, quan­do il vero con­flit­to è tra il popo­lo pale­sti­ne­se e lo Sta­to occu­pan­te, come è sta­to dimo­stra­to con lo scio­pe­ro gene­ra­le in tut­ta la Pale­sti­na, un popo­lo uni­to con­tro l’occupazione e con­tro un regi­me di apar­theid. Per que­sto por­te­re­mo la nostra pro­te­sta sot­to le sedi Rai in tut­ta Ita­lia, insie­me a tan­ti ami­ci e com­pa­gni ita­lia­ni , per­ché voglia­mo esse­re infor­ma­ti, e in modo obbiet­ti­vo, e non accet­tia­mo più che qual­cu­no offen­da l’intelligenza del­la mag­gio­ran­za del popo­lo ita­lia­no.

3. D. Nel nostro Pae­se sem­bra cre­sce­re sem­pre più una con­sa­pe­vo­lez­za di ana­li­si che rispet­to ai temi fon­da­men­ta­li non si può più cer­ca­re il com­pro­mes­so all’infinito: è neces­sa­rio met­te­re in discus­sio­ne il model­lo eco­no­mi­co pro­dut­ti­vo e di vita. Ciò inve­ste anche il come sta­re nel­la comu­ni­tà inter­na­zio­na­le. Ciò inve­ste il ruo­lo del­la pace nel Medi­ter­ra­neo: qua­li sono i peri­co­li e le pos­si­bi­li vie del­la pace con pro­ta­go­ni­sti la Tur­chia, l’Egitto, ecc. e con la resi­sten­za di Siria e Pale­sti­na?
Pen­so che l’attuale model­lo, socio eco­no­mi­co sta dimo­stran­do il suo decli­no a livel­lo pla­ne­ta­rio. L’Usa non è più l’unica poten­za mon­dia­le, pos­sia­mo dir­lo ad alta voce è fini­ta l’era dell’ uni­la­te­ra­li­smo. Ora c’è la Cina, la Rus­sia, l’India e altri pae­si che pos­so­no com­pe­te­re e vin­ce­re. E crea­re un nuo­vo ordi­ne mon­dia­le. Que­sti dovreb­be­ro ave­re un ruo­lo impor­tan­te, in tut­te le zone cal­de nel mon­do, com­pre­so il con­flit­to ara­bo- israe­lia­no, e tro­va­re il modo per attua­re le riso­lu­zio­ni dell’ONU, e il rispet­to del dirit­to all’autodeterminazione dei popo­li, sen­za inge­ren­ze ester­ne. Ricor­do a tut­ti che il con­flit­to in Siria è sta­to ben orche­stra­to da Usa e alcu­ni Pae­si del Gol­fo, è diven­ta­to un con­flit­to d’interessi di poten­ze diver­se, Usa, Tur­chia, Rus­sia, Iran, Israe­le ecc. l’indebolimento del­la Siria ha i suoi effet­ti sul­la Pale­sti­na e sul Liba­no, e per que­sto gli inte­res­sa­ti vor­reb­be­ro che con­ti­nuas­se il disor­di­ne e la insta­bi­li­tà del­la Siria. Tut­ti voglio­no le ric­chez­ze del Medi­ter­ra­neo, dopo la sco­per­ta dei gia­ci­men­ti di gas in par­ti­co­la­re davan­ti allae coste siria­na, liba­ne­se, pale­sti­ne­se. Cer­to tut­ti noi cer­chia­mo e voglia­mo la pace giu­sta in Medio Orien­te, ma in man­can­za di un vero inter­ven­to del­la comu­ni­tà inter­na­zio­na­le, si pre­sen­ta­no come media­to­ri pae­si come la Tur­chia, l’Egitto, o Qatar, che sono par­te del pro­ble­ma, e per que­sto fal­li­sco­no. Basti pen­sa­re al ruo­lo del­la Tur­chia in Siria! O il Qatar che sostie­ne i “fra­tel­li musul­ma­ni” con­tro il regi­me egi­zia­no. In tut­to que­sto l’UE è assen­te, com­pre­sa l’Italia che fa par­te dei pae­si medi­ter­ra­nei.

4. D. Otte­ne­re risul­ta­ti, oggi, sul­lo sce­na­rio inter­na­zio­na­le – ONU, rela­zio­ni USA Israe­le, rela­zio­ni Rus­sia Cina, ruo­lo dell’Iran e del­la Tur­chia, — per la liber­tà del popo­lo pale­sti­ne­se e per la rea­liz­za­zio­ne del­lo Sta­to Pale­sti­ne­se, come pure Ber­go­glio ha indi­ca­to, è pos­si­bi­le e con qua­le risul­ta­to visto il pro­ta­go­ni­smo di Hamas che non è cer­to l’OLP di Ara­fat?
Hamas fa par­te del tes­su­to socia­le pale­sti­ne­se, devia­re il disco­ro sul suo pro­ta­go­ni­smo signi­fi­ca, disto­glie­re l’attenzione dal pro­ble­ma di fon­do, l’occupazione del­la Pale­sti­na. In poche paro­le, que­sto che vuo­le Israe­le, il ragio­na­men­to che Hamas, secon­do loro sia una orga­niz­za­zio­ne ter­ro­ri­sti­ca, quin­di va bom­bar­da­ta ma sen­za sra­di­car­la, per­ché gli con­vie­ne man­te­ne­re la divi­sio­ne pale­sti­ne­se, e al tem­po stes­so inde­bo­li­re l’OLP e l’autorità pale­sti­ne­se. Come dice­va qual­che tem­po fa il pri­mo mini­stro Mario Dra­ghi, par­lan­do del pre­si­den­te tur­co, è un dit­ta­to­re ma con­vie­ne tener­lo. Ed è cosi il rap­por­to fra Israe­le e Hamas. Dove i sol­di del Qatar arri­va­no men­sil­men­te, a Gaza pas­san­do tra­mi­te il Mous­sad israe­lia­no. Lo Sta­to di Pale­sti­na è per tut­ti i pale­sti­ne­si, ed ha chi lo rap­pre­sen­ta, chi cer­ca la pace c’è: si deve cer­ca­re il rap­pre­sen­tan­te rico­no­sciu­to dal popo­lo pale­sti­ne­se cioè l’OLP. Pae­si come l’Iran o la Tur­chia pos­so­no ave­re un ruo­lo, ma la deci­sio­ne fina­le è solo del popo­lo pale­sti­ne­se, coi suoi rap­pre­sen­tan­ti.

Bas­sam Saleh e You­sef Sal­man del­la Comu­ni­tà Pale­sti­ne­se di Roma, ad una ini­zia­ti­va di soli­da­rie­tà inter­na­zio­na­le con Cuba e la Pale­sti­na a Mari­no (Biblio­Pop)

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