MARINO, CAMBIAMO: “FARE CHIAREZZA SU ORARI BAR SENZA CUCINA. AL FIANCO DEGLI ESERCENTI”

MARINO, CAMBIAMO: “FARE CHIAREZZA SU ORARI BAR SENZA CUCINA. AL FIANCO DEGLI ESERCENTI”

11/05/2021 0 Di Marco Montini

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“Stia­mo seguen­do con mol­ta atten­zio­ne e con­di­vi­dia­mo in pie­no la que­stio­ne sol­le­va­ta in que­ste ore dall’Associazione Com­mer­cian­ti di Frat­toc­chie e dal pre­si­den­te Marian­ge­lo De Miche­le, i qua­li — in meri­to alle misu­re urgen­ti per la gra­dua­le ripre­sa del­le atti­vi­tà eco­no­mi­che e socia­li nel rispet­to del­le esi­gen­ze di con­te­ni­men­to del­la dif­fu­sio­ne Covid -, denun­cia­no con pre­oc­cu­pa­zio­ne come alcu­ni com­mer­cian­ti ope­ran­ti nel com­par­to del­la risto­ra­zio­ne di San­ta Maria del­le Mole, Cava dei Sel­ci e Frat­toc­chie sareb­be­ro sta­te vit­ti­me di cri­ti­ci­tà e incer­tez­ze inter­pre­ta­ti­ve e appli­ca­ti­ve rela­ti­va­men­te all’ar­ti­co­lo 4 del Decre­to Leg­ge del­lo scor­so 22 apri­le. In par­ti­co­la­re, gran­di dif­fi­col­tà le avreb­be­ro vis­su­te tut­ti quei bar ed altri eser­ci­zi simi­li sen­za un loca­le cuci­na (codi­ce Ate­co 56.3), che pos­so­no svol­ge­re atti­vi­tà di aspor­to sino alle ore 18 ma ai qua­li, nel caso di Mari­no, sareb­be sta­to vie­ta­to di garan­ti­re il ser­vi­zio di som­mi­ni­stra­zio­ne ai tavo­li all’aperto sino alle 22. Men­tre in altre zone d’Italia, come L’Aquila, il sin­da­co, dopo un chia­ri­men­to da par­te del­la pre­fet­tu­ra, ha spe­ci­fi­ca­to, a nostro pare­re giu­sta­men­te e cor­ret­ta­men­te, che anche i bar sprov­vi­sti di cuci­na potes­se­ro lavo­ra­re fino alle die­ci di sera con i tavo­li all’aperto. Come si evin­ce, sia­mo di fron­te a una vicen­da mol­to deli­ca­ta, com­ples­sa, dal­la for­te con­trad­di­zio­ne inter­pre­ta­ti­va, che richie­de per­tan­to un inter­ven­to tem­pe­sti­vo e chia­ri­fi­ca­to­re da par­te del­le auto­ri­tà com­pe­ten­ti, Vimi­na­le e Pre­fet­tu­ra in pri­mis. Stia­mo attra­ver­san­do una emer­gen­za pan­de­mi­ca sen­za pre­ce­den­ti, con effet­ti eco­no­mi­ci dram­ma­ti­ci su nume­ro­se atti­vi­tà com­mer­cia­li: per que­sta ragio­ne, cre­dia­mo che i tito­la­ri di un bar o di un loca­le deb­ba­no esse­re mes­si in con­di­zio­ne di lavo­ra­re al meglio — sen­za incer­tez­ze inter­pre­ta­ti­ve ma con appli­ca­zio­ne uni­for­me del­le nor­me — al fine di poter recu­pe­ra­re la per­di­ta di fat­tu­ra­to, dovu­to alla pan­de­mia. Ci aspet­tia­mo, infi­ne, una pre­sa di posi­zio­ne anche dal sin­da­co di Mari­no”.
Così, in una nota, il respon­sa­bi­le del comi­ta­to pro­mo­to­re Cam­bia­mo Mari­no, Rober­to Gros­si.

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