Marino, femminicidio. Mattia (PD): Morte Anna Maria ferita per le nostre comunità

Marino, femminicidio. Mattia (PD): Morte Anna Maria ferita per le nostre comunità

21/04/2021 0 Di Redazione

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VIOLENZA SULLE DONNE, MATTIA (PD): LA MORTE DI ANNA MARIA A MARINO È ENNESIMA FERITA PER LE NOSTRE COMUNITÁ. INACCETTABILE IL NUMERO DI VITTIME DI FEMMINICIDIO

“Ci era­va­mo tut­te e tut­ti aggrap­pa­ti alla spe­ran­za che Anna Maria potes­se far­ce­la dopo la ter­ri­bi­le vio­len­za subi­ta vener­dì scor­so, a Mari­no, quan­do suo mari­to Anto­nio Boc­cia le ha infer­to cin­que col­pi di pisto­la appe­na tor­na­to a casa dopo l’ennesimo liti­gio. Lui subi­to dopo si è sui­ci­da­to, lei ha tro­va­to la for­za di chie­de­re soc­cor­so, ma le feri­te pro­cu­ra­te­le nel ten­ta­ti­vo di scap­pa­re sono sta­te alla fine mor­ta­li. Espri­mo tut­ta la mia vici­nan­za ai suoi cari e alla comu­ni­tà di Mari­no che ave­va accol­to Anna Maria, ori­gi­na­ria del­la Cam­pa­nia, da tan­ti anni e che per­de una don­na che ave­va anco­ra mol­to da dire.”

Così in una nota Eleo­no­ra Mat­tia, Pre­si­den­te IX Com­mis­sio­ne Pari Oppor­tu­ni­tà in Con­si­glio Regio­na­le del Lazio

“Anco­ra un even­to dram­ma­ti­co con un uomo che non sa accet­ta­re la liber­tà del­la com­pa­gna di por­re fine alla rela­zio­ne e ricor­re alla vio­len­za. Anna Maria è una del­le tan­te, trop­pe, don­ne che la vio­len­za ha già strap­pa­to alla vita in que­sto anno, con la pan­de­mia che ha esa­spe­ra­to dina­mi­che tos­si­che nel­le case e nel­la socie­tà. Una sto­ria che lascia l’amaro in boc­ca pen­san­do ai pro­get­ti di Anna Maria di lascia­re il mari­to vio­len­to e gelo­so, di rifar­si una vita, che sono poi le spe­ran­ze di tut­te le don­ne che con corag­gio pren­do­no in mano la loro vita e deci­do­no di usci­re da rela­zio­ni peri­co­lo­se.”

“Per evi­ta­re che quel­lo del­la vio­len­za sia un tema di cui ci occu­pia­mo quan­do ormai l’irreparabile è acca­du­to – con­clu­de Mat­tia — ser­ve un cam­bio di pas­so da par­te di tut­te e tut­ti: non giria­mo­ci più dall’altro lato, non chiu­dia­mo gli occhi, non fin­gia­mo di non sen­ti­re o vede­re. Il fem­mi­ni­ci­dio è solo la pun­ta dell’iceberg del­la vio­len­za maschi­le con­tro le don­ne e l’unico modo per com­bat­ter­la è non sot­to­va­lu­ta­re i segna­li, non mini­miz­za­re, ma soprat­tut­to cre­de­re alla voce del­le don­ne, esse­re dal­la loro par­te”

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