Roma/Lazio . PCI: vaccinazioni ed economia

Roma/Lazio . PCI: vaccinazioni ed economia

19/04/2021 0 Di Maurizio Aversa

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“La cri­si eco­no­mi­ca e pan­de­mi­ca accen­tua le dif­fe­ren­ze tra ric­chi e pove­ri, e tra le cate­go­rie socia­li ed eco­no­mi­che tute­la­te e chi non lo è. Un gover­no dove la destra poli­ti­ca e quel­la eco­no­mi­ca sono domi­nan­ti è un dan­no enor­me per i lavo­ra­to­ri e le cate­go­rie più debo­li del­la socie­tà. Per que­ste ragio­ni l’opposizione al Gover­no Dra­ghi è un dove­re civi­co.” “Que­sto tema qui rap­pre­sen­ta­to – spie­ga il segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio, Ore­ste Del­la Posta — emer­ge chia­ra­men­te e sem­pre più, mano a mano che si ren­do­no note le diret­ti­ve e gli indi­riz­zi che le isti­tu­zio­ni euro­pee e quel­le ita­lia­ne, che sono tut­te vol­te a ristrut­tu­ra­re i sog­get­ti del capi­ta­li­smo e in nes­sun caso vie­ne mes­so in discus­sio­ne il siste­ma stes­so. Anzi, con una pro­ter­via degna del­lo sti­le padro­na­le, sen­za mez­ze misu­re vie­ne det­to che se qual­che stra­to del­la socie­tà, del nostro Pae­se – per inten­der­ci quel­la par­te del­la clas­se media dif­fu­sa, com­mer­cian­ti, arti­gia­ni, pro­fes­sio­ni­sti – vie­ne a tro­var­si in dif­fi­col­tà fino alla chiu­su­ra, occor­re far­se­ne una ragio­ne e vuol dire che soprav­vi­ve­ran­no i più for­ti.” Ulti­mo esem­pio, come ripor­ta l’editoriale di Ragio­ni e Con­flit­ti, di Bru­no Ste­ri, “si vuo­le inten­de­re il Reco­ve­ry come un momen­to tra­sfor­ma­ti­vo in dire­zio­ne di una mag­gio­re effi­cien­za, chi e come ver­ran­no scel­ti i vin­ci­to­ri, le azien­de con poten­zia­li­tà di cre­sci­ta, e i per­den­ti, le azien­de giu­di­ca­te decot­te? A pro­po­si­to di pic­co­le e medie impre­se (PMI), quan­do ad esem­pio si anno­ta cri­ti­ca­men­te che 36mila strut­tu­re alber­ghie­re sono nel­le mani di 34mila pro­prie­ta­ri, evi­den­zian­do la con­se­guen­za che que­sta pol­ve­riz­za­zio­ne del­la pro­prie­tà deter­mi­na pochi inve­sti­men­ti in un set­to­re vita­le, cosa esat­ta­men­te si pro­po­ne per que­sti per­den­ti? Da ulti­mo – ma per noi in pri­mis­si­mo luo­go – che fine faran­no i lavo­ra­to­ri? Saran­no dal­la par­te dei vin­ci­to­ri o dei per­den­ti? Pur­trop­po non abbia­mo dub­bi sul­le pro­pen­sio­ni del Gover­no Dra­ghi”. “Per que­sto il PCI Lazio – con­clu­de il segre­ta­rio comu­ni­sta Del­la Posta — è sem­pre più impe­gna­to a sot­to­li­nea­re la gran­de con­trad­di­zio­ne tra la neces­si­tà di esse­re tem­pe­sti­vi, este­si, mas­si­vi nel­la vac­ci­na­zio­ne, men­tre al con­tra­rio si assi­ste a caren­ze di ade­gua­tez­za tut­ta dovu­ta al di fuo­ri del siste­ma sani­ta­rio che inve­ce tro­va sem­pre al pro­prio posto il per­so­na­le addet­to – sani­ta­ri, medi­ci, infer­mie­ri, per­so­na­le tec­ni­co -. Al con­tra­rio, il gran­de ritar­do ascri­vi­bi­le pro­prio alle scel­te “macro” nel­la respon­sa­bi­li­tà di man­ca­ta capa­ci­tà di assi­cu­ra­re dispo­ni­bi­li­tà di vac­ci­ni, di assi­cu­ra­re più pro­dut­to­ri dei vari vac­ci­ni inve­ce di legar­si solo al cap­pio “filo-neoa­tlan­ti­sta” di UE ed Ita­lia, erro­ri che sono figli non di inca­pa­ci­tà, ma di scel­te a mon­te che inten­do­no, appun­to, uti­liz­za­re la pan­de­mia anche in chia­ve di ristrut­tu­ra­zio­ne eco­no­mi­ca, come si era in atte­sa di fare a segui­to del­la cri­si strut­tu­ra­le capi­ta­li­sta dal 2008 fino ad oggi.”.

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