Alessandra Vernacchia: Alla scoperta del Wound Care

Alessandra Vernacchia: Alla scoperta del Wound Care

15/04/2021 0 Di Marco Montini

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L’emergenza sani­ta­ria coro­na­vi­rus Covid-19 con le restri­zio­ni sugli spo­sta­men­ti, la chiu­su­ra del­le atti­vi­tà com­mer­cia­li, del­le scuo­le, dei tea­tri, dei cine­ma, il divie­to degli assem­bra­men­ti nei luo­ghi pub­bli­ci con l’obbligo di evi­ta­re con­tat­ti e indos­sa­re la masche­ri­na ha cam­bia­to radi­cal­men­te le nostre vite e le nostre abi­tu­di­ni.
È cam­bia­ta altre­sì la per­ce­zio­ne del nostro tem­po e ci sia­mo dovu­ti in qual­che modo adat­ta­re e inge­gna­re, tipi­co poi di noi ita­lia­ni. Sco­pria­mo allo­ra que­sto nuo­vo tem­po, per esor­ciz­za­re anche un po’ la pau­ra di fron­te a que­sto “sco­no­sciu­to” nemi­co. Per non arren­der­ci, per con­ti­nua­re a com­bat­te­re que­sta guer­ra con tut­te le nostre armi, per cer­ca­re di soste­ne­re anche con le nostre sto­rie gli eroi­ci “sol­da­ti” che com­bat­to­no in pri­ma linea, in pri­mis i nostri dot­to­ri e infer­mie­ri. Per sco­prir­ci e risco­prir­ci rac­con­tia­mo­ci, atten­den­do tem­pi miglio­ri.
Oggi lo fac­cia­mo con La Dott.ssa Ales­san­dra Ver­nac­chia infer­mie­ra lega­le foren­se spe­cia­liz­za­ta in Wound Care Ha scrit­to diver­si arti­co­li su rivi­ste sani­ta­rie a carat­te­re spe­cia­li­sti­co. Autri­ce del sito: «Il dito nel­la pia­ga». Si occu­pa di svi­lup­pa­re la par­te cli­ni­ca, nel­la sua Azien­da di rife­ri­men­to, con­fron­tan­do­si con gli Opi­nion Lea­der del set­to­re e con le nuo­ve figu­re che si approc­cia­no al mon­do del­la pre­ven­zio­ne e trat­ta­men­to del­le lesio­ni. Autri­ce di diver­si ebook in tema di Wound Care a favo­re del care­gi­ver e degli addet­ti ai lavo­ri. Una vita pro­fes­sio­na­le dedi­ca­ta al Wound Care e alle cor­ret­te tec­ni­che assi­sten­zia­li basa­te sul­le nuo­ve linee gui­da e docu­men­ti di posi­zio­na­men­to esi­sten­ti. Mem­bro fon­da­to­re del pro­get­to wul­no­tech . Ci rac­con­ti come nasce l’i­dea di que­sto pro­get­to.…. “Duran­te la pan­de­mia il mio cel­lu­la­re è sta­to pro­ta­go­ni­sta di con­ti­nue richie­ste di aiu­to. La popo­la­zio­ne Bare­se (e non solo) ha subi­to un vuo­to assi­sten­zia­le da par­te degli ope­ra­to­ri sani­ta­ri, con­cen­tra­ti nel­la lot­ta all Covid 19. L’assistenza domi­ci­lia­re ha subi­to un for­te ral­len­ta­men­to e la chiu­su­ra di repar­ti spe­cia­li­sti­ci ha por­ta­to l’utenza alla più com­ple­ta dispe­ra­zio­ne. Con­fron­tan­do­ci con i col­le­ghi, Ivan San­to­ro di Ber­ga­mo e Sonia Sil­ve­stri­ni di Roma, ci sia­mo resi con­to di esse­re tut­ti nel­la stes­sa bar­ca. Le per­so­ne ci ricer­ca­va­no tra­mi­te inter­net, facen­do rife­ri­men­to ai vari arti­co­li scrit­ti e ad i vari post su Fb, Lin­ke­din etc. Così abbia­mo deci­so di rea­liz­za­re Wul­no­tech ®️ un pro­get­to di for­ma­zio­ne rivol­to non solo agli addet­ti al lavo­ro, ma anche ai care giver. Abbia­mo aiu­ta­to diver­se fami­glie a risol­ve­re un pro­ble­ma che tut­ta­via ha mol­to di som­mer­so.”
Cosa signi­fi­ca Wound care? “L’e­spres­sio­ne Wound Care è for­ma­ta dai due ter­mi­ni di lin­gua ingle­se : “Wound” che signi­fi­ca “feri­ta” e “Care” che potrem­mo tra­dur­re in ita­lia­no nel “pren­der­si cura di qual­co­sa o qual­cu­no” quin­di “assi­sten­za a per­so­ne con pro­ble­mi di lesio­ni cuta­nee”. E’ natu­ra­le asso­cia­re la cura alla pro­fes­sio­ne Infer­mie­ri­sti­ca in quan­to, per defi­ni­zio­ne, l’in­fer­mie­re è “colui che assi­ste, che si pren­de cura del mala­to…”. Ed è da qui che il nostro pri­mo Webi­nar ha pre­so il nome. “La cute esi­ge rispet­to”. Pur­trop­po nel­la nostra quo­ti­dia­ni­tà spes­so ci dimen­ti­chia­mo che la nostra pel­le è un orga­no e la sot­to­po­nia­mo a diver­si stress. Inol­tre, esi­ste poca cul­tu­ra in tema di pre­ven­zio­ne del­le Lesio­ni. In gene­re si inter­vie­ne quan­do il dan­no si è già pre­sen­ta­to.”
Di cosa si occu­pa esat­ta­men­te l’Infermiere spe­cia­li­sta in Wound Care?”L’infermiere spe­cia­li­sta in Wound Care è il pro­fes­sio­ni­sta che ha con­se­gui­to il Master unver­si­ta­rio, rico­no­sciu­to dal­lo sta­to Ita­lia­no ed in gra­do di gesti­re le lesio­ni cuta­nee dal­la pre­ven­zio­ne alla cura, sem­pre (o qua­si) inte­gra­to in un team mul­ti­di­sci­pli­na­re. Tut­ta­via, aver con­se­gui­to un Master Uni­ver­si­ta­rio non signi­fi­ca esse­re in gra­do di agi­re sen­za ave­re dei dub­bi. E’ neces­sa­rio il con­ti­nuo stu­dio ed aggior­na­men­to. La cono­scen­za appro­fon­di­ta del­le azio­ni da met­te in atto per la pre­ve­ni­re l’insorgenza di tali lesio­ni, del­le meto­do­lo­gie di cura, del­le medi­ca­zio­ni e dei dispo­si­ti­vi inno­va­ti­vi, ci por­ta ad un costan­te per­fe­zio­na­men­to. Inol­tre la ricer­ca scien­ti­fi­ca si aggior­na rapi­da­men­te anche gra­zie ai nuo­vi mez­zi di comu­ni­ca­zio­ne. Il web ci con­sen­te qua­si in tem­po rea­le, di frui­re di stu­di la cui dif­fu­sio­ne in altri con­te­sti avreb­be richie­sto anni. Nel­la pra­ti­ca quo­ti­dia­na, l’utilizzo di evi­den­ze scien­ti­fi­che, ossia del risul­ta­to dei più attua­li e auto­re­vo­li stu­di di ricer­ca e spe­ri­men­ta­zio­ni cli­ni­che, ren­do­no sem­pre di più mira­ti gli inter­ven­ti di pre­ven­zio­ne e trat­ta­men­to del­le lesio­ni cuta­nee. Il prin­ci­pio è effi­ca­cia effi­cien­za, ripro­du­ci­bi­li­tà e per­so­na­liz­za­zio­ne. Ma vi pos­so assi­cu­ra­re che ser­ve soprat­tut­to mol­ta pra­ti­ca.”
A segui­to del suc­ces­so rela­ti­vo al vostro pri­mo webi­nar la cute esi­ge rispet­to, si sen­te si rila­scia­re qual­che anti­ci­pa­zio­ne rela­ti­va a quel­lo del 17 aprile?”Il suc­ces­so è sta­to decre­ta­to dal pub­bli­co che ci ha segui­to e dai cir­ca 400 acces­si fuo­ri regi­stra­zio­ne che si sono col­le­ga­ti al Webi­nar. Il nostro inten­to è “PARLARE UNA LINGUA COMUNE” per com­pren­de­re di cosa stia­mo par­lan­do e quin­di uni­for­ma­re la comu­ni­ca­zio­ne. Pur­trop­po come in tut­ti i per­cor­si for­ma­ti­vi, il sape­re dete­nu­to dal docen­te potreb­be esse­re non vei­co­la­to in manie­ra ade­gua­ta. Mol­te infor­ma­zio­ni pos­so­no esse­re distor­te. Il nostro impe­gno è basi­la­re. Uni­for­ma­re le infor­ma­zio­ni e vei­co­lar­le nel­la manie­ra più cor­ret­ta. Il 17/4 par­le­re­mo di nutri­zio­ne. Un argo­men­to par­ti­co­lar­men­te deli­ca­to. Con l’esternalizzazione del ser­vi­zio men­sa, è dif­fi­ci­le ave­re un pasto decen­te in ospe­da­le. Inol­tre, negli anzia­ni, non si tie­ne con­to dei pro­ble­mi lega­ti all’edentulia o a pro­te­si tal­men­te mobi­li che ren­do­no dif­fi­ci­le la masti­ca­zio­ne. Un pazien­te con lesio­ni cuta­nee neces­si­ta di un sup­por­to ali­men­ta­re che gli con­sen­ta di assi­mi­la­re dei nutrien­ti neces­sa­ri e fon­da­men­ta­li per il pro­ces­so di ripa­ra­zio­ne. Nutrien­ti dif­fi­ci­li da inge­ri­re con i pasti, in quan­to pre­sen­ti in cibi che soli­ta­men­te non ven­go­no som­mi­ni­stra­ti in ospe­da­le. Mi capi­ta spes­so di osser­va­re die­te con­fe­zio­na­te per tali pazien­ti, in cui vie­ne inse­ri­to l’Omogeneizzato pedia­tri­co a solu­zio­ne dei pro­ble­mi masti­ca­to­ri. Ma l’omogenizzato è for­mu­la­to per neonati/bambini che pesa­no pochi chi­li rispet­to ad un anzia­no e quin­di han­no un appor­to nutri­zio­na­le asso­lu­ta­men­te ina­de­gua­to.”
Qua­li saran­no i pro­get­ti futu­ri che Wul­no­tech vor­rà realizzare?”Al momen­to ci limi­tia­mo alla for­ma­zio­ne. Con­si­de­ran­do che entram­bi lavo­ria­mo, quin­di il nostro impe­gno è limi­ta­to al tem­po libe­ro che sot­tra­ia­mo alla fami­glia ed al nostro socia­le per la pro­fes­sio­ne.
Abbia­mo diver­si pro­get­ti nel cilin­dro, ma pre­fe­ria­mo non desta­re fal­se atte­se. Tut­to deve esse­re com­mi­su­ra­to alle nostre pos­si­bi­li­tà. Sicu­ra­men­te ci pia­ce­reb­be coin­vol­ge­re altri col­le­ghi in sen­so ampio, per­ché pero­ria­mo la mul­ti­di­sci­pli­na­rie­tà. Ognu­no di noi, con il pro­prio baga­glio espe­ren­zia­le ci può arric­chi­re. Vor­rem­mo fare “RETE” sul tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le. Dare indi­ca­zio­ni pre­ci­se all’utenza che non rie­sce a repe­ri­re infor­ma­zio­ni. Ma è anche bel­lo sot­to­li­nea­re che il nostro sito “Il dito nel­la pia­ga” ha un 20% di let­to­ri este­ri. Ci seguo­no da Egit­to, Ame­ri­ca, Por­to­gal­lo e dai pae­si dell’Est. Que­sto è un segna­le for­te, ad indi­ca­re che stia­mo per­se­guen­do la giu­sta stra­da.”

Dott.ssa Ema­nue­la Maria Mari­ta­to

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