Lazio, Assotutela: “Vaccini, no a invalidi di serie A e di serie B“

Lazio, Assotutela: “Vaccini, no a invalidi di serie A e di serie B“

06/04/2021 0 Di Marco Montini

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“Sani­tà, non è tut­to oro quel­lo che risplen­de. Da gior­ni assi­stia­mo da par­te dei mass media a lodi sper­ti­ca­te per la orga­niz­za­zio­ne del­le vac­ci­na­zio­ni da par­te del­la Regio­ne Lazio. Sen­za nul­la toglie­re a un pia­no di som­mi­ni­stra­zio­ni che sem­bra fun­zio­na­re, soste­nia­mo che nel ser­vi­zio sani­ta­rio regio­na­le qual­che dimen­ti­can­za è anco­ra pre­sen­te”. Lo dichia­ra Asso­Tu­te­la che spie­ga: “da gior­ni stia­mo rice­ven­do segna­la­zio­ni da par­te di sog­get­ti vul­ne­ra­bi­li che evi­den­zia­no l’impossibilità di esse­re pre­no­ta­ti per la vac­ci­na­zio­ne. Si trat­ta – chia­ri­sce l’associazione — di alcu­ne cate­go­rie di inva­li­di, in par­ti­co­la­re codi­ci C01 inva­li­di al 100% sen­za accom­pa­gno e C03, inva­li­di­tà con per­cen­tua­le tra il 67 e 99% che non vedo­no pub­bli­ca­te sul sito salu­te­la­zio del­la Regio­ne le indi­ca­zio­ni essen­zia­li per la som­mi­ni­stra­zio­ne dell’antidoto anti Covid-19. Tale caren­za col­pi­sce anco­ra di più, con­si­de­ra­to che dal 17 mar­zo si è prov­ve­du­to alla codi­fi­ca di tut­ti gli altri codi­ci, qua­si ci fos­se uno stig­ma nei con­fron­ti di que­sti ulti­mi”. Asso­tu­te­la rivol­ge una for­te esor­ta­zio­ne alla Regio­ne Lazio affin­ché si prov­ve­da imme­dia­ta­men­te: “Non è pen­sa­bi­le pre­ve­de­re la vac­ci­na­zio­ne per alcu­ne cate­go­rie di fra­gi­li­tà esclu­den­do­ne altre sen­za appa­ren­te moti­vo, con­si­de­ra­to che tut­te appar­ten­go­no alla sfe­ra del­la estre­ma vul­ne­ra­bi­li­tà, che neces­si­ta di una tute­la sani­ta­ria uni­vo­ca ed este­sa. La Regio­ne – chio­sa– deve prov­ve­de­re imme­dia­ta­men­te a sana­re tale incon­gruen­za”.

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