Marino/Ciampino. Il compagno Augusto Candi ci ha lasciato insegnamento e pegno che non possiamo che raccogliere e continuare a portare avanti: l’idea e gli ideali comunisti.

Marino/Ciampino. Il compagno Augusto Candi ci ha lasciato insegnamento e pegno che non possiamo che raccogliere e continuare a portare avanti: l’idea e gli ideali comunisti.

17/03/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Ste­fa­no Ender­le, segre­ta­rio PCI Mari­no


“Mol­ti cit­ta­di­ni, e, soprat­tut­to, mol­ti com­pa­gni e com­pa­gne han­no appre­so con tri­stez­za la noti­zia di Augu­sto che non c’è più. – esor­di­sce un com­mos­so Ste­fa­no Ender­le, segre­ta­rio del­la sezio­ne PCI di Mari­no (sezio­ne che si occu­pa anche del­la ini­zia­ti­va poli­ti­ca dei comu­ni­sti a Ciam­pi­no) – Abbia­mo apprez­za­to le mol­te voci che si sono espres­se per quel ruo­lo “pre­sen­te ma non inva­den­te” di cui Augu­sto Can­di era capa­ce e che ne trat­teg­gia­va il suo pro­fi­lo socia­le e poli­ti­co. Per que­sto – pro­se­gue il segre­ta­rio comu­ni­sta del ter­ri­to­rio Ciam­pi­no-Mari­no – quan­do abbia­mo pro­va­to a com­men­ta­re tra di noi, abbia­mo subi­to scel­to di voler ren­de­re noto un gesto sem­pli­ce, ma di una for­za straor­di­na­ria che il com­pa­gno Can­di ha volu­to com­pie­re lo scor­so anno. Era­va­mo all’inizio del­le restri­zio­ni del­la pan­de­mia, il 5 mar­zo 2020 esat­ta­men­te, e così come ci ave­va chie­sto in pre­ce­den­za, Augu­sto vol­le incon­tra­re la segre­te­ria del Par­ti­to. Ci dis­se per due ragio­ni: vole­va cono­sce­re quan­ta atti­vi­tà cul­tu­ra­le noi offri­va­mo al soste­gno di Biblio­Pop e ne vole­va vede­re i frut­ti; e poi, per dar­ci una cosa. Fu quin­di così, che gra­zie alla dispo­ni­bi­li­tà del Pre­si­den­te Ser­gio San­ti­nel­li, acco­gliem­mo Augu­sto Can­di a Biblio­Pop rac­con­tan­do­gli di come le nostre ener­gie, uni­te a quel­le di mol­te altri cit­ta­di­ni e cit­ta­di­ne, aman­ti del­la cul­tu­ra e spin­ti da pro­gres­so e con­di­vi­sio­ne socia­le, cer­ca­va­mo di dif­fon­de­re cul­tu­ra a por­ta­ta di tut­ti in mil­le modi,. Dai libri, alla let­tu­ra in grup­pi degli stes­si, dal­la pre­sen­ta­zio­ne di ope­re ed auto­ri, alle mostre e con­ve­gni e cosi via. Augu­sto, in modo asciut­to, ma sin­ce­ro e diret­to, ci fece i com­pli­men­ti e ci inci­tò a pro­se­gui­re. – con­ti­nua Ste­fa­no Ender­le – Poi, ci dis­se che dove­va con­se­gnar­ci una cosa. Che era per la sezio­ne PCI.

Augu­sto Can­di, sto­ri­co comu­ni­sta di Ciam­pi­no, con­sgna alla sezio­ne PCI di Mari­no, nel­le mani del segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le, l’ul­ti­ma ban­die­rà che sven­to­lò nel­la sede comu­ni­sta ciam­pi­ne­se


. Noi ci guar­dam­mo incu­rio­si­ti. Lui rivol­to a tut­ti i pre­sen­ti, ma con­se­gnan­do­la a me, qua­le segre­ta­rio, mi con­se­gnò l’ultima ban­die­ra del PCI sto­ri­co che, ci dis­se, era nel­la sede comu­ni­sta di Ciam­pi­no. Voglio che la tenia­te voi per poter­la con­ser­va­re e ripro­por­re poli­ti­ca­men­te insie­me alle idee e idea­li­tà che il comu­ni­smo com­por­ta. Ci fece com­muo­ve­re per­ché aggiun­se che nel pano­ra­ma attua­le sul vasto ter­ri­to­rio si fida­va di noi, di quan­to andia­mo costruen­do da tem­po e del­la sicu­rez­za che avrem­mo con­ti­nua­to così. Ebbe­ne – con­clu­de il segre­ta­rio del PCI – con la stes­sa deter­mi­na­zio­ne e con­vin­ci­men­to Augu­sto già sa che noi da Mari­no come da Ciam­pi­no e da ogni par­te del nostro Pae­se, ogni comu­ni­sta con­ti­nue­rà nel suo nome e in quel­lo di mol­ti altri comu­ni­sti a por­ta­re avan­ti quel­la ban­die­ra e quel­le idee.”. Lascia­mo infi­ne alle stes­se paro­le attri­bui­te postu­me ad Augu­sto che sono appar­se su FB qua­le suo con­ge­do da tut­ti: “Ecco­mi qua. Que­sto è il mio ulti­mo salu­to. Lascio que­sta vita che tan­te sod­di­sfa­zio­ni mi ha riser­va­to e una splen­di­da fami­glia che mi è sta­ta vici­no, fino all’ul­ti­mo, con amo­re incon­di­zio­na­to. Man­do a tut­ti voi un gran­de abbrac­cio spe­ran­do di esse­re ricor­da­to come una per­so­na one­sta e sin­ce­ra. Que­sta per me sareb­be un gran­de vit­to­ria. Buo­na vita a tut­ti. HLVS”.

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