Zagarolo. Il PCI Lazio a sostegno della manifestazione. La sezione Monti Prenestini-Casilina schierata in prima fila contro il Governo Draghi. Per i media riprese di LabaroTV

Zagarolo. Il PCI Lazio a sostegno della manifestazione. La sezione Monti Prenestini-Casilina schierata in prima fila contro il Governo Draghi. Per i media riprese di LabaroTV

02/03/2021 0 Di Maurizio Aversa

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2499 vol­te!

Il vice­se­gre­ta­rio, Gian­lu­ca Giam­pà, inter­vie­ne alla mani­fe­sta­zio­ne PCI a Zaga­ro­lo con­tro il Gover­no Dra­ghi


Per Anto­nio Pisa, segre­ta­rio del­la sezio­ne e Gianl­cua Giam­pà, vice, non ci sono dub­bi: “La guer­ra è ini­zia­ta. L’armata Aldo Ber­nar­di­ni (l’intellettuale comu­ni­sta a cui è dedi­ca­ta la sezio­ne) è schie­ra­ta con­tro Dra­ghi. Que­sto è il signi­fi­ca­to dell’appuntamento del­lo scor­so 27 feb­bra­io, per­fet­ta­men­te distan­zia­ti, nel pie­no rispet­to del­le nor­ma­ti­ve anti-Covid, il PCI c’era in bat­ta­glia con­tro il Gover­no Dra­ghi. Piaz­zan­do la ban­die­ra ros­sa del­l’U­nio­ne Sovie­ti­ca su Palaz­zo Rospi­glio­si, la “Aldo Ber­nar­di­ni” muo­ve guer­ra al Ser­vi­li­smo Euro­pei­sta del­la Sini­stra (fasul­la) e al Sovra­ni­smo strac­cio­ne del­la Destra. Gra­zie alla for­za di volon­ta’ del­le com­pa­gne e dei com­pa­gni del­la Sezio­ne, ha dato pro­va di capa­ci­tà orga­niz­za­ti­ve e di mobi­li­ta­zio­ne eccel­len­ti.”. Recen­te­men­te, sul­la scor­ta del­le ana­li­si e del­la linea poli­ti­ca del PCI, che poi è la pro­po­sta al Pae­se e ai lavo­ra­to­ri e ai ceti popo­la­ri, il segre­ta­rio regio­na­le, Ore­ste del­la Posta che con l’intero orga­ni­smo del Lazio ha con­di­vi­so e soste­nu­to que­sta mani­fe­sta­zio­ne a Zaga­ro­lo, ha avu­to modo di sot­to­li­nea­re sul Gover­no che: “Da par­te nostra si evi­den­zia il cam­bio di fase poli­ti­ca di asso­lu­to rilie­vo rap­pre­sen­ta­to dall’affermazione del gover­no Dra­ghi, qua­le solu­zio­ne alla cri­si del gover­no Con­te bis. Un cri­si, que­sta, for­te­men­te volu­ta dai cosid­det­ti pote­ri for­ti, ossia dal­le éli­te finan­zia­rie ed eco­no­mi­che, ita­lia­ne ed euro­pee, e pro­vo­ca­ta nei gior­ni scor­si da Ita­lia Viva, pri­ma con il riti­ro da tale com­pa­gi­ne gover­na­ti­va dei pro­pri rap­pre­sen­tan­ti, poi con l’indisponibilità a favo­ri­re l’affermazione di un gover­no Con­te ter, del­la cui solu­zio­ne si è fat­to arte­fi­ce e garan­te il Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca. Una solu­zio­ne che ha tro­va­to e tro­va il soste­gno pres­so­ché una­ni­me dei mass media, che di que­gli stes­si pote­ri for­ti sono lar­ga­men­te espres­sio­ne, e che tan­to dico­no del­la liber­tà di infor­ma­zio­ne garan­ti­ta nel nostro Pae­se. Una cri­si ed una solu­zio­ne nasco­ste anco­ra una vol­ta die­tro il richia­mo astrat­to agli inte­res­si del Pae­se, che in real­tà sono gli inte­res­si di una par­te di esso, quel­la più garan­ti­ta, come tan­te, trop­pe vol­te evi­den­zia­to, anche in que­sti ulti­mi anni, dal­la for­bi­ce del­le disu­gua­glian­ze, mai così ampia. Die­ci anni fa la posta in palio era quel­la di chi dove­va esse­re chia­ma­to a paga­re il prez­zo del­la cri­si finan­zia­ria defla­gra­ta nel 2008, del­le sue riper­cus­sio­ni, e la rispo­sta mes­sa in cam­po dal gover­no “tec­ni­co” gui­da­to da Mario Mon­ti al gri­do “ce lo chie­de l’Europa”, fu quel­la di poli­ti­che che all’insegna dell’austerità han­no sal­va­guar­da­to i gran­di grup­pi finan­zia­ri ed eco­no­mi­ci e pro­gres­si­va­men­te deter­mi­na­to un dra­sti­co peg­gio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni di vita dei ceti popo­la­ri. Oggi la posta in palio è anco­ra quel­la del chi sarà chia­ma­to a paga­re il prez­zo di quel­la cri­si per tan­ta par­te mai risol­ta, e da un anno dram­ma­ti­ca­men­te ampli­fi­ca­ta sul pia­no eco­no­mi­co e socia­le dal­la pan­de­mia da Covid 19, del chi sarà chia­ma­to a gesti­re le poli­ti­che lar­ga­men­te ete­ro­di­ret­te dall’Unione Euro­pea attra­ver­so quel­la sor­ta di “com­bi­na­to-dispo­sto” rap­pre­sen­ta­to dal Reco­ve­ry fund e dal Reco­ve­ry plan, a garan­tir­ne la fina­liz­za­zio­ne a favo­re di que­gli stes­si grup­pi. Poli­ti­che lar­ga­men­te finan­zia­te attin­gen­do a pre­sti­ti, alla cui resti­tu­zio­ne l’Italia, che evi­den­zia un debi­to pub­bli­co giun­to al 160% in rap­por­to al PIL, sarà comun­que chia­ma­ta, e sul­lo sfon­do, con la ripro­po­si­zio­ne del “ce lo chie­de l’Europa”, aleg­gia il ripri­sti­no del pat­to di sta­bi­li­tà euro­peo ad oggi sem­pli­ce­men­te sospe­so.”. Per i comu­ni­sti di Zaga­ro­lo “la riu­sci­ta dell’evento è dovu­to pro­prio per il carat­te­re gene­ra­le e per la spin­ta ogget­ti­va di lot­ta la pre­sen­za ha var­ca­to i con­fi­ni comu­na­li. Come si è visto dal­la par­te­ci­pa­zio­ne del com­pa­gno Ugo Moro del­la Segre­te­ria Nazio­na­le del nostro Par­ti­to, il com­pa­gno Mar­ti­no di Col­le Atti­vo e i com­pa­gni dei Carc Ange­lo e Rober­ta. Ben rap­pre­sen­ta­ti anche i comu­ni­sti di Mari­no, Ore­ste Azza­lin e il segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le; così come i com­pa­gni di Laba­ro. Per i media pre­sen­te Laba­roTV che ha segui­to lo svol­ger­si del­la mani­fe­sta­zio­ne.( https://youtu.be/P‑c6t2v-ZCk ). Inol­tre, segna­lia­mo che sono sta­te rac­col­te altre 40 fir­me per la Pro­po­sta di Leg­ge Anti­fa­sci­sta Staz­ze­ma. A dif­fe­ren­za del PD, noi sia­mo Anti-capi­ta­li­sti e anti­fa­sci­sti sem­pre. Ieri lavo­ra­tri­ci e lavo­ra­to­ri, stu­den­ti e pen­sio­na­ti si sono tra­sfor­ma­ti in un’ Arma­ta di Pen­sa­to­ri Com­bat­ten­ti, Avan­guar­dia di un Eser­ci­to di Popo­lo con­tro l’ Euro­pa, con­tro l’Eu­ro, con­tro la Nato. Esor­tia­mo tut­ti ad una nuo­va lot­ta di Libe­ra­zio­ne Nazio­na­le con­tro il Par­ti­to Demo­cra­ti­co, il M5S e la Lega, azio­ni­sti di mag­gio­ran­za di que­sto Gover­no di “Distru­zio­ne Nazio­na­le”. E que­sto è solo l’i­ni­zio. Uni­ti si vin­ce”.”.

Related Images: