Frosinone. Attacco sessista a tre dirigenti donne. Solidarietà dal PCI alle direttrici

Frosinone. Attacco sessista a tre dirigenti donne. Solidarietà dal PCI alle direttrici

25/02/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Sonia Peco­ril­li, asses­so­re a Ser­mo­ne­ta del coor­di­na­men­to don­ne PCI Lazio


“Tre don­ne, tre apprez­za­te diri­gen­ti pub­bli­che, tre diret­tri­ci del­la ASL cio­cia­ra, Pier Pao­la D’Alessandro, la dot­to­res­sa Eleo­no­ra Di Giu­lio e la Dott.ssa Simo­na Car­li, nei gior­ni scor­si han­no subi­to un attac­co ses­si­sta, pure per iscrit­to, da par­te di un avvo­ca­to e di un segre­ta­rio Fials. Non solo con­dan­nia­mo tali com­por­ta­men­ti da rea­to, ma con l’occasione, oltre ad espri­me­re pie­na e incon­di­zio­na­ta soli­da­rie­tà alle tre diret­tri­ci, sot­to­li­nea­mo alcu­ni aspet­ti spe­ci­fi­ci. – dichia­ra­no il segre­ta­rio del PCI Lazio, Ore­ste del­la Posta e Sonia Peco­ril­li asses­so­re a Ser­mo­ne­ta facen­te par­te del coor­di­na­men­to don­ne Lazio PCI — L’a­na­li­si spe­ci­fi­ca che fare­mo ser­vi­rà a spie­ga­re quan­to fuo­ri luo­go sia­no sta­te le ester­na­zio­ni fat­te con­tro i ver­ti­ci del­la Ausl di Fro­si­no­ne: Il ses­si­smo è comu­ne­men­te con­si­de­ra­to una for­ma di discri­mi­na­zio­ne tra gli esse­ri uma­ni basa­ta sul ses­so di appar­te­nen­za. Le idee ses­si­ste mani­fe­sta­te nel­la mis­si­va sono una sor­ta di essen­zia­li­smo secon­do cui gli indi­vi­dui pos­so­no esse­re com­pre­si e giu­di­ca­ti sem­pli­ci­sti­ca­men­te in base ad alcu­ne carat­te­ri­sti­che fisi­che o del grup­po di appar­te­nen­za, in que­sto caso il grup­po fem­mi­ne, risul­tan­do così ogget­ti­va­men­te ripu­gnan­ti. L’at­teg­gia­men­to ses­si­sta mani­fe­sta­to è lega­to a con­vin­zio­ni o pre­giu­di­zi, come ad esem­pio: La pre­sun­ta supe­rio­ri­tà o il pre­sun­to mag­gior valo­re di un ses­so rispet­to all’al­tro. L’o­dio per le don­ne (miso­gi­nia). L’at­ti­tu­di­ne a inqua­dra­re le don­ne in base agli ste­reo­ti­pi di gene­re e ai rela­ti­vi pre­giu­di­zi. Asse­gna­re arbi­tra­ria­men­te qua­li­tà (posi­ti­ve o nega­ti­ve) in base al ses­so. Ecco – con­clu­do­no i diri­gen­ti comu­ni­sti — tut­to que­sto è la risul­tan­te di una supre­ma­zia che l’uo­mo inte­so come gene­re maschi­le, vuo­le ave­re sul gene­re fem­mi­ni­le. Oggi in una fase sto­ri­ca mol­to cri­ti­ca, stia­mo par­lan­do del­la emer­gen­za sani­ta­ria in atto, non abbia­mo biso­gno di uomi­ni mise­ri, è neces­sa­rio inve­ce con­di­vi­de­re e met­te­re in cam­po risor­se vali­de capa­ci di fare la dif­fe­ren­za in ter­mi­ni gestio­na­li. Le diri­gen­ti don­ne alla gui­da del­la Azien­da Sani­ta­ria di Fro­si­no­ne han­no tut­ti quei requi­si­ti neces­sa­ri per la gover­nan­ce che ha come obiet­ti­vo la dire­zio­ne del pro­ces­so di crea­zio­ne di valo­re all’interno dell’azienda, in sostan­za le qua­li­tà di una per­so­na pre­scin­do­no dal ses­so di appar­te­nen­za, e que­sta non è reto­ri­ca ma un dato di fat­to.”.

Eleo­no­ra Di Giu­lio, Pier Pao­la D’A­les­san­dro e Simo­na Car­li, le tre diret­tri­ci del­la Asl FR

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