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Sofia Buscè: “Bisogna avere il coraggio di mostrarsi per chi si è realmente”
14/02/2021Questo articolo è stato letto 1241 volte!
Sofia Buscè il 15 gennaio ha pubblicato il suo singolo d’esordio e seppur molto giovane ha già molto chiara la strada professionale da percorrere. Noi abbiamo scambiato qualche chiacchiera con lei e l’artista ci ha svelato chi si nasconde dietro “Milena”, titolo del singolo, e il suo punto di vista musicale.
Raccontaci di Milena, chi è e cosa rappresenta?
Chi è, forse la domanda che mi è stata posta di più, giustamente, ma al tempo stesso non pensavo avrebbe destato tutta questa curiosità. È sicuramente una persona che ho conosciuto, più di una. in realtà rileggendomi e riascoltandomi mi sono accorta che anche io a volte sono stata “Milena”. I suoi atteggiamenti, che rappresentano chiusura nei confronti dell’altro, possono sembrare comportamenti di una persona forte che non ha bisogno degli altri, o almeno così pensavo anche io, ma poi ho realizzato che in realtà sono segni che nascondono grandi debolezze e insicurezze, quindi, al contrario, Milena tiene attorno a sè persone che non sempre stima pur di non restare sola.
Pensi che nella musica c’è chi indossa maschere?
Vorrei rispondere di no, ma purtroppo penso di sì. Dico “purtroppo” solo per il mio modo di vedere e intendere la musica, che è quindi espressione di sincerità e della nostra vera essenza. Bisogna avere anche il coraggio di mostrarsi per chi si è realmente, ma spesso si ricorre a maschere per mille e mille motivi, non giudico chi lo fa, basta e avanza il pubblico per questo, che finché la maschera funziona è schierato dalla propria parte, il problema è se la maschera cade.. lì poi non ci sono molte alternative.
Musicalmente con Milena hai voluto creare un nuovo mood, parlaci del suo processo creativo?
Era esattamente questo l’obiettivo, penso che l’originalità non vada cercata, risiede in noi, quindi anche qui, ho semplicemente espresso me stessa. Io sono una contaminazione di culture, così come la mia musica, contaminata da i diversi generi musicali che mi hanno accompagnata fino ad oggi. È una canzone nata pianoforte e voce, era molto soul all’inizio, poi l’ho portata in studio, ha suonato il pianoforte Natalio Mangalavite che ha regalato un sound latin/jazz, poi l’aggiunta finale delle chitarre suonate da Marco Rinalduzzi le hanno dato un vestito pop, quindi il sound finale è decisamente un grande miscuglio di mondi.
In quale genere musicale ti identifichi di più?
Scelta ardua. Ogni genere mi identifica e mi rende ciò che sono, sono tutti imprescindibili. Se devo scegliere, scelgo la musica Soul perché è quella con cui sono cresciuta.
Da dove trai ispirazione per la tua musica?
Chissà.. quando scrivo lo faccio senza prendere riferimenti, mi focalizzo solo sul mio modo di voler esprimere qualcosa. Sicuramente i miei ascolti in qualche modo a volte entrano dentro le canzoni, forse Noa è l’artista dalla quale mi sento più ispirata perchè la ascolto da sempre.
Hai mai pensato di partecipare a un talent?
Sì, soprattutto verso i miei 18 anni, età in cui non ero ancora autrice dei miei brani. All’epoca avrei voluto partecipare come interprete. Sono contenta di non averlo fatto, sarebbe stato troppo presto e ho ragione di pensare che mi sarei bruciata la carriera. C’è un tempo giusto per ogni cosa e bisogna essere molto solidi prima di partecipare ad un talent secondo me.
Stai lavorando a nuovi progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Assolutamente sì, stiamo lavorando da più di un anno in studio, quindi in cantiere abbiamo tanto da farvi ascoltare. Presto, ancora non so dirvi esattamente quando, uscirà qualcosa di nuovo. Cerco di essere attiva sui social, instagram soprattutto, mi svelo molto lì. Quindi vi sorprenderò presto!
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Laureata in Informazione, Editoria e Giornalismo e in DAMS. Attualmente collabora con Bellacanzone.it, Roma Tre Radio, emittente ufficiale dell’ateneo Roma Tre dove ricopre diversi ruoli: speaker, regista e redattrice.
Grande appassionata di musica e televisione. Studia canto da 8 anni e ascolta musica di tutti i generi perché per lei non ha confini.
È stata inviata al Festival di Sanremo nel 2018, 2019 e 2020.