LA CONGIUNZIONE DEI DUE PARCHI DELL’APPIA ANTICA E DEI CASTELLI ROMANI

LA CONGIUNZIONE DEI DUE PARCHI DELL’APPIA ANTICA E DEI CASTELLI ROMANI

11/02/2021 0 Di REDAZIONE COLLETTIVA

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LA LUNGA MARCIA DELLE ASSOCIAZIONI E DI ITALIA NOSTRA

All’at­to di isti­tu­zio­ne dei due par­chi regio­na­li dei Castel­li Roma­ni (1984) e del­l’Ap­pia Anti­ca (1988) l’a­rea del­l’an­ti­ca Bovil­lae, pur tro­van­do­si nel trat­to in cui sono distan­ti cir­ca un chi­lo­me­tro e qua­si si toc­ca­no, non è sta­ta inclu­sa, in modo assai sor­pren­den­te.  Bovil­lae era la cit­tà più vici­na a Roma, e ad essa giun­ge­va il pri­mo trat­to pavi­men­ta­to del­l’Ap­pia (293 a.C.). Sto­ri­ca­men­te ave­va pre­so il ruo­lo sim­bo­li­co ed ideo­lo­gi­co che fu di Alba Lon­ga. Posta all’in­ter­se­zio­ne tra la Regi­na Via­rum e la Via Anzia­te, che da Tibur (Tivo­li) por­ta­va ad Anzio, era uno sno­do cru­cia­le per le tran­su­man­ze e gli spo­sta­men­ti, anche con la costa adria­ti­ca. La cit­tà era sta­ta fon­da­ta da colo­ni di Alba Lon­ga, che a sua vol­ta si con­si­de­ra­va fon­da­ta dal miti­co Julo-Asca­nio, figlio di Enea. Gli abi­tan­ti si defi­ni­va­no orgo­glio­sa­men­te Alba­ni Lon­ga­ni Bovil­len­ses, e la cit­tà era sta­ta scel­ta qua­le sede com­me­mo­ra­ti­va del­la Gens Iulia, la stir­pe a cui appar­te­ne­va l’im­pe­ra­to­re Augu­sto. Alla sua mor­te nel 14 d.C. la sal­ma ven­ne tra­spor­ta­ta a Bovil­lae da Nola, pri­ma di esse­re tra­sfe­ri­ta a Roma dall’ordo eque­ster  per esse­re cre­ma­ta e tumu­la­ta.

Fig. 1: Sta­tua di Cali­go­la rin­ve­nu­ta nel­la sede dei Soda­les Augu­sta­les vici­no ai car­ce­res.

Per que­sti moti­vi fu pre­scel­ta nel 16 d.C. dal­l’im­pe­ra­to­re Tibe­rio, figlio adot­ti­vo e suc­ces­so­re di Augu­sto, per svi­lup­pa­re un pro­get­to archi­tet­to­ni­co di gran­de signi­fi­ca­to com­me­mo­ra­ti­vo e ideo­lo­gi­co, che com­pren­de­va un Cir­co eque­stre, un tea­tro, un sacra­rio in ono­re del­la Gens Iulia, un foro con la sede dei Soda­les Augu­sta­les, alta­men­te deco­ra­ta con mosai­ci e sta­tue. I Soda­les  for­ma­va­no un col­le­gio che cele­bra­va il cul­to impe­ria­le e offi­cia­va i gio­chi, i cui mem­bri appar­te­ne­va­no alle sfe­re più ele­va­te del­la socie­tà, al sena­to ed anche alla fami­glia impe­ria­le. Era­no pre­sen­ti infi­ne un mau­so­leo, cister­ne d’ac­qua e acque­dot­ti. I suc­ces­si­vi impe­ra­to­ri con­ti­nua­ro­no ad uti­liz­za­re il sito per cele­bra­re il cul­to del­la Gens Iulia fino al ter­zo seco­lo d.C..

Il sospi­ra­to con­giun­gi­men­to fu col­ti­va­to dal­le miglio­ri men­ti di Ita­lia Nostra, qua­li Anto­nio Ceder­na (uno dei fon­da­to­ri nel 1955 del­l’As­so­cia­zio­ne e pre­si­den­te del­la Sez. di Roma) e la Prof. Vit­to­ria Cal­zo­la­ri, e anche dal Soprin­ten­den­te di Roma Prof. Adria­no La Regi­na, dal Prof. Loren­zo Qui­li­ci, ecc.

Fig. 2: Anto­nio Ceder­na, uno dei padri del­l’am­bien­ta­li­smo ita­lia­no e di Ita­lia Nostra, e prin­ci­pa­le arte­fi­ce del Par­co del­l’Ap­pia Anti­ca

Anche l’al­lo­ra neo­na­ta (1980) Lega per L’Am­bien­te, che poi cam­biò nome in Legam­bien­te, si ado­pe­rò a riguar­do con Anna­li­sa Cipria­ni, poi dive­nu­ta una colon­na di Ita­lia Nostra, insie­me con il P.C.I. di Mari­no, il depu­ta­to del­lo stes­so par­ti­to e Sin­da­co di Mari­no Loren­zo Cioc­ci, e di Anto­nio Ceder­na, dive­nu­to depu­ta­to del­la Sini­stra Indi­pen­den­te. Nel 1984 for­mu­la­ro­no l’i­dea di una “Oasi Archeo­lo­gi­ca-Ambien­ta­le” che spa­zia­va dal­l’A­na­gni­na all’Ar­dea­ti­na, e da inse­ri­re nel peri­me­tro allar­ga­to del Par­co dei Castel­li. Non risul­ta che segui­ro­no pro­get­ti e pas­si con­cre­ti, e l’i­dea rima­se tale.

Ė segui­ta una lun­ga pau­sa intor­no al pro­get­to di con­giun­zio­ne dei due par­chi. In que­gli anni la visio­ne del­la sini­stra ita­lia­na indu­ce­va a per­sua­der­la, stan­te un’e­ge­mo­nia cul­tu­ra­le, che i pro­get­ti ambien­ta­li­sti si sareb­be­ro rea­liz­za­ti per il con­cor­so gra­dua­le e con­ver­gen­te di tan­te isti­tu­zio­ni o cen­tri di cul­tu­ra. Così non fu, per l’im­pre­vi­sta com­par­sa e affer­ma­zio­ne — anche nel­le com­pe­ti­zio­ni elet­to­ra­li — di una clas­se poli­ti­ca (pre­va­len­te­men­te di destra) e di spe­cu­la­to­ri con un pro­get­to esat­ta­men­te oppo­sto: l’ag­gres­si­va cemen­ti­fi­ca­zio­ne e urba­niz­za­zio­ne di tut­te le aree ver­di, e pri­ma­ria­men­te di quel­la anti­ca pre­gia­ta posta tra i due par­chi. Gli inte­res­si era­no — e sono — enor­mi, per l’e­span­sio­ne del­la capi­ta­le, che fu infi­ne con­si­de­ra­ta ine­lut­ta­bi­le anche dai par­ti­ti di sini­stra. Le giun­te dei sin­da­ci Desi­de­ri e Paloz­zi di For­za Ita­lia spin­se­ro oltre ogni limi­te sop­por­ta­bi­le la cemen­ti­fi­ca­zio­ne.

Il pro­get­to del­la con­giun­zio­ne dei par­chi fu ripro­po­sto ini­zial­men­te all’in­ter­no del Cir­co­lo di Legam­bien­te “Il Ric­cio” da Mau­ro Aba­te, che nel rea­liz­za­re il pri­mo sito inter­net ambien­ta­li­sta di Mari­no (2004) gli die­de il nome signi­fi­ca­ti­vo www.parcodibovillae.org, che fu fino al 2006 il sito uffi­cia­le del Cir­co­lo. Tut­ta­via in quel tem­po il Cir­co­lo era inte­res­sa­to ad altre tema­ti­che, ine­ren­ti l’am­bien­ta­li­smo regio­na­le e nazio­na­le, pur aven­do gesti­to per alcu­ni anni un ter­re­no in como­da­to d’u­so nel sito archeo­lo­gi­co del Cir­co anti­co di Bovil­lae, chia­ma­to ”Fat­to­ria Bovil­le”.

Infi­ne Aba­te insie­me ad un nutri­to grup­po di ambien­ta­li­sti ha costi­tui­to la Sezio­ne di Mari­no di Ita­lia Nostra, di cui è sta­to elet­to pre­si­den­te. La Sezio­ne è per­sua­sa che risul­ta­ti di gran­de por­ta­ta si rea­liz­za­no con pro­get­ti pre­ci­sa­men­te for­mu­la­ti ed ini­zia­ti­ve con­cre­te, ma soprat­tut­to con la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca e con­sa­pe­vo­le del­la popo­la­zio­ne.

Fig. 3: la dispo­si­zio­ne dei siti di Bovil­lae Impe­ria­le nel foglio cata­sta­le del Comu­ne di Mari­no.

I soci e i diri­gen­ti dal­l’at­tua­le Sezio­ne di Ita­lia Nostra di Mari­no han­no per­tan­to riba­di­to il pro­get­to di con­giun­zio­ne in innu­me­re­vo­li occa­sio­ni e moda­li­tà: in incon­tri pub­bli­ci, con­ve­gni tema­ti­ci spe­ci­fi­ci, siti inter­net, arti­co­li di gior­na­li e rivi­ste, webi­nar, con pub­bli­ca­zio­ne di stu­di, di libri, di map­pe car­to­gra­fi­che, pro­get­ti e rela­zio­ni tec­ni­che pre­sen­ta­te alle Auto­ri­tà com­pe­ten­ti. La sezio­ne ha svol­to una rico­gni­zio­ne dei siti archeo­lo­gi­ci pre­sen­ti nel­l’a­rea, con i suoi archeo­lo­gi e spe­cia­li­sti di ren­de­ring car­to­gra­fi­co.  La casa  edi­tri­ce Arbor Sapien­tiae ha pub­bli­ca­to un libro sugli stu­di car­to­gra­fi­ci del­la sezio­ne rela­ti­va alla car­to­gra­fia dei due siti archeo­lo­gi­ci sto­ri­ca­men­te più impor­tan­ti di Mari­no, il Tea­tro anti­co e la Sede dei Soda­les Augu­sta­les di Bovil­lae, in cui sono sta­ti risol­ti enig­mi che dura­va­no da due seco­li (fig. 3).

TRE PROGETTI SULLA CONGIUNZIONE

 Le nor­me a tute­la del­l’a­rea di con­giun­zio­ne tra i due par­chi sono di con­ti­nuo vio­la­te, o elu­se, o “disin­ne­sca­te” (ter­mi­ne tec­ni­co) usan­do pro­ce­du­re con­tro­ver­se quan­to lega­li, e spes­so anche visto­sa­men­te ille­ga­li. In con­clu­sio­ne le tute­le esi­sten­ti non sono asso­lu­ta­men­te con­grue a pro­teg­ge­re un’a­rea di così straor­di­na­ria impor­tan­za archeo­lo­gi­ca e pae­si­sti­ca.

La sezio­ne di Ita­lia Nostra di Mari­no ha pre­sen­ta­to tre istan­ze con rela­ti­vi pro­get­ti docu­men­ta­ti . La pri­ma, pre­sen­ta­ta alla Soprin­ten­den­za di Archeo­lo­gia, Bel­le Arti e Pae­sag­gio per l’A­rea Metro­po­li­ta­na di Roma nel­l’a­pri­le del 2020, sul­la base del par­ti­co­la­re inte­res­se cul­tu­ra­le dei beni segna­la­ti e loca­liz­za­ti in una rela­zio­ne tec­ni­co-rico­gni­ti­va, chie­de di prov­ve­de­re, ai sen­si del­l’ar­ti­co­lo 13 e seguen­ti del D.Lgs. 42/2004, alla Dichia­ra­zio­ne dell’Interesse Cul­tu­ra­le, di esclu­si­va com­pe­ten­za del­lo Sta­to, de: “L’antica cit­tà di Bovil­lae”, per la par­ti­co­la­re impor­tan­za archeo­lo­gi­ca, secon­do l’articolo 10, com­ma 3 del Codi­ce. La tute­la del­l’in­te­ra area sali­reb­be così di livel­lo: da bene pae­sag­gi­sti­co (in cui le aree di “inte­res­se archeo­lo­gi­co rico­no­sciu­to” sono comun­que “disin­ne­sca­bi­li” — v. sopra) a Bene Cul­tu­ra­le, per la qua­le inve­ce vige l’i­ne­di­fi­ca­bi­li­tà.

Le altre due istan­ze docu­men­ta­te e con pro­get­ti di con­giun­zio­ne sono sta­te pre­sen­ta­te alle auto­ri­tà pre­po­ste del­la Regio­ne Lazio, che pos­so­no con­giun­ge­re i due par­chi regio­na­li con un allar­ga­men­to di uno dei due par­chi, oppu­re di entram­bi. Nei pro­get­ti pre­sen­ta­ti, come si vede nel­la fig. 4 si pro­po­ne la con­giun­zio­ne tra­mi­te due aree, entram­be poste inte­ra­men­te nel ter­ri­to­rio del Comu­ne di Mari­no, e che abbrac­cia­no gli abi­ta­ti di Frat­toc­chie e di San­ta Maria del­le Mole.

Fig. 4: Map­pa del­la pro­po­sta area di con­giun­zio­ne tra i due par­chi.

La par­te prin­ci­pa­le è indi­ca­ta nel­la map­pa come un’area peri­me­tra­ta con linea di colo­re blu scu­ro, che si con­giun­ge con il Par­co del­l’Ap­pia Anti­ca al suo con­fi­ne meri­dio­na­le di Frat­toc­chie (nei pres­si del bar “Incon­tro” e del Mac­Do­nal­d’s) . Que­sta area com­pren­de al suo inter­no le zone A, B, C e D. La zona A com­pren­de i siti del­l’an­ti­ca Bovil­lae del­la fase defi­ni­ta “impe­ria­le”, e anche la tenu­ta dei Fra­ti Trap­pi­sti, che è rile­van­te ai fini archeo­lo­gi­ci. Le zone B,C, e D sono rela­ti­ve ai siti del­la fase repub­bli­ca­na del­la sto­ria di Bovil­lae.

L’a­rea cir­co­scrit­ta con una linea di colo­re azzur­ro trat­teg­gia­ta di nero, e indi­ca­ta con la let­te­ra E cin­ge gli abi­ta­ti del­le fra­zio­ni di San­ta Maria del­le Mole e di Frat­toc­chie, incon­tran­do il Par­co del­l’Ap­pia Anti­ca a livel­lo del­la casa vini­co­la “Got­to D’O­ro”. Tute­la quin­di aree di pre­gio pae­si­sti­co e ric­che di pre­sen­ze archeo­lo­gi­che e via­rie anti­che.

La neces­si­tà di con­giun­ge­re i due par­chi nel­la loro cer­nie­ra del­l’an­ti­ca Bovil­lae si basa su ragio­ni sto­ri­che, archeo­lo­gi­che, pae­si­sti­che, ambien­ta­li. Ser­ve anche per rea­liz­za­re un cor­ri­do­io del­la flo­ra e fau­na tra i due par­chi. La man­ca­ta rea­liz­za­zio­ne con­ti­nua ad esse­re un depau­pe­ra­men­to non solo di tut­ti que­sti aspet­ti, ma anche degli inte­res­si dei cit­ta­di­ni del­la pro­vin­cia di Roma, ed in par­ti­co­la­re di Mari­no. Infat­ti, la rea­liz­za­zio­ne di un par­co, oltre a costi­tui­re una giu­sta valo­riz­za­zio­ne del­l’a­rea, con­fe­ren­do­le il pre­sti­gio che meri­ta a livel­lo nazio­na­le ed inter­na­zio­na­le, costi­tui­reb­be anche un vola­no di eco­no­mia e di turi­smo eco-soste­ni­bi­le, che non si è mai potu­ta rea­liz­za­re per la man­can­za di un pote­re attrat­ti­vo dovu­ta allo spre­co del­le ric­che risor­se.

Non c’è for­za poli­ti­ca che non veda in ciò un soli­do argo­men­to per i pro­pri pro­gram­mi anche in vista del­le ele­zio­ni comu­na­li, ed è assai sor­pren­den­te che le for­ze poli­ti­che non si sia­no fino­ra capa­ci­ta­te che que­sto pro­get­to non è più dif­fe­ri­bi­le, ed è di straor­di­na­ria impor­tan­za per i cit­ta­di­ni di Mari­no.

La Sezio­ne di Mari­no di Ita­lia Nostra si met­te a dispo­si­zio­ne di qual­sia­si for­za poli­ti­ca, asso­cia­zio­ne, movi­men­to, ente, mez­zo di infor­ma­zio­ne che si impe­gne­rà per rea­liz­za­re la con­giun­zio­ne tra i par­chi, e rife­ri­rà rego­lar­men­te ai cit­ta­di­ni su qua­li for­ze poli­ti­che e qua­li ammi­ni­stra­to­ri si ado­pe­ra­no in tale sen­so, dan­do­glie­ne cre­di­to.

Se vole­te par­te­ci­pa­re all’i­ni­zia­ti­va e al pro­get­to di con­giun­zio­ne dei due par­chi, pre­go con­tat­ta­te la Sezio­ne di Mari­no di Ita­lia Nostra, tel. 3332420210, Mail: italianostra.marino@gmail.com

 

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