“Uno dei comparti chiave del nostro Paese che sta vivendo maggiormente gli effetti della emergenza…
Assotutela: “Vaccino ai disabili, ritardi ingiustificati”
11/02/2021Questo articolo è stato letto 1766 volte!
“Vaccinazione ai disabili: uno dei primi impegni assunti dall’attuale struttura commissariale è puntualmente disatteso, mettendo a rischio una categoria estremamente fragile”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “nel piano vaccinale aggiornato il 3 febbraio mancano indicazioni precise per la somministrazione dell’antidoto ai disabili, specie a coloro che si trovano in regime di ricovero presso le residenze assistenziali (Rsd). L’allarme è diffuso tra le loro associazioni e noi ci uniamo, sollecitando a gran voce un intervento immediato”. Il presidente si sofferma sulla condizione dei ricoverati: “queste persone fragili, per una programmazione insufficiente rischiano di restare senza immunizzazione. Sono coloro maggiormente esposti al contagio – spiega Maritato – e rischiano di infettare altre persone perché difficilmente possono assicurare la regola del distanziamento fisico”. Secondo le stime delle associazioni disabili, circa il 70% dei soggetti appartenenti alla categoria rischia di restare senza la dose che gli spetterebbe. “Non rimaniamo insensibili al grido di allarme che arriva dal nord a sud del Paese”, incalza Maritato. All’interno delle residenze sanitarie per disabili sono molte le giovani vite spezzate a causa dell’infezione da Covid. Ci auguriamo che il nuovo assetto organizzativo dell’esecutivo in formazione tenga conto di questa improrogabile esigenza”, chiosa il presidente.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.