Lo avevamo scritto il 14 di questo mese, quando a Rebibbia i positivi erano 23…
Morti silenziose non Covid, Assotutela: “chiediamo trasparenza”
09/02/2021Questo articolo è stato letto 1373 volte!
“Patologie cardiovascolari, in primis infarti, tumori, affezioni della psiche tra cui la depressione e disturbi del comportamento sono in aumento, queste ultime specie tra i giovani ma nessuno sembra prestare la giusta attenzione al crescente fenomeno”. Lanciano l’allarme il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e l’avv.Angela Leonardi che chiariscono: “la pandemia non può essere un pretesto per trascurare le altre malattie, ci chiediamo se giunta regionale e assessorato alla Sanità del Lazio siano in grado di garantire i servizi necessari, soprattutto invochiamo chiarezza sui dati che evidenziano morti di cui non è stata ben chiarita la causa”. I dati provengono dall’Istat e Maritato precisa: “il numero dei decessi registrati in Italia tra marzo e novembre 2020, stanno suscitando un vivace dibattito nella comunità scientifica e tra l’opinione pubblica. L’istituto di statistica, riferendosi al periodo che ha visto l’acme della epidemia tra marzo e novembre, fa emergere un aumento di 85.624 morti rispetto agli anni compresi tra il 2015 e il 2019 ma solo due terzi di queste vittime sarebbero da attribuire ufficialmente al Covid-19”. La notizia ha trovato conferma sul sito del ministero della Salute che ha fornito numeri più o meno aderenti. “Dalla interpretazione dei dati, si deduce che siamo in presenza di almeno 30 mila decessi in più non attribuiti al virus – chiarisce il presidente – ci chiediamo se i malati di altre patologie siano stati curati e salvati come negli anni passati, in riferimento al grande affanno in cui si sono trovati gli ospedali. Non vorremmo che una attenzione ‘affievolita’ sotto la pressione del virus abbia scoraggiato i cittadini a recarsi in ospedale e sottoporsi alle cure per paura della pandemia, sarebbe devastante”, chiosano Maritato e l’avv. della stessa Angela Leinardi.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.