Nucleare, al lavoro il gruppo di esperti della Regione Siciliana. Video

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19/01/2021 0 Di Redazione

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Nucleare, al lavoro il gruppo di esperti della Regione: entro febbraio le motivazioni contrarie ai siti di stoccaggio in Sicilia

Entro fine feb­bra­io saran­no pron­te le moti­va­zio­ni per soste­ne­re la fer­ma con­tra­rie­tà del­la Regio­ne all’in­se­ri­men­to di quat­tro aree del­la Sici­lia nel­la map­pa nazio­na­le dei siti di pos­si­bi­le stoc­cag­gio di sco­rie radioat­ti­ve. Si è inse­dia­to sta­ma­ne il Tavo­lo di lavo­ro che ela­bo­re­rà le osser­va­zio­ni. L’organismo — com­po­sto da quat­tro docen­ti del­le Uni­ver­si­tà del­l’I­so­la, dai sin­da­ci di Tra­pa­ni, Bute­ra, Petra­lia Sot­ta­na e Castel­la­na Sicu­la, dal com­mis­sa­rio straor­di­na­rio di Cala­ta­fi­mi-Sege­sta, dal­la pre­si­den­te del­la com­mis­sio­ne Ambien­te all’Ars Giu­sy Sava­ri­no, pre­sie­du­to dall’assessore regio­na­le al Ter­ri­to­rio e Ambien­te, Toto Cor­da­ro, e coor­di­na­to da Aure­lio Ange­li­ni, pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne tec­ni­co-scien­ti­fi­ca di veri­fi­ca del­l’im­pat­to ambien­ta­le — ha ses­san­ta gior­ni di tem­po dal­la pub­bli­ca­zio­ne del­la Car­ta nazio­na­le del­le aree poten­zial­men­te ido­nee (Cna­pi) per for­mu­la­re le argo­men­ta­zio­ni con­tra­rie da pre­sen­ta­re a Roma.

«Abbia­mo tem­pe­sti­va­men­te dato vita a que­sto grup­po di stu­dio for­ma­to da per­so­ne qua­li­fi­ca­te – dichia­ra il pre­si­den­te del­la Regio­ne Nel­lo Musu­me­ci – per met­te­re assie­me le ragio­ni per le qua­li pos­sia­mo con­te­sta­re la paven­ta­ta pre­vi­sio­ne di ospi­ta­re il depo­si­to del­le sco­rie nuclea­re. Non ser­vo­no bat­ta­glie cam­pa­ni­li­sti­che o cie­che con­te­sta­zio­ni, ma con­fron­tar­si con argo­men­ta­zio­ni ragio­ne­vo­li, con tesi inop­pu­gna­bi­li. Lo Sta­to ha il dirit­to e il pote­re di deci­de­re qua­le sito uti­liz­za­re, se non si tro­va davan­ti a con­te­sta­zio­ni fon­da­te. Noi, inve­ce, abbia­mo suf­fi­cien­ti ele­men­ti per dimo­stra­re che la pre­vi­sio­ne rima­ne del tut­to irra­gio­ne­vo­le».
 
La Car­ta pre­ve­de la ripar­ti­zio­ne in tre fasce dei 67 siti poten­zial­men­te ido­nei sul ter­ri­to­rio nazio­na­le: la pri­ma com­po­sta da 12 siti rite­nu­ti “mol­to inte­res­san­ti” la secon­da di 11 siti defi­ni­ti “inte­res­san­ti” e, infi­ne, una ter­za fascia costi­tui­ta da 44 siti, rite­nu­ti “meno inte­res­san­ti” in cui rien­tra­no i 4  sici­lia­ni, Tra­pa­ni, Cala­ta­fi­mi-Sege­sta, Castel­la­na Sicu­la-Petra­lia Sot­ta­na e Bute­ra.

«Il grup­po di stu­dio dovrà dimo­stra­re sot­to il pro­fi­lo tec­ni­co-scien­ti­fi­co come la Sici­lia non pos­sa esse­re sede del depo­si­to uni­co nazio­na­le per i rifiu­ti radioat­ti­vi – sot­to­li­nea l’assessore Toto Cor­da­ro — Lo fare­mo con rife­ri­men­to alle con­di­zio­ni ambien­ta­li che cono­scia­mo, lo fare­mo assie­me ai sin­da­ci dei ter­ri­to­ri coin­vol­ti, agli spe­cia­li­sti dei quat­tro ate­nei, alla Com­mis­sio­ne tec­ni­co-spe­cia­li­sti­ca di sup­por­to all’assessorato Ter­ri­to­rio e Ambien­te e nei tem­pi pre­vi­sti dal­la leg­ge, volen­do dimo­stra­re che la Sici­lia deve con­ti­nua­re a esse­re ter­ra di turi­smo e di acco­glien­za».

Le atti­vi­tà del comi­ta­to riguar­da­no un’analisi pun­tua­le dei quat­tro siti indi­vi­dua­ti, osser­van­do i cri­te­ri che ne han­no deter­mi­na­to la scel­ta, per moti­va­re le con­tro­de­du­zio­ni. «Le cri­ti­ci­tà gene­ra­li già rile­va­te – spie­ga il pro­fes­so­re Ange­li­ni — riguar­da­no il tra­spor­to del­le sco­rie radioat­ti­ve che dovreb­be avve­ni­re via mare e che rap­pre­sen­te­reb­be un ulte­rio­re aggra­va­men­to in ter­mi­ni logi­sti­ci, l’al­to gra­do di sismi­ci­tà del­la regio­ne e il fat­to che alcu­ni dei siti indi­vi­dua­ti rica­do­no in aree geo­lo­gi­che di par­ti­co­la­re inte­res­se, fra cui il Geo­park del­le Mado­nie, indi­ca­to dall’Unesco».

Il pros­si­mo pas­sag­gio, secon­do il cro­no­pro­gram­ma defi­ni­to oggi in sede di inse­dia­men­to del comi­ta­to, sarà l’ap­pro­fon­di­men­to del­la docu­men­ta­zio­ne del Sogin. Il comi­ta­to for­ni­rà al gover­no regio­na­le le osser­va­zio­ni da pre­sen­ta­re entro il 4 mar­zo per scon­giu­ra­re la scel­ta dei siti sici­lia­ni per lo stoc­cag­gio.

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