PROVINCIA DI ROMA, PALOZZI-MORESCO: “INTERVENIRE SU STRADE PROVINCIALI DISASTRATE”.

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2557 vol­te!

“Dal­la via Lau­ren­ti­na alla via Ardea­ti­na, fino a via Can­cel­lie­ra e ad altre impor­tan­ti stra­de di com­pe­ten­za del­la cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le: sono dav­ve­ro nume­ro­se le segna­la­zio­ni che ci giun­go­no in meri­to allo sta­to di degra­do e alla peri­co­lo­si­tà di alcu­ne arte­rie, che da trop­po tem­po han­no biso­gno di una manu­ten­zio­ne con­cre­ta e siste­ma­ti­ca. E, di fron­te a que­sta inac­cet­ta­bi­le real­tà via­ria — che potreb­be com­por­ta­re gran­de rischio per l’incolumità di pedo­ni e auto­mo­bi­li­sti – sia­mo a qui a sol­le­ci­ta­re Palaz­zo Valen­ti­ni al fine di inter­ve­ni­re imme­dia­ta­men­te e met­te­re in sicu­rez­za que­ste stra­de. Pos­sia­mo com­pren­de­re la com­ples­si­tà di gestio­ne di oltre due­mi­la chi­lo­me­tri di arte­rie e la pochez­za del­le risor­se a dispo­si­zio­ne del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, ma la sicu­rez­za dei cit­ta­di­ni non ha prez­zo e, in que­sta dire­zio­ne, è com­pi­to di chi gover­na repe­ri­re tut­te le risor­se eco­no­mi­che neces­sa­rie alla riqua­li­fi­ca­zio­ne di per­cor­si come quel­li di via Lau­ren­ti­na, via Ardea­ti­na e via Can­cel­lie­ra”.
Così, in una nota, il con­si­glie­re regio­na­le del Lazio e respon­sa­bi­le nazio­na­le “Orga­niz­za­zio­ne” di Cam­bia­mo con Toti, Adria­no Paloz­zi, e il con­si­glie­re comu­na­le di Alba­no Lazia­le, Mar­co More­sco.

Related Images:

Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.