Roma/Frosinone. Oreste della Posta, segretario del PCI Lazio, ha posto un monito/riflessione sul Modello di Sviluppo futuro

Roma/Frosinone. Oreste della Posta, segretario del PCI Lazio, ha posto un monito/riflessione sul Modello di Sviluppo futuro

07/12/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Il segre­ta­rio del PCI Lazio ad un incon­tro su Cuba a Mari­no


“Stia­mo viven­do, come cre­dia­mo sia evi­den­te a tut­ti, una vera e pro­pria rivo­lu­zio­ne tota­le che riguar­da l’au­to­ma­tiz­za­zio­ne dei mez­zi di pro­du­zio­ne e l’in­for­ma­tiz­za­zio­ne del lavo­ro, che non sarà solo smart wor­king. Pas­sa­ta que­sta emer­gen­za sani­ta­ria lega­ta alla pan­de­mia nul­la sarà come pri­ma. Le azien­de che non riu­sci­ran­no ad ade­guar­si ai nuo­vi model­li saran­no taglia­te fuo­ri dal mer­ca­to e lo stes­so dica­si per i lavo­ra­to­ri che non imple­men­te­ran­no le neces­sa­rie com­pe­ten­ze. Que­sto pro­ces­so, già ini­zia­to, sarà irre­ver­si­bi­le e por­rà le nazio­ni di fron­te a una sfi­da: la cono­scen­za. – rile­va il segre­ta­rio PCI Lazio Ore­ste del­la Posta — Dovre­mo pro­dur­re uno sfor­zo finan­zia­rio note­vo­le, inve­sti­re in inno­va­zio­ne e ricer­ca e adot­ta­re poli­ti­che rifor­ma­tri­ci, ammo­der­na­re e ren­de­re più effi­cien­te la mac­chi­na ammi­ni­stra­ti­va per rac­co­glie­re ed affron­ta­re al meglio que­sta sfi­da. Ser­ve, altre­sì, un nuo­vo model­lo di svi­lup­po che sia basa­to su due pila­stri fon­da­men­ta­li: impre­se e lavo­ra­to­ri. In que­sto qua­dro la for­ma­zio­ne del per­so­na­le assu­me un impor­tan­za fon­da­men­ta­le, e in que­sto sen­so occor­re uti­liz­za­re al meglio le risor­se del Fon­do socia­le euro­peo, poi­ché nel pas­sa­to, a cau­sa del­la len­tez­za e dell’ inef­fi­cien­za del­la nostra buro­cra­zia, sono sta­te inu­ti­liz­za­te note­vo­li som­me di dena­ro. – rimar­ca e con­clu­de il diri­gen­te comu­ni­sta — La pri­ma rivo­lu­zio­ne coper­ni­ca­na dovrà riguar­da­re, appun­to, la nostra buro­cra­zia, anche con cospi­cue assun­zio­ni, indi­riz­zan­do­le nei vari livel­li regio­na­li e sta­ta­li. Ma non sarà sicu­ra­men­te que­sta clas­se poli­ti­ca diri­gen­te, che pure dovrà attrez­zar­si, all’al­tez­za per affron­ta­re que­ste sfi­de. L’I­ta­lia ha biso­gno di una svol­ta poli­ti­ca che le attua­li for­ze pre­sen­ti in par­la­men­to non sono in gra­do di garan­ti­re, in quan­to total­men­te ina­de­gua­te.”

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