PD FROSINONE, 25 NOVEMBRE: ‘IO NON SONO COME TE’

PD FROSINONE, 25 NOVEMBRE: ‘IO NON SONO COME TE’

23/11/2020 0 Di Redazione

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PD FROSINONE, 25 NOVEMBRE: ‘IO NON SONO COME TE’, PARTE LA CAMPAGNA DELLA FEDERAZIONE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 
Il 25 novem­bre ricor­re la gior­na­ta inter­na­zio­na­le per l’eliminazione del­la vio­len­za con­tro le don­ne. La Fede­ra­zio­ne pro­vin­cia­le del Par­ti­to demo­cra­ti­co ha deci­so di con­tri­bui­re alla dif­fu­sio­ne di un mes­sag­gio di sen­si­bi­liz­za­zio­ne con­tro la vio­len­za coin­vol­gen­do e respon­sa­bi­liz­zan­do soprat­tut­to gli uomi­ni.
Uomi­ni che pren­do­no le distan­ze dagli uomi­ni vio­len­ti con un mes­sag­gio chia­ro: “Io non sono come te”. In que­sto sen­so, uti­liz­zan­do le pagi­ne social del­la Fede­ra­zio­ne, è pos­si­bi­le invia­re un bre­ve video di pochi secon­di con un mes­sag­gio teso a sen­si­bi­liz­za­re la socie­tà in un gior­na­ta così impor­tan­te. I video saran­no pub­bli­ca­ti il 25 novem­bre.
“Abbia­mo sicu­ra­men­te buo­ne leg­gi — spie­ga Fran­ce­sca Cer­quoz­zi, respon­sa­bi­le dirit­ti del­la Fede­ra­zio­ne — per com­bat­te­re la vio­len­za del­le don­ne, ma dob­bia­mo fare anco­ra mol­to per cam­bia­re la cul­tu­ra del­la sopraf­fa­zio­ne. Ci sono in gio­co i dirit­ti uma­ni di tut­ti. Edu­chia­mo i gio­va­ni: ogni bam­bi­na, ragaz­za e don­na sia libe­ra da discri­mi­na­zio­ni, sot­to­mis­sio­ni e vio­len­za. In que­sti anni, gra­zie alla mobi­li­ta­zio­ne del mon­do del­la cul­tu­ra e del­la poli­ti­ca, è sta­to pos­si­bi­le cam­bia­re la per­ce­zio­ne di quel­lo che avvie­ne all’interno del­le mura dome­sti­che, tra­sfor­man­do la vio­len­za da un fat­to pri­va­to ad una que­stio­ne pub­bli­ca. Aumen­ta la sen­si­bi­li­tà, ma dob­bia­mo fare in modo che sia pri­ma di tut­to una bat­ta­glia con­dot­ta dagli uomi­ni quel­la con­tro la vio­len­za sul­le don­ne. Sen­za il loro aiu­to, ogni sfor­zo non sarà mai suf­fi­cien­te”.
“Si trat­ta — ha spie­ga­to il segre­ta­rio Fan­ti­ni — di una cam­pa­gna di comu­ni­ca­zio­ne per sti­mo­la­re il dibat­ti­to e favo­ri­re un cam­bia­men­to cul­tu­ra­le all’in­ter­no del­la nostra socie­tà, per far sen­ti­re meno sole tut­te le don­ne vit­ti­me di vio­len­za. C’è biso­gno di don­ne e di uomi­ni che ci met­ta­no let­te­ral­men­te la fac­cia per quel­la che è una bat­ta­glia che deve uni­re tut­ti. E voglia­mo sgom­bra­re il cam­po anche da un ulte­rio­re equi­vo­co che spes­so accom­pa­gna le cro­na­che su epi­so­di intol­le­ra­bi­li: ad esse­re col­pe­vo­liz­za­ta non può esse­re la vit­ti­ma, biso­gna met­te­re fine a que­sto gra­vis­si­mo equi­vo­co per­ché la vio­len­za non ha atte­nuan­ti, non ha scu­san­ti e va asso­lu­ta­men­te fer­ma­ta, non giu­sti­fi­ca­ta. La Fede­ra­zio­ne pro­vin­cia­le è in pri­ma linea e auspi­co una par­te­ci­pa­zio­ne impor­tan­te. Tut­ti dob­bia­mo sen­tir­ci pro­ta­go­ni­sti in que­sta bat­ta­glia cul­tu­ra­le”.

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