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Roma. PCI Lazio su vera misura anticrisi:Cento miliardi per l’Italia
30/10/2020Questo articolo è stato letto 5336 volte!
“Partendo da una semplice constatazione, il Tesoro ha emesso titoli per 22 miliardi. – dice il segretario del PCI Lazio, Oreste della Posta — E l’offerta di acquisto è stata di otto volte superiore e tutte le altre emissioni di 8 e 12 miliardi hanno avuto richieste superiori. Si è verificato che sono stati comprati titoli con interesse negativo e con interessi molto bassi. Gli ultimi hanno avuto un interesse o,50 %. Oggi è da constatare che le economie francese e tedesca non godono di ottima salute, in questo quadro l’economia italiana si difende molto bene. – sottolinea il segretario regionale comunista — La nostra forza è anche dovuta al forte risparmio privato, e quest’anno si stima che i depositi bancari aumenteranno di circa mille miliardi di euro. L’Italia in questa fase è determinante per mantenere la UE in piedi. Che fare? La risposta è semplice: il Tesoro emetta titoli per cento miliardi di euro, per utilizzarli per rilanciare il sistema produttivo e sanitario. – propone Della Posta — E’ bene ricordare che da marzo a settembre il Governo non ha fatto nulla per potenziare i trasporti, le infrastrutture, la burocrazia, le assunzioni nel pubblico, dove mancano 500.000 lavoratori. E’ bene notare che l’ultimo DPCM emesso dal Governo è sbagliato ed inutile. Basta ricordare la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00 che appare una misura solo vessatoria. Misure che si aggiungono, alla crisi strutturale che vede i lavoratori succubi di un capitalismo di rapina che produce drammi come la Wirphool e sfruttamenti con attacchi alla dignità del lavoro come in FCA o Amazon. Circa questa proposta economica, — conclude Orestde Della Posta — in risposta alle osservazioni dei neoliberisti, “ e se la BCE non li compra?” , affermiamo che è Domanda idiota e stupida, se andiamo giù noi, l’Italia, tutta la UE viene giù. Di conseguenza comprerà.
Ma quello che preoccupa è il tempo. Tale emissione va fatta subito, il tempo non lavora per noi. Una parte di questi soldi vanno dati a tutte quelle categorie che sono in grave sofferenza dovuto al periodo di chiusura. Gualtieri, sveglia!”
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.