M5S Marino: Richiesta sospensione atti amministrativi Ecocentro Santa Maria delle Mole Al Commissario D.ssa Enza…
Marino. Il segretario del PCI, Stefano Enderle, invita compagni e i cittadini antifascisti a partecipare alla iniziativa ANPI di venerdì 16 alle ore 11.00, a S. Maria delle Mole in ricordo di Eugenio Curiel.
14/10/2020Questo articolo è stato letto 2444 volte!
Eugenio Curiel è nei cuori di tutti i comunisti. Fu lui nel 1945 a dare vita al Fronte della Gioventù, in seguito denominata Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani. All’origine l’idea forte che aveva messo in campo era proprio quella di creare un fronte ampio di antifascisti e, quindi di comunisti. Diverse sono state le commemorazioni celebrative, quest’anno così in qualche anno precedente. Noi comunisti di Marino plaudiamo all’iniziativa promossa dall’ANPI perché rende omaggio ad un grande italiano, intellettuale, ucciso perché ebreo e perché antifascista e comunista. Rendiamo onore alla memoria di Eugenio Curiel con uno scritto (del compagno Daniele Maffione). Invitiamo i compagni, i cittadini antifascisti a partecipare a questa iniziativa dell’ANPI di venerdì 16 alle ore 11.00 preso la via dedicata proprio ad Eugenio Curiel (a S. Maria delle Mole, appunto in via Curiel, dopo la chiesa scendendo per viale della Repubblica 200 metri).
IN MEMORIA DEL COMPAGNO EUGENIO CURIEL, PARTIGIANO, COMUNISTA, EROE
Pochi lo ricordano, ma Eugenio Curiel, nato a Trieste l’11 dicembre 1912, venne assassinato a Milano il 24 febbraio 1945, a soli due mesi dalla Liberazione… Sulla base di una delazione, fatta da una spia delle SS, venne assassinato da alcuni militi delle Brigate nere, capitanate da Felice Ghisalberti. Curiel non era soltanto il responsabile per l’Alta Italia dell’ ”Unità” clandestina, l’ispiratore politico del Fronte della gioventù, uno dei più brillanti redattori de “La nostra lotta”, rivista clandestina del PCI. Era un intellettuale prestigioso, un capo politico, che ha impresso idealmente all’antifascismo italiano quella capacità di stare a contatto con le masse, rivolgendo particolare attenzione ai giovani ed ai lavoratori. Rifuggiva da una visione monolitica della realtà divisa tra fedeli al regime fascista e antifascisti puri, che ispirava formazioni come “Giustizia e libertà”.
Da comunista, teorizzava e praticava l’unità d’azione fra le forze antifasciste e la costruzione dell’egemonia rivoluzionaria fra le masse. Fu ispiratore di quella concezione di “democrazia progressiva” che animò le lotte operaie del secondo dopoguerra. Curiel approfondì alcuni temi storico-politico-filosofici, come il Risorgimento italiano e la critica di un’impostazione meccanica e deterministica del marxismo, ponendosi di fatto in collegamento con gli studi e l’elaborazione teorica di Antonio Gramsci.
Il suo aguzzino, Felice Ghisalberti, venne identificato e giustiziato nel 1949 da due partigiani della “Volante rossa” di Lambrate. A Curiel venne attribuita l’onorificenza della Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria. Nonostante l’oblio di questi anni cupi, la sua figura continua ad ispirare studi e ricerche. Soffiamo via la polvere del revisionismo dai nostri compagni caduti. L’unica alternativa possibile, è quella proletaria.
Gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria con queste motivazioni:
“Docente universitario, sicura promessa della scienza italiana fu vecchio combattente, seppur giovane d’età, nella lotta per la libertà del popolo. Chiamò a raccolta, per primo, tutti i giovani d’Italia contro il nemico nazifascista. Attratta dalla sua fede, dal suo entusiasmo e dal suo esempio, la parte migliore della gioventù italiana rispose all’appello ed egli seppe guidarla nell’eroica lotta ed organizzarla in quel potente strumento di liberazione che fu il Fronte della gioventù. Animatore impareggiabile è sempre laddove c’è da organizzare, da combattere, da incoraggiare. Spiato, braccato dall’insidioso nemico che vedeva in lui il più pericoloso avversario, mai desisteva dalla lotta. Alla vigilia della conclusione vittoriosa degli immensi sforzi del popolo italiano cadeva in un proditorio agguato tesogli dai sicari nazifascisti. Capo ideale e glorioso esempio a tutta la gioventù italiana di eroismo, di amore per la Patria e per la Libertà.”. (Commento di Daniele Maffione)
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.