E’ STEFANO ENDERLE IL NUOVO SEGRETARIO DELLA SEZIONE PCI “E. Berlinguer” DI MARINO. PRIME DICHIARAZIONI.…
Marino. Il segretario del PCI, Stefano Enderle interviene sull’Appia Antica
03/10/2020Questo articolo è stato letto 3331 volte!
“Sono molti i cittadini sia di Marino che dei comuni vicini che hanno la sana abitudine di esercitare il cammino sia come incentivo salutare naturale, sia per i benefici culturali che solleticano i percorsi – commenta Stefano Enderle, della sezione PCI di Marino — . Alcuni di questi ci hanno sottoposto, ad esempio percorrendo un anello di cammino, dalla stazione FS di S. Maria delle Mole, via Mameli, Via Capanne di Marino, e tornando alla Stazione attraverso l’Appia Antica, vari quesiti che noi avevamo avuto modo di indagare frequentando e parlando del tema con i nostri amici di Legambiente, durante l’estate trascorsa. Così abbiamo notato – continua Enderle – che c’è una sorta di cesura tra la godibilità e piena fruibilità del tratto dell’Appia Antica ricadente nell’area comunale di Ciampino differentemente da quella di Marino. Quindi, oltre alla evidente disparità dei luoghi fisici, rispetto ad una manutenzione, e per essere estremamente precisi ricordiamo che: il tratto mantenuto nel comune di Ciampino è abbastanza recente rispetto a quello di Marino. Come è vero che la capacità di attenzione e di vigilanza sui bandi, sulla loro fruizione, e sull’attuazione dei progetti, ci sembra segni una certa negatività, quasi lassismo, nel caso del comune di Marino. Va parimenti ricordato che il tratto fisico, ricadente nei due parchi (archeologico e regionale) dell’Appia Antica, di Ciampino è circa la metà di quello di Marino. Tuttavia, resta purtroppo inspiegabile, e perciò da denunciare al fine di migliorare l’attuale situazione, come progetti – quali la casa punto informativo adiacente la stazione FS di S. Maria delle Mole – siano abbandonati a se stessi; o, addirittura – conclude il segretario comunista – come non siano attivati affatto, come la manutenzione pulizia del tratto di Appia Antica S.M.Mole-Frattocchie, il quale, come gli altri interventi manutentivi sono quasi sempre a cura di Legambiente che parzialmente li svolge con copertura delle spese da fondi del Parco, o dei cittadini, ma anche a proprie spese di denaro e del tempo che i volontari dedicano a tale scopo. No, non è proprio possibile che le nostre politiche di sostegno alla salvaguardia ambientale, al bene paesaggistico, alla fruibilità turistica e culturale di questi luoghi sia quasi sulle sole spalle dei volontari. Occorre un forte intervento di fondi che il Ministero, quindi il Governo, cioè scelta politica, deve mettere in campo. Infatti, il Parco archeologico dell’Appia Antica è l’unico deputato a gestire i programmi di intervento di manutenzione, di valorizzazione, di accoglienza e di iniziative di ricerca, turistiche e culturali. La battaglia dei Comuni, deve essere soprattutto in questa direzione, altrimenti ci saranno continuamente passerelle, vetrine politiche e poca sostanza. Tra l’altro abbiamo saputo che a seguito di modifiche di leggi di intervento, forse, se non cambiano le cose, la stessa Legambiente, sarà quest’anno, l’ultima volta che farà volontariato per pulire senza reale programmazione e reali fondi destinati.”.
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