Marino. Il segretario del PCI, Stefano Enderle interviene sull’Appia Antica

Marino. Il segretario del PCI, Stefano Enderle interviene sull’Appia Antica

03/10/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Con Mar­co Ono­frio, Ste­fa­no Ender­le e Mau­ro Avel­lo, alla Con­fe­ren­za stam­pa di lan­cio del­l’i­dea di pro­por­re la coa­li­zio­ne Esse­re Mari­no — dicem­bre 2019.


“Sono mol­ti i cit­ta­di­ni sia di Mari­no che dei comu­ni vici­ni che han­no la sana abi­tu­di­ne di eser­ci­ta­re il cam­mi­no sia come incen­ti­vo salu­ta­re natu­ra­le, sia per i bene­fi­ci cul­tu­ra­li che sol­le­ti­ca­no i per­cor­si – com­men­ta Ste­fa­no Ender­le, del­la sezio­ne PCI di Mari­no — . Alcu­ni di que­sti ci han­no sot­to­po­sto, ad esem­pio per­cor­ren­do un anel­lo di cam­mi­no, dal­la sta­zio­ne FS di S. Maria del­le Mole, via Mame­li, Via Capan­ne di Mari­no, e tor­nan­do alla Sta­zio­ne attra­ver­so l’Appia Anti­ca, vari que­si­ti che noi ave­va­mo avu­to modo di inda­ga­re fre­quen­tan­do e par­lan­do del tema con i nostri ami­ci di Legam­bien­te, duran­te l’estate tra­scor­sa. Così abbia­mo nota­to – con­ti­nua Ender­le – che c’è una sor­ta di cesu­ra tra la godi­bi­li­tà e pie­na frui­bi­li­tà del trat­to dell’Appia Anti­ca rica­den­te nell’area comu­na­le di Ciam­pi­no dif­fe­ren­te­men­te da quel­la di Mari­no. Quin­di, oltre alla evi­den­te dispa­ri­tà dei luo­ghi fisi­ci, rispet­to ad una manu­ten­zio­ne, e per esse­re estre­ma­men­te pre­ci­si ricor­dia­mo che: il trat­to man­te­nu­to nel comu­ne di Ciam­pi­no è abba­stan­za recen­te rispet­to a quel­lo di Mari­no. Come è vero che la capa­ci­tà di atten­zio­ne e di vigi­lan­za sui ban­di, sul­la loro frui­zio­ne, e sull’attuazione dei pro­get­ti, ci sem­bra segni una cer­ta nega­ti­vi­tà, qua­si las­si­smo, nel caso del comu­ne di Mari­no. Va pari­men­ti ricor­da­to che il trat­to fisi­co, rica­den­te nei due par­chi (archeo­lo­gi­co e regio­na­le) dell’Appia Anti­ca, di Ciam­pi­no è cir­ca la metà di quel­lo di Mari­no. Tut­ta­via, resta pur­trop­po inspie­ga­bi­le, e per­ciò da denun­cia­re al fine di miglio­ra­re l’attuale situa­zio­ne, come pro­get­ti – qua­li la casa pun­to infor­ma­ti­vo adia­cen­te la sta­zio­ne FS di S. Maria del­le Mole – sia­no abban­do­na­ti a se stes­si; o, addi­rit­tu­ra – con­clu­de il segre­ta­rio comu­ni­sta – come non sia­no atti­va­ti affat­to, come la manu­ten­zio­ne puli­zia del trat­to di Appia Anti­ca S.M.Mole-Frattocchie, il qua­le, come gli altri inter­ven­ti manu­ten­ti­vi sono qua­si sem­pre a cura di Legam­bien­te che par­zial­men­te li svol­ge con coper­tu­ra del­le spe­se da fon­di del Par­co, o dei cit­ta­di­ni, ma anche a pro­prie spe­se di dena­ro e del tem­po che i volon­ta­ri dedi­ca­no a tale sco­po. No, non è pro­prio pos­si­bi­le che le nostre poli­ti­che di soste­gno alla sal­va­guar­dia ambien­ta­le, al bene pae­sag­gi­sti­co, alla frui­bi­li­tà turi­sti­ca e cul­tu­ra­le di que­sti luo­ghi sia qua­si sul­le sole spal­le dei volon­ta­ri. Occor­re un for­te inter­ven­to di fon­di che il Mini­ste­ro, quin­di il Gover­no, cioè scel­ta poli­ti­ca, deve met­te­re in cam­po. Infat­ti, il Par­co archeo­lo­gi­co dell’Appia Anti­ca è l’unico depu­ta­to a gesti­re i pro­gram­mi di inter­ven­to di manu­ten­zio­ne, di valo­riz­za­zio­ne, di acco­glien­za e di ini­zia­ti­ve di ricer­ca, turi­sti­che e cul­tu­ra­li. La bat­ta­glia dei Comu­ni, deve esse­re soprat­tut­to in que­sta dire­zio­ne, altri­men­ti ci saran­no con­ti­nua­men­te pas­se­rel­le, vetri­ne poli­ti­che e poca sostan­za. Tra l’altro abbia­mo sapu­to che a segui­to di modi­fi­che di leg­gi di inter­ven­to, for­se, se non cam­bia­no le cose, la stes­sa Legam­bien­te, sarà quest’anno, l’ultima vol­ta che farà volon­ta­ria­to per puli­re sen­za rea­le pro­gram­ma­zio­ne e rea­li fon­di desti­na­ti.”.

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