Marino. PCI denuncia degrado vivere civile e aggressione a minori. Invita Sindaco e Giunta a pronunciarsi ed essere propositivi

Marino. PCI denuncia degrado vivere civile e aggressione a minori. Invita Sindaco e Giunta a pronunciarsi ed essere propositivi

04/09/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Con Mar­co Ono­frio, Ste­fa­no Ender­le e Mau­ro Avel­lo, alla Con­fe­ren­za stam­pa di lan­cio del­l’i­dea di pro­por­re la coa­li­zio­ne Esse­re Mari­no — dicem­bre 2019.


“Nei gior­ni scor­si è acca­du­to un fat­to gra­ve a Mari­no cen­tro: al Giar­di­nac­cio e tra i vico­li vici­ni. – denun­cia in una nota la Segre­te­ria del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Mari­no – Infat­ti, come ci è sta­to ripor­ta­to da un cit­ta­di­no, uno del­le deci­ne di nostri iscrit­ti al par­ti­to, in un pome­rig­gio in cui alcu­ni ado­le­scen­ti era­no a pas­seg­gia­re al Giar­di­nac­cio (Piaz­za Gari­bal­di), sono sta­ti fat­ti ogget­to di scher­no per il fat­to che al pas­sag­gio di un grup­po mul­tiet­ni­co, abbia­no fami­lia­riz­za­to con loro. Pur­trop­po, come ci ha ripor­ta­to il geni­to­re che ha subi­to segna­la­to la que­stio­ne alla loca­le sta­zio­ne dei Cara­bi­nie­ri, non ci si è limi­ta­ti alle paro­le di stam­po xeno­fo­bo e raz­zi­sta, ma si è pas­sa­ti all’aggressione dell’adolescente. Noi abbia­mo affron­ta­to la que­stio­ne e lon­ta­ni dall’esercitare un mero eser­ci­zio socio­lo­gi­co – dove pure gli ele­men­ti ci sono per rica­var­ne lezio­ni – ci sen­tia­mo di dichia­ra­re che que­sto non è solo il frut­to di cen­tra poli­ti­ca gene­ra­le nazio­na­le di for­ze di destra e qua­lun­qui­ste, inclu­se le orga­niz­za­zio­ni che con­ti­nua­no a sven­to­la­re impro­ba­bi­li slo­gan “né destra né sini­stra”; ma han­no, secon­do noi, anche del­le respon­sa­bi­li­tà ogget­ti­ve del cli­ma di degra­do del vive­re civi­le che ser­peg­gia e spes­so pre­va­le a Mari­no. Il degra­do, in pri­mo luo­go cul­tu­ra­le ed eco­no­mi­co, e l’incuria (potrem­mo defi­nir­lo disprez­zo) ver­so il pro­prio pae­se si riflet­te sul­le vite, quo­ti­dia­na­men­te, di colo­ro che il M5S e quin­di que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne anco­ra defi­ni­sco­no “cit­ta­di­ni”. Le non-scel­te, l’immobilismo, il “gat­to­par­di­smo” di que­sto gover­no loca­le si riflet­to­no nega­ti­va­men­te su tut­ti noi e sul­la tenu­ta socia­le di Mari­no. Una cit­tà pri­va di ser­vi­zi, pri­va o qua­si di luo­ghi di incon­tro, è desti­na­ta a chiu­der­si sem­pre più in sé stes­sa, a per­de­re il tem­po a guar­dar­si l’ombelico men­tre il resto del mon­do va da un’altra par­te. Soprat­tut­to per­ché la gui­da del­la cit­tà vie­ne inter­pre­ta­ta, appun­to oppor­tu­ni­sti­ca­men­te, non come con­fron­to, ma come ade­gua­men­to a pez­zi sepa­ra­ti di rap­por­to del gover­na­re affin­chè non ci si incon­tri in una comu­ni­tà com­po­si­ta, ma si eser­ci­ti il pote­re in came­re sta­gne. Una paro­la oppor­tu­ni­sti­ca di sini­stra quan­do si par­la ad un pez­zet­to di socie­tà con sen­si­bi­li­tà di sini­stra, paro­le di destra quan­do ci si rap­por­ta con pez­zet­ti di socie­tà con sen­si­bi­li­tà di destra. Non è abi­li­tà poli­ti­ca ed ammi­ni­stra­ti­va. E’fuga dal­le respon­sa­bi­li­tà del con­fron­to. Ecco, allo­ra, que­sta vol­ta, que­sto fat­to, sia occa­sio­ne di pre­sa di posi­zio­ne chia­ra. Come PCI chie­dia­mo al Sin­da­co e all’Amministrazione, di dire una paro­la uffi­cia­le, ora, con­tro que­sto degra­do, con­tro que­sto model­lo di silen­zio omer­to­so di que­sti epi­so­di, Che, ricor­dia­mo, già altri, in modo non spe­ci­fi­co, ma atten­ti osser­va­to­ri del­le cose di Mari­no, ed in par­ti­co­la­re di Mari­no cen­tro, han­no già denun­cia­to sui social. Gli anzia­ni lascia­ti a sé stes­si sul­le pan­chi­ne. I ragaz­zi, poco meno che ado­le­scen­ti, a pas­sa­re il loro tem­po a gio­ca­re con i tele­fo­ni­ni (se va bene) o a minac­cia­re e pic­chia­re i loro coe­ta­nei. Gli adul­ti, pre­da del­la disoc­cu­pa­zio­ne e dei lavo­ri pre­ca­ri, che non san­no più dove sbat­te­re la testa, in atte­sa dei buo­ni pasto e del pac­co ali­men­ta­re dona­ti dai Ser­vi­zi Socia­li. Pron­ti a qual­sia­si cosa per­ché ricat­ta­bi­li. Que­sto vuo­le esse­re il lasci­to del­la ammi­ni­stra­zio­ne M5S? Tra­sfor­ma­re i cit­ta­di­ni in ‘clien­tes’, a costrui­re un bloc­co di pote­re costi­tui­to da ‘fami­gli’ e ‘yes-man’ che non dia­no mai fasti­dio. Sud­di­ti, peren­ne­men­te incol­la­ti al com­pu­ter, maga­ri in smart-wor­king nel chiu­so del­le loro stan­ze? Ripe­tia­mo – con­clu­de la nota PCI fir­ma­ta dal segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le – Sin­da­co e Ammi­ni­stra­zio­ne inve­ce di limi­ta­re la loro azio­ne a copia­re lo sti­le di gover­no demo­cri­stia­no, dovreb­be­ro par­la­re chia­ro e for­te!”.

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