Latina/Lazio . Il PCI su Autostrada Roma/Latina e Bretella Cisterna/Valmontone. No a sprechi e costi inutili. Si a programmazione di salvaguardia territoriale.

Latina/Lazio . Il PCI su Autostrada Roma/Latina e Bretella Cisterna/Valmontone. No a sprechi e costi inutili. Si a programmazione di salvaguardia territoriale.

07/08/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Giam­pao­lo Mili­zia, Segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne PCI di Lati­na


Ave­va­mo spe­ra­to che la cri­si pan­de­mi­ca potes­se met­te­re in discus­sio­ne un model­lo di cre­sci­ta eco­no­mi­co e socia­le che ha pro­dot­to gua­sti irre­pa­ra­bi­li. Ave­va­mo spe­ra­to che la tra­ge­dia del crol­lo del Pon­te Moran­di indi­riz­zas­se prio­ri­tà e risor­se alla manu­ten­zio­ne, all’adeguamento e alla mes­sa in sicu­rez­za del­le infra­strut­tu­re esi­sten­ti e non alla costru­zio­ne di nuo­ve infra­strut­tu­re che distrug­go­no l’ambiente, pro­vo­ca­no inqui­na­men­to e con­su­ma­no ulte­rio­re suo­lo. Ave­va­mo spe­ra­to che la boc­cia­tu­ra, da par­te del­la Cor­te dei Con­ti Euro­pea, del pro­get­to TAV Tori­no-Lio­ne, insie­me ad altri pro­get­ti, tra cui il tra­fo­ro del Bren­ne­ro, tut­ti appar­te­nen­ti al pro­gram­ma Ten‑T, quel­lo dei Cor­ri­doi euro­pei, vara­to cir­ca 30 anni fa insie­me al trat­ta­to di Maa­stri­cht, potes­se indi­riz­za­re le poli­ti­che ver­so altre solu­zio­ni. Una spe­ran­za che pri­ma “Il Pia­no Colao”, del­la task for­ce di mana­ger, poi “Il DL sem­pli­fi­ca­zio­ni”, del Gover­no PD-M5S, e infi­ne “Il nuo­vo vol­to del Lazio: Infra­strut­tu­re, can­tie­ri, ope­re” del­la Giun­ta Zin­ga­ret­ti han­no defi­ni­ti­va­men­te can­cel­la­ta. Ha pre­val­so la soli­ta logi­ca che riaf­fio­ra ogni vol­ta che c’è una cri­si. La logi­ca capi­ta­li­sta, che fa del­la cri­si l’occasione per chie­de­re assi­sten­za allo Sta­to, la logi­ca che ser­ve per soprav­vi­ve­re alle cri­si in modo da poter por­re poi le basi per pro­dur­re nuo­va accu­mu­la­zio­ne di capi­ta­le. La logi­ca del non rispet­to del­le rego­le per gli inve­sti­men­ti pub­bli­ci. Anco­ra una vol­ta la mio­pia poli­ti­ca del PD e dei suoi allea­ti ha pro­dot­to nel Lazio una rispo­sta ina­de­gua­ta che non guar­da alla col­let­ti­vi­tà ma agli inte­res­si pri­va­ti di impre­se e lob­by che non han­no a cuo­re la sal­va­guar­dia ambien­ta­le e ter­ri­to­ria­le, e ci con­se­gna un’idea di ripar­ten­za che sa di vec­chio e che col­pi­sce anche il ter­ri­to­rio Pon­ti­no, con la pro­spet­ti­va di rea­liz­za­re col­le­ga­men­ti auto­stra­da­li a pedag­gio, come l’autostrada Roma-Lati­na e la Bre­tel­la Cister­na-Val­mon­to­ne. Da Comu­ni­sti riba­dia­mo, come fac­cia­mo ormai da anni, da quan­do si par­la­va di Cor­ri­do­io Tir­re­ni­co Meri­dio­na­le e dal­lo Stu­dio di fat­ti­bi­li­tà del­la Socie­tà Boni­fi­ca del 1989, la nostra con­tra­rie­tà ai pro­get­ti infra­strut­tu­ra­li che: 1. risul­ta­no un’opera inu­ti­le per le comu­ni­tà e i ter­ri­to­ri coin­vol­ti; 2. non risol­vo­no la cri­si indu­stria­le del ter­ri­to­rio pon­ti­no; 3. avran­no pesan­ti con­se­guen­ze dal pun­to di vista eco­no­mi­co e pae­sag­gi­sti­co con la distru­zio­ne ed espro­pria­zio­ne di azien­de agri­co­le con per­di­ta di posti di lavo­ro; 4. detur­pe­ran­no impor­tan­ti aree di pre­gio natu­ra­li­sti­co e sto­ri­co-archeo­lo­gi­co non­ché di inte­res­se comu­ni­ta­rio come il Par­co regio­na­le di Deci­ma-Mala­fe­de, la Riser­va Sta­ta­le del Lito­ra­le roma­no, i Monu­men­ti Natu­ra­li di Tor­rec­chia Vec­chia e Lago di Giu­lia­nel­lo; 5.aumenteranno l’inquinamento acu­sti­co ed atmo­sfe­ri­co.
Restia­mo con­vin­ti che l’alternativa era ed è una poli­ti­ca di sal­va­guar­dia del ter­ri­to­rio, a par­ti­re dal rias­set­to idro­geo­lo­gi­co, e ripen­sa­re il pia­no com­ples­si­vo del­la mobi­li­tà che garan­ti­reb­be mag­gio­ri bene­fi­ci col­let­ti­vi, par­ten­do dal­la mes­sa in sicu­rez­za del siste­ma via­rio esi­sten­te, in pri­mis del­la Pon­ti­na; il poten­zia­men­to del siste­ma fer­ro­via­rio regio­na­le, l’ammodernamento del siste­ma di tra­spor­to marit­ti­mo. Da Comu­ni­sti con­ti­nue­re­mo a lot­ta­re per affer­ma­re una nuo­va poli­ti­ca al ser­vi­zio del­la col­let­ti­vi­tà e del ter­ri­to­rio, pri­vi­le­gian­do poli­ti­che di pia­ni­fi­ca­zio­ne e pre­ven­zio­ne che ci per­met­to­no di rispar­mia­re costi e spre­chi di dena­ro pub­bli­co.

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