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Marino. Prosegue Buena Vista! Con film, maghi e acrobazie. Grande attenzione per tutti: a cominciare da bambini e bambine
19/07/2020Questo articolo è stato letto 4633 volte!
Gli artisti/artigiani: della carta, del legno, della cera e di mille altre abilità. Tutte le hanno viste e assaporate con gli occhi gli adulti e i bambini e le bambine che hanno percorso gli spazi del Parco della Pace a Cava dei Selci (Marino). Tutti hanno potuto incuriosirsi, provare piccole e grandi emozioni, misurarsi con quei minimi impegni che sono però importanti. Come la bimbetta che ha organizzato un vero e proprio pressing sui volontari di BiblioPop/Acab per sbrigarsi ad allestire la mostra dei libri gratuiti. Perché lei doveva illustrarli ai suoi piccoli accompagnatori e far scegliere loro un libro ciascuno. Così è stato per le decine di bambini e bambine che hanno affollato la pedana della Cavea “Alberto Sordi” per interpretare danze armoniche o sconclusionate: l’importante era esserci e partecipare. Per non dire, intanto che gli stand entravano nel pieno delle attività culinarie, oppure di assaggio della magnifica selezione dei rum, di tutti gli occhi puntati, con naso all’insù, verso le acrobazie delle UrbanAerea. Parte importante, ed originale, del clou della giornata di sabato in attesa della proiezione de “Le follie dell’imperatore”. Le UrbanAerea sicuramente non sono una nuova compagnia lowcost. Tutt’altro: sono come le nuvole, sospese nel cielo. Ma non immobili, né minacciose. Invece sicuramente armoniose, godibili perfino già nel “riscaldamento”.
Un successo di applausi, poi, nel momento in cui le tre, belle e brave, Giada Sagramola, Federica Andini e Francesca Aversa, hanno iniziato ad utilizzare la corda o i tessuti per tutte le evoluzioni che ispiravano alla maggior parte degli spettatori sentimenti di meraviglia e di invidia bonaria.
Tutte quelle figure: Salita a Panino; Stendino; Chiave di Ventre; Inversione; Ovetto; Equilibrio di Pancia; Caduta a Stella; Soleil; Rolldown; Catcher; Goccia; Cowboy; Spaccata; Caduta Infinita; Greca; Bolena; Dino; Scorpione; Oscillazioni e molte altre sono nel repertorio di questo gruppo che pur non essendo “professioniste”, nel senso che non è il loro sostentamento di vita questa attività, in realtà sono superprofessioniste per la cura che mettono nella preparazione e organizzazione, nella selezione – con accompagnamento musicale eccellente – delle performance che sono distinte ma che creano ugualmente un’atmosfera da esecuzione plurima: tutto ciò ha come collante la passione e l’amore che mettono nelle loro evoluzioni e nel legame che le unisce.
“Anche per questa domenica – come ricorda Mauro Avello, segretario del circolo Italia Cuba “Gino Donè” di Marino – sono previste molte attività rivolte ai più piccoli. La ragione è sempre quella che ci ha mosso nel mettere insieme, con altri e col Comune, un periodo di svago post lockdown, e un progetto di solidarietà internazionale a sostegno di mezzi e medicinali per l’ospedale pediatrico oncologico a Cuba. Ringraziamo quindi non solo i tanti volontari che stanno permettendo tutto questo, non solo i cittadini che stanno rispondendo, in sicurezza, usufruendo delle offerte culturali e corrispondendo donazioni per il progetto, ma anche chi, come le amiche di UrbanAerea hanno voluto esibirsi a titolo gratuito per sostenere a loro volta le finalità di questo nostro impegno qui. Ancora una settimana di altre proposte – conclude Mauro Avello – sono a disposizione di cittadini grandi e piccoli per lasciare un segno positivo nella nostra comunità e per trasformarlo immediatamente in frutto solidale per chi è a migliaia di chilometri da noi. In quello stesso luogo da cui sono partiti pochissimi mesi fa le brigate solidali dei medici cubani che ci hanno aiutato durante la pagina buia che ci apprestiamo sempre più a metterci alle spalle”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.