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Marino. Dopo settimane dallo scempio del Parco Lupini è l’ora di un punto fermo. A cominciare dal risarcimento dei cittadini col rifacimento del campo
14/07/2020Questo articolo è stato letto 11857 volte!
“Essere Marino” col suo portavoce, Mauro Avello, ed il PCI di Marino col segretario Stefano Enderle, hanno deciso, sostenuti da attivisti, dirigenti locali, operatori sociali e culturali e molti cittadini, di intervenire sulla vicenda dello scempio del Parco Lupini. Sono troppo discordanti le tesi profuse, ufficialmente, o ufficiosamente, o negli incontri verbali, tra quanto amministrativamente e politicamente è stato fatto – buttando all’aria il campo polivalente molto, molto utilizzato da giovani e giovanissimi – e quanto viene raccontato. Poiché non c’è da credere a secondi fini per la scelta compiuta, resta solo l’opzione che si sia trattato di una scelta sbagliata. Se fosse così, va detto, comunicato, non nascosto con mille altre scuse. Da qui, dalle omissioni di comportamenti chiari, nasce la comunicazione di Essere Marino e PCI che dice: “Qual è il pregiudizio che nutrono Sindaco, Giunta e maggioranza M5S contro il Parco Lupini e contro i cittadini e la comunità che risiede ed utilizza la zona di Santa Maria Nuova?
DOMANDE PESANTI MOLTO SENTITE DAI CITTADINI: 1 Perché al momento della intitolazione del Parco Ruggero Lupini, Sindaco, Giunta e Maggioranza M5S, non hanno voluto che fosse intitolata al “Partigiano Ruggero Lupini”? 2 Perché quando successivamente, con la famiglia Lupini, e soprattutto con la presenza di Narciso Lupini, già amministratore socialista a Marino, e con tante associazioni e cittadini è stato posto rimedio apponendo comunque una targa leggera intitolata al “Partigiano Ruggero Lupini”, la stessa è poi stata rimossa? 3 Perché per tutte le vicende che riguardano l’assetto e la gestione del Parco attuale, la fruizione libera che ne fanno i giovani, le famiglie e gli anziani, non si è reso noto che si voleva smantellare una parte di Parco? 4 Perché, opportunisticamente, tanto per mettere una foglia di fico davanti alla vergogna, si è ritenuto sufficiente parlare solo con ambienti scolastici, infischiandosene della comunità intorno? 5 Perché ora che questa vergognosa azione distruttiva (dell’area sportiva libera) è stata compiuta si insiste col dire che non è un errore ma un modo (lo stop) per risparmiare denaro pubblico? 6 Perché non viene quantificato il danno della distruzione in denaro; spiegato come si rientra della spesa; in capo a chi è la responsabilità dell’accaduto (Sindaco, Giunta, Funzionari)? 7 Perché non viene esplicitato chi, in quali tempi provvederà al ripristino di ciò che è stato tolto ai cittadini? – Avello ed Enderle, chiedono infine che ci sia una assunzione di responsabilità — 8 Perché non vengono presentate autonomamente, o richieste dal sindaco o dalla maggioranza stessa, le dimissioni di chi politicamente è responsabile di tutta questa cattiva amministrazione? Nessuna impunità, qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità di fronte a questo scempio e di fronte ai cittadini!”.
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