Lettera aperta su Casa di Riposo del comune di Roma RM3

Lettera aperta su Casa di Riposo del comune di Roma RM3

12/06/2020 0 Di Marco Montini

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Rice­via­mo e pub­bli­chia­mo:

Buo­na­se­ra,
mi chia­mo Andrea Buf­fi­ni e fac­cio rife­ri­men­to alla con­di­zio­ne che mol­ti anzia­ni si tro­va­no a vive­re nel momen­to più fra­gi­le del­la loro esi­sten­za.
Scri­vo oltre che per mia madre Maria Lui­sa anche a nome di alcu­ni fami­lia­ri di anzia­ni ospi­ti pres­so la casa di ripo­so del Comu­ne di Roma RM3 sita in Via Gioac­chi­no Ven­tu­ra 60, una strut­tu­ra da sem­pre dedi­ta al socia­le e all’assistenza dei pen­sio­na­ti ultra 70enni.
Cir­ca un anno fa la dire­zio­ne del­la strut­tu­ra, con comu­ni­ca­zio­ni solo ver­ba­li, ha ini­zia­to ad infor­ma­re alcu­ni ospi­ti e rispet­ti­vi fami­lia­ri che il repar­to di loro asse­gna­zio­ne defi­ni­to “Pro­tet­to” sareb­be sta­to chiu­so a cau­sa del riti­ro del per­so­na­le infer­mie­ri­sti­co gesti­to da una coo­pe­ra­ti­va per con­to del­la ASL RM1.
Que­ste comu­ni­ca­zio­ni sono diven­ta­te sem­pre più pres­san­ti e coer­ci­ti­ve, influen­do non poco sul­lo sta­to di salu­te degli anzia­ni e dei loro fami­lia­ri.
La chiu­su­ra annun­cia­ta è sta­ta moti­va­ta con la neces­si­tà di dare segui­to al DGR Lazio 525/2019 che pre­ve­de, anche, un abbat­ti­men­to dei costi per la gestio­ne infer­mie­ri­sti­ca.
Gli anzia­ni del “Pro­tet­to” sono cir­ca ven­ti, con un’e­tà che va dai 70 ai 103 anni, e sono fon­da­men­tal­men­te tut­ti “non auto­suf­fi­cien­ti” ben­ché alcu­ne com­mis­sio­ni ASL abbia­no dichia­ra­to tali solo alcu­ni di essi.
A distan­za di un anno, sono arri­va­te le comu­ni­ca­zio­ni uffi­cia­li da par­te del­la strut­tu­ra, con la con­fer­ma che il ser­vi­zio infer­mie­ri­sti­co  avrà defi­ni­ti­va­men­te ter­mi­ne il pros­si­mo 30 giu­gno; in tal modo,  poi­ché a loro dire ver­reb­be­ro meno i requi­si­ti di sicu­rez­za e assi­sten­za a garan­zia dell’anziano, sia­mo sta­ti invi­ta­ti a pro­dur­re richie­sta di tra­sfe­ri­men­to pres­so RSA o a tro­va­re altra solu­zio­ne che por­ti comun­que all’uscita degli ospi­ti anzia­ni dal­la casa di ripo­so.
Que­sta comu­ni­ca­zio­ne ha get­ta­to nel­lo scon­for­to tut­te que­ste per­so­ne che, alla loro vene­ran­da e magni­fi­ca età, si ritro­va­no a dover cam­bia­re e quin­di stra­vol­ge­re le loro vite, con le loro abi­tu­di­ni fat­te di poche e pic­co­le cose ma che però dan­no un sen­so alla loro vita. La mia richie­sta e pre­ghie­ra è quel­la di dare ascol­to e risal­to a quan­to sta acca­den­do pres­so la casa di ripo­so RM3 e paral­le­la­men­te, con stes­si tem­pi e dina­mi­che, pres­so la casa di ripo­so RM 1, nel­la spe­ran­za di fer­ma­re que­sto pro­ces­so che rischia di cau­sa­re con­se­guen­ze irre­ver­si­bi­li in per­so­ne anzia­ne che, scam­pa­te alla pan­de­mia di Covid-19, rischia­no di soc­com­be­re alla cru­del­tà del­la buro­cra­zia.

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