“Il Partito Comunista Italiano di Roma e Lazio, sarà in prima fila, al pari di…
Roma. Il PCI di Roma e Lazio su Casapound
05/06/2020Questo articolo è stato letto 6527 volte!
“Apprendiamo dalle notizie dei media, e dell’Ansa in particolare, che “al termine di un’ indagine condotta dalla Digos della Questura di Roma, la Procura della Repubblica capitolina ha chiesto ed ottenuto dal Gip il sequestro preventivo, con riferimento al reato di occupazione abusiva, dell’immobile in via Napoleone III, sede del movimento Casapound. – dichiarano Cristina Cirillo, segretaria del PCI di Roma e Oreste della Posta segretario del PCI Lazio -. Nell’inchiesta sedici esponenti di Casapound sono indagati per associazione a delinquere finalizzata all’istigazione all’odio razziale e occupazione abusiva di immobile. Indagati tra gli altri i vertici del movimento di estrema destra Gianluca Iannone, Andrea Antonini e Simone Di Stefano.”. “Nelle due riunioni che si sono susseguite del partito romano e del comitato regionale del Lazio, il fatto politico connesso a quello giudiziario è stato valutato. Così riteniamo condivisibile – continuano i due dirigenti comunisti — il commento della sindaca Raggi ” devo ringraziare la procura che ha fatto un ottimo lavoro, notificando un provvedimento di sequestro per l’immobile di via Napoleone III, quello occupato da oltre 18 anni da Casapound, e quindi anche lì si va a ristabilire la legalità”. Così come giudichiamo più che positivo l’annuncio della vice ministra all’Economia che annuncia il via libera allo sgombero dello stabile occupato abusivamente da Casapound in via Napoleone III a Roma. Del resto c’è da ricordare, visti i buchi di memoria dei mezzi di comunicazione che si occupano di attualità e politica, che come Partito, possiamo sottolineare il fatto odierno, come frutto della lotta antifascista romana che innanzitutto l’Anpi, poi tutti i Partiti democratici, tra cui il nostro, e tutte le forze antifasciste della città, hanno condotto per anni. Quindi bene il ruolo istituzionale che è il terminale logico di decenni di impegni e lotte. Noi comunisti riteniamo che finalmente si ristabilisce un minimo di legalità e si pone fine all’arrogante impunità dei fascisti. Speriamo che alle parole seguano i fatti al più presto. E che, soprattutto, — concludono Cristina Cirillo e Oreste della Posta — nessuna azione di ritorsione dei fascisti faccia male alla città, ai cittadini e alla democrazia. Il PCI svolgerà in questa fase vigilanza democratica”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.