Frosinone/Lazio. Il PCI in difesa della cultura e dell’arte presenti nella Certosa di Trisulti. No alla svendita a soldi e staff delle destre mondiali per farne un loro centro di idee reazionarie

Frosinone/Lazio. Il PCI in difesa della cultura e dell’arte presenti nella Certosa di Trisulti. No alla svendita a soldi e staff delle destre mondiali per farne un loro centro di idee reazionarie

30/05/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Al cen­tro Ore­ste del­la Posta e Bru­no Bar­bo­na, rispet­ti­va­men­te segre­ta­ri del PCI del Lazio e di Fro­si­no­ne


“Il Tar di Lati­na dà ragio­ne ai sovra­ni­sti di Ste­ve Ban­non, la Cer­to­sa di Tri­sul­ti resta nel­la dispo­ni­bi­li­tà del­la Digni­ta­tis Huma­nae Insti­tu­te, ma noi non pos­sia­mo abbas­sa­re la guar­dia, la bat­ta­glia con­ti­nua, — affer­ma­no in una dichia­ra­zio­ne con­giun­ta Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne del PCI di Fro­si­no­ne e Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio PCI del Lazio — ora con­fi­dia­mo che il MIBACT impu­gni la sen­ten­za, ma non pos­sia­mo spe­ra­re solo sul Con­si­glio di Sta­to. La par­ti­ta non è solo quel­la di far tor­na­re la Cer­to­sa che è nel comu­ne di Col­le­par­do, nel­la dispo­ni­bi­li­tà del­la col­let­ti­vi­tà, per quel­lo che rap­pre­sen­ta sia come bene sto­ri­co cul­tu­ra­le, che dal pun­to di vista reli­gio­so e del­la sto­ria stes­sa del mona­che­si­mo. Basti pen­sa­re al sito in cui è eret­ta; ai 36.000 volu­mi che sono rac­col­ti nel­la sua biblio­te­ca; alla quan­ti­tà di ope­re d’arte e archi­tet­to­ni­che che costi­tui­sco­no e sono all’interno del­la Cer­to­sa. Lo scon­tro è mol­to più ampio e riguar­da la volon­tà dichia­ra­ta dall’associazione diret­ta da Ben­ja­min Har­n­well di dif­fon­de­re le mal­sa­ne idee di sovra­ni­smo attra­ver­so un movi­men­to che sta già attra­ver­san­do l’Europa, mol­to ben radi­ca­to e rap­pre­sen­ta­to dal Pre­si­den­te Trump negli Usa, come nel­la Rus­sia di Putin. Lo stes­so movi­men­to che finan­zia­to sia da oli­gar­chi rus­si, che da magna­ti ame­ri­ca­ni, che stan­no minan­do le rifor­me del Papa con la com­pli­ci­tà anche di mol­te orga­niz­za­zio­ni cat­to­li­che ita­lia­ne, che vor­reb­be­ro impor­re una visio­ne inte­gra­li­sta del cat­to­li­ce­si­mo, come una visio­ne clas­si­sta e raz­zi­sta del­la socie­tà. L’ostentazione dei sim­bo­li reli­gio­si in poli­ti­ca altri non è che la rap­pre­sen­ta­zio­ne pale­se di tale movi­men­to del­le destre ita­lia­ne e mon­dia­li – pro­se­guo­no i due segre­ta­ri comu­ni­sti — per poter far leva attra­ver­so i sen­ti­men­ti reli­gio­si per impor­re una visio­ne fasci­sta del­la socie­tà in cui il raz­zi­smo e la diver­si­tà anche se masche­ra­ti dal­lo slo­gan “Pri­ma gli Ita­lia­ni“ sono il filo con­dut­to­re per una socie­tà meno inclu­si­va impron­ta­ta sull’odio e sul­le pau­re caval­ca­te dal­le destre in tut­ti que­sti anni. Quin­di attra­ver­so la Cer­to­sa in real­tà pas­sa una bat­ta­glia per l’affermazione dei prin­ci­pi fon­dan­ti del­la civil­tà del­le liber­tà e del pro­gres­so socia­le sia dell’Italia ma dell’intero occi­den­te, per que­sto occor­re una gran­de mobi­li­ta­zio­ne di tut­te le coscien­ze e di quan­ti ama­no le liber­tà demo­cra­ti­che e la civi­le con­vi­ven­za. E’ con vivo inte­res­se che appren­dia­mo che il Mini­ste­ro dei beni cul­tu­ra­li non ci sta a lascia­re che la due­cen­te­sca Cer­to­sa di Tri­sul­ti ven­ga tra­sfor­ma­ta nel­l’u­ni­ver­si­tà dei sovra­ni­sti. All’in­do­ma­ni del­la sen­ten­za con cui il Tar di Lati­na, dal Mibact fan­no così sape­re di ave­re già deci­so di fare appel­lo al Con­si­glio di Sta­to. Anche al Mibact han­no capi­to che Har­n­well, più che uno stu­dio­so che vole­va fare di Tri­sul­ti un luo­go di con­fron­to sul­le radi­ci cri­stia­ne dell’Europa, è uno dei prin­ci­pa­li soste­ni­to­ri del ver­bo popu­li­sta di Ban­non e, in Ita­lia, di Mat­teo Sal­vi­ni, deci­so a tra­sfor­ma­re il mona­ste­ro in un cen­tro di for­ma­zio­ne per sovra­ni­sti, sono cor­si ai ripa­ri, revo­can­do l’as­se­gna­zio­ne del mona­ste­ro alla Digni­tas. Un prov­ve­di­men­to boc­cia­to dal Tar e che il Mini­ste­ro dei beni cul­tu­ra­li spe­ra di sal­va­re con l’ap­pel­lo a Palaz­zo Spa­da. Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Fro­si­no­ne e del Lazio, — con­clu­do­no Bar­bo­na e del­la Posta — così come a livel­lo cen­tra­le, saran­no vigi­li per segui­re pas­so pas­so la vicen­da. Nel con­tem­po chia­ma­no le for­ze del­la cul­tu­ra e dell’arte, e le for­ze poli­ti­che demo­cra­ti­che a mostra­re uni­tà e soste­gno per sal­va­re que­sto bene mil­le­na­rio resti­tuen­do­lo alla dispo­ni­bi­li­tà col­let­ti­va ed uni­ver­sa­le.”.

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