ARDEA, CLAZZER(CAMBIAMO): “SERVIZIO AEC IN DIFFICOLTÀ. SINDACO CHIARISCA”

ARDEA, CLAZZER(CAMBIAMO): “SERVIZIO AEC IN DIFFICOLTÀ. SINDACO CHIARISCA”

27/05/2020 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 3702 vol­te!

“L’amministrazione comu­na­le di Ardea deve fare imme­dia­ta­men­te chia­rez­za sui pro­ble­mi e sul­le cri­ti­ci­tà ine­ren­ti il ser­vi­zio AEC, l’assistenza edu­ca­ti­vo e cul­tu­ra­le sco­la­sti­ca per i bam­bi­ni disa­bi­li del ter­ri­to­rio di Ardea. Dal gior­no del­la chiu­su­ra del­le scuo­le a cau­sa del­la pan­de­mia, infat­ti, il ser­vi­zio era sta­to sospe­so. Solo a metà mag­gio è sta­to riat­ti­va­to ma sola­men­te in moda­li­tà video: moda­li­tà già dif­fi­ci­le da segui­re per tut­ti i bim­bi, figu­ria­mo­ci per i bim­bi con dif­fi­col­tà il disa­gio quan­to pos­sa risul­ta­re ampli­fi­ca­to. Quan­do final­men­te, sep­pur con col­pe­vo­le ritar­do, il Comu­ne di Ardea ha deci­so di rimo­du­la­re il ser­vi­zio in otti­ca domi­ci­lia­re, ecco ulte­rio­ri pro­ble­mi lega­ta alla caren­te e pre­ca­ria infor­ma­zio­ne sul sito isti­tu­zio­na­le in meri­to all’accesso del ser­vi­zio stes­so. Una real­tà che sta cau­san­do caos e per­ples­si­tà all’interno del­la comu­ni­tà di Ardea, che chie­de chia­rez­za sul­la deli­ca­ta que­stio­ne. E quei pochi che stan­no ade­ren­do, lo stan­no facen­do solo gra­zie alle infor­ma­zio­ni pre­se da asso­cia­zio­ni di set­to­re e dai geni­to­ri che fan­no pas­sa paro­la. Le moda­li­tà per richie­de­re il ser­vi­zio sareb­be­ro tra­mi­te pec o richie­sta pro­to­col­la­ta a mano al comu­ne: la pri­ma non tut­ti ce l’hanno, la secon­da non tut­ti la rie­sco­no a fare. Una situa­zio­ne para­dos­sa­le. Alla luce di tut­to que­sto mi chie­do: se il ser­vi­zio AEC è un ser­vi­zio sco­la­sti­co già atti­vo per l’anno in cor­so, per­ché tan­ta per­di­ta di tem­po? Per­ché è il geni­to­re a dover richie­de­re un ser­vi­zio quan­do le fami­glie dove­va­no solo esse­re con­tat­ta­te per deci­de­re se sce­glie­re un ser­vi­zio domi­ci­lia­re o man­te­ne­re un ser­vi­zio video? Per­chè non è sta­ta la scuo­la o la coo­pe­ra­ti­va stes­sa a con­tat­ta­re le fami­glie? Pre­met­to che anco­ra non tut­ti i geni­to­ri dei bam­bi­ni disa­bi­li sono a cono­scen­za del­la pos­si­bi­li­tà di ade­ri­re ad un ser­vi­zio domi­ci­lia­re, ed alcu­ni nem­me­no per il ser­vi­zio in moda­li­tà video. Urgo­no rispo­ste con­cre­te e subi­ta­nee dal sin­da­co e dal­la giun­ta di Ardea”.​

Così, in una nota, Lore­na Claz­zer, respon­sa­bi­le del Dipar­ti­men­to Socia­le del comi­ta­to  “Cam­bia­mo Ardea”

Related Images: