“Nascono gli Art Bond: liquidità immediata agli artisti per far ripartire il settore dello spettacolo”

“Nascono gli Art Bond: liquidità immediata agli artisti per far ripartire il settore dello spettacolo”

19/05/2020 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 3678 vol­te!

C’è biso­gno di soste­ne­re il mon­do del­lo spet­ta­co­lo e dare liqui­di­tà imme­dia­ta agli arti­sti. E’ da que­sto prin­ci­pio che par­te l’idea degli “Art Bond”, par­to­ri­ta da Miche­le Sara­ca, pro­mo­ter arti­sti­co e tito­la­re del­la Emes Agen­cy. “Ho pen­sa­to a un modo per far ripar­ti­re il mer­ca­to dell’arte e per dare una boc­ca­ta d’ossigeno ai tan­ti ope­ra­to­ri del set­to­re: non solo per gli arti­sti ma anche per tut­ti i tec­ni­ci, i foni­ci e gli assi­sten­ti che ruo­ta­no attor­no que­sta real­tà e che sono sta­ti dura­men­te pena­liz­za­ti dall’emergenza Covid.
Con l’acquisto di un Art Bond, le Pro Loco e gli orga­niz­za­to­ri di even­ti (inclu­si i comi­ta­ti festeg­gia­men­ti) potran­no sce­glie­re la per­cen­tua­le di accon­to da ver­sa­re per pre­no­ta­re un arti­sta, la stes­sa per­cen­tua­le scel­ta per l’anticipo sarà pari allo scon­to che ver­rà attua­to sul sal­do rima­nen­te, fino a un mas­si­mo del 50%.
La pre­no­ta­zio­ne avrà vali­di­tà fino a dicem­bre 2021, per­met­te­rà di ave­re una buo­na ridu­zio­ne dei costi per gli orga­niz­za­to­ri e allo stes­so tem­po for­ni­rà liqui­di­tà imme­dia­ta agli arti­sti e agli spe­cia­li­sti del set­to­re. La mia figu­ra sarà quel­la del garan­te e col­let­to­re tra que­ste due real­tà, così da non abbas­sa­re ulte­rior­men­te i cachet degli arti­sti, qua­lo­ra doves­se­ro già esse­re al di sot­to di una cer­ta soglia. Ho avu­to modo di par­la­re di que­sta ini­zia­ti­va con altri col­le­ghi in tut­ta Ita­lia ed è sta­ta accol­ta e soste­nu­ta con mol­to entu­sia­smo.
L’auspicio è quel­lo che que­sto set­to­re pos­sa ripar­ti­re al più pre­sto, nel frat­tem­po met­tia­mo in cam­po le nostre idee per anda­re avan­ti, per­ché sul­la ripre­sa di que­sto set­to­re c’è anco­ra trop­pa incer­tez­za e poche rispo­ste con­cre­te dal Gover­no”.

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