L’attualità del socialismo e la prospettiva del comunismo. Quadro politico tra realtà e prospettive. Il…
Marino. PCI: Bella iniziativa locale per 25 Aprile. Grazie all’artigiano artista e ai consiglieri comunali.
27/04/2020Questo articolo è stato letto 4349 volte!
“Abbiamo avuto modo di apprendere dai giornali online, della bella iniziativa per il 25 Aprile qui a Marino. – commentano il segretario del PCI, Stefano Enderle e Mauro Avello di Essere Marino – La bella opera del maestro artista/artigiano Roberto Massimo Orcini, “ e questo è il fiore del Partigiano”, commissionato, a quanto riportato, dai consiglieri comunali Silvani e Venanzoni (PD) e Iozzi (UCS). Condividiamo appieno le motivazioni che hanno mosso gli eletti marinesi: “Con la creatività, espressione e valore delle specificità personali nel collettivo, abbiamo inteso celebrare la Festa della Liberazione, mai come questo 2020 così insolita. In memoria di chi ha combattuto anche sacrificando la propria vita per la Libertà di tutti, per la nostra Libertà messa oggi a dura prova da un nemico spietato e invisibile contro cui stiamo combattendo un’aspra battaglia che ci tiene distanti, chiusi nelle nostre case. Tutti, nessuno escluso. Distanti ma uniti, nella memoria della Liberazione e nella speranza di ritrovata libertà per il futuro. E così con questo piccolo e prezioso dono simbolico, unitamente a frammenti di libertà, sotto le note di Bella Ciao proviamo a tendere quel filo che ci lega oggi a distanza, con un pensiero di Liberazione rivolto a tutti: alle cittadine e ai cittadini, al civismo organizzato, alla politica e alle istituzioni. Con la voglia e l’augurio di rinascita della nostra Libertà”. Per questo – continuano i due dirigenti comunisti — affinché in questa dura fase personale e sociale nell’accogliere i vincoli della restrizione, per arginare il virus, con l’attenzione rivolta ai rischi, riteniamo anche che non dobbiamo abbassare la guardia, nei confronti dell’apertura di possibili spazi di limitazione dei diritti (lavoro garantito e in sicurezza) e delle libertà personali. Come sappiamo, dalle crisi, spesso si esce da destra e noi dovremo lottare per non consentirlo. Quindi, lodando il sostegno incondizionato ai valori della Liberazione, espressi anche con queste azioni “locali”, continuiamo a essere e sentirci “Partigiani della Costituzione”, con i nostri seppur limitati mezzi: non smettiamo di tenerci connessi, per le nostre iniziative online, sui social, dai nostri balconi.. perché ciò che di terribile stiamo vivendo, non abbia più a presentarsi. – Concludono Stefano Enderle e Mauro Avello — Lo dobbiamo oggi ancora di più a tutta quella generazione che stiamo perdendo, alle tantissime, troppe vittime che il virus ha raggiunto nelle loro o nelle case di riposo, portandoceli via, assieme alla loro insostituibile memoria storica: i nostri cari che, pur non avendo avuto un ruolo attivo da Partigiani, hanno però vissuto quegli anni da bambini o adolescenti, serbando i ricordi e le testimonianze preziose, trasmesse a tutti noi, per comprendere meglio l’importanza di ciò che è stato sconfitto e di ciò che, con sofferenza e lotta, è stato conquistato. E quei cari che oggi se ne vanno senza neanche il conforto di una carezza,nè di un fiore. Per quanto all’opera e alla sua divulgazione, ci dichiariamo, all’artista e ai consiglieri comunali, disponibili nella accezione politica e in quella culturale a sostenere, diffondere e rendere fruibile in modo permanente la realizzazione.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.