Roma. PCI: elezioni rinviate. Era nostra valutazione, diciamo bene per sensibilità democratica. Referendum voto separato

Roma. PCI: elezioni rinviate. Era nostra valutazione, diciamo bene per sensibilità democratica. Referendum voto separato

21/04/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Ore­ste del­la Posta (a sini­stra in foto) segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio, qui con l’in­tel­let­tua­le comu­ni­sta Pao­lo Cio­fi


“Rin­via­te. Le ele­zio­ni Regio­na­li e Ammi­ni­stra­ti­ve di diver­se regio­ni e di cir­ca mil­le comu­ni in Ita­lia, sono sta­te rin­via­te. E’ una nor­ma­le buo­na noti­zia di sag­gez­za – com­men­ta­no il segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio Ore­ste del­la Posta, e il segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne Castel­li, Andrea Sona­glio­ni- infat­ti, come soste­nem­mo nel denun­cia­re l’ambiguità e l’incertezza del Gover­no nel­le set­ti­ma­ne scor­se, non ave­va sen­so met­te­re al pri­mo posto la salu­te, la cau­te­la, la bat­ta­glia al covid 19, sen­za cor­reg­ge­re l’agenda elet­to­ra­le. Agen­da che non era un fat­to tec­ni­co ma diven­ta­va e diven­ta eser­ci­zio del dirit­to costi­tu­zio­na­le di esse­re in pie­na liber­tà e auto­no­mia nel­le con­sul­ta­zio­ni elet­to­ra­li. E come era pos­si­bi­le far­lo con l’impossibilità di con­fron­to, di sere­ni­tà, di dibat­ti­to?”.” Del resto – ricor­da­no i due diri­gen­ti comu­ni­sti ‑per quan­to riguar­da il Refe­ren­dum sul­la ridu­zio­ne del nume­ro dei par­la­men­ta­ri, ini­zial­men­te fis­sa­to per lo scor­so 29 mar­zo 2020, era già sta­to rin­via­to a data da defi­nir­si con un emen­da­men­to pre­sen­te nel decre­to “Cura Ita­lia”. A pro­po­si­to del qua­le, noi rite­nia­mo che non si deb­ba ricor­re­re all’election day, ma dare ampio e giu­sto respi­ro alla spe­ci­fi­ca cam­pa­gna refe­ren­da­ria.

Andrea Sona­glio­ni, segre­ta­rio del PCI Castel­li roma­ni


Inol­tre, ricor­dia­mo che nel­la nostra Regio­ne, per esem­pio, saran­no ben 30 i Comu­ni chia­ma­ti a eleg­ge­re i pro­pri pri­mi cit­ta­di­ni e i rap­pre­sen­tan­ti nei Con­si­gli. Nel­l’a­rea del­la pro­vin­cia di Roma, tra i comu­ni con popo­la­zio­ne supe­rio­re ai 15.000 abi­tan­ti, vi sono cit­tà come Alba­no Lazia­le, Aric­cia, Gen­za­no di Roma, Roc­ca di Papa, Col­le­fer­ro e Anguil­la­ra Saba­zia; nel­le altre pro­vin­ce spic­ca­no Cec­ca­no, Fon­di e Ter­ra­ci­na. I comu­ni­sti del Lazio, di fron­te alle noti­zie uffi­cia­li, come si evin­co­no dal comu­ni­ca­to ANSA “Via libe­ra del Con­si­glio dei mini­stri allo slit­ta­men­to del­le ammi­ni­stra­ti­ve. La fine­stra elet­to­ra­le per il voto deci­sa dal Con­si­glio dei mini­stri, a quan­to appren­de l’AN­SA da fon­ti di gover­no, andrà dal­la metà del mese di set­tem­bre al mese di dicem­bre. Per le Regio­ni chia­ma­te a rin­no­va­re le pro­prie Giun­te e i pro­pri Con­si­gli regio­na­li non sarà pos­si­bi­le, quin­di, anda­re al voto a luglio come pre­ve­de­va una del­le ipo­te­si in cam­po pri­ma del Cdm.” — con­clu­do­no i due diri­gen­ti regio­na­li Del­la Posta e Sona­glio­ni- ‚riten­go­no che la prio­ri­tà, ovvia­men­te, è sta­ta data alla pre­ven­zio­ne e con­trol­lo del­l’a­zio­ne di con­ta­gio del CoViD-19. Pren­dia­mo quin­di atto dell’atto di sag­gez­za e di sen­si­bi­li­tà demo­cra­ti­ca che l’Esecutivo ha adot­ta­to. Spe­ci­fi­can­do comun­que che la fine­stra di leg­ge dovreb­be esse­re tra metà otto­bre e metà dicem­bre. Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, reste­rà impe­gna­to poli­ti­ca­men­te e social­men­te nel­le atti­vi­tà di emer­gen­za, sen­za tra­la­scia­re la pre­pa­ra­zio­ne per le bat­ta­glie futu­re.”.

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