Marino. Dramma Frattocchie RSA. Condividiamo prudenza nella comunicazione non le omissioni.

Marino. Dramma Frattocchie RSA. Condividiamo prudenza nella comunicazione non le omissioni.

13/04/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Il Pre­si­den­te del­la Regio­ne Lazio, Nico­la Zin­ga­ret­ti e l’As­ses­so­re alla sani­tà, Ales­sio D’A­ma­to


In linea con il nostro com­por­ta­men­to poli­ti­co da quan­do sia­mo piom­ba­ti nell’emergenza sani­ta­ria COVID 19, con­ti­nuia­mo ad esse­re pre­sen­ti sui vari temi che inte­res­sa­no la vita quo­ti­dia­na loca­le e nazio­na­le. Allo stes­so tem­po, con­ti­nuia­mo ad esse­re dispo­ni­bi­li ed ope­ra­re – anche quan­do non ci sono sta­te date rispo­ste poli­ti­che e ammi­ni­stra­ti­ve – per il bene dei cit­ta­di­ni e con la nostra pre­sen­za nei momen­ti di volon­ta­ria­to. Tut­ta­via, per one­stà ver­so chi sta sof­fren­do fino a per­de­re la vita, per one­stà e inti­mo dove­re eti­co e poli­ti­co nei con­fron­ti di chi quo­ti­dia­na­men­te — per ragio­ni di lavo­ro – è espo­sto in pri­ma linea in que­sta emer­gen­za sani­ta­ria, oggi rivol­gia­mo doman­de, for­te cri­ti­ca e denun­cia, cir­ca il dato dram­ma­ti­co del­le RSA. Le Resi­den­ze Sani­ta­rie Assi­sti­te. Que­ste, nel­la Regio­ne, nel siste­ma sani­ta­rio regio­na­le, pos­so­no esse­re diret­ta­men­te gesti­te dal SSN ovve­ro con­ven­zio­na­te. Evi­den­te­men­te, come stan­no dimo­stran­do le tra­gi­che mor­ti, non c’è sta­to equi­li­brio nel­lo spal­ma­re sul ter­ri­to­rio regio­na­le tan­te atti­vi­tà private/convenzionate, se poi il rap­por­to qualità/servizio al momen­to dell’emergenza è risul­ta­to pres­so­ché nul­lo. Non dap­per­tut­to, ma mol­to, mol­to dif­fu­sa­men­te. Altra que­stio­ne con­nes­sa, il livel­lo orga­niz­za­ti­vo sani­ta­rio regio­na­le – come più vol­te richie­sto, anche in incon­tri in regio­ne da par­te del PCI Lazio – che ha visto fal­li­men­ta­re, rispet­to a tut­te que­ste vite per­se, il siste­ma dell’emergenza. Cer­to, i nume­ri tra­gi­ci di altre regio­ni ci fan­no appa­ri­re più pro­tet­ti. E’ un erro­re: è solo dif­fe­ren­te la quan­ti­tà di con­ta­gia­ti, gra­zie al buon com­por­ta­men­to di pre­ven­zio­ne di mol­ti cit­ta­di­ni. Non di tut­ti. Per que­sto le noti­zie allar­man­ti, ma con toni aset­ti­ci del sin­da­co pub­bli­ca­te in que­sti gior­ni non han­no, secon­do noi, chiu­so la vicen­da. Pri­mo per­ché le deci­sio­ni, sul­le RSA, sono in pri­mo luo­go in capo alle ASL e alla Regio­ne (oltre che diret­ta­men­te ai responsabili/proprietari del­le stes­se strut­tu­re), in secon­do luo­go per­ché dire le cose come stan­no, tut­te le cose come stan­no, va fat­to per rispet­to di tut­ti: di chi sof­fre, di chi lavo­ra, di chi si ade­gua al regi­me emer­gen­zia­le. Il sin­da­co, rife­ren­do­si alla RSA Vil­la Nina di Frat­toc­chie, ha scrit­to “La strut­tu­ra è off limi­ts da cir­ca 30 gior­ni come con­fer­ma­to dal­la ASL RM 6, che si è occu­pa­ta anche di map­pa­re ed effet­tua­re i tam­po­ni a tut­ti i sog­get­ti che vi han­no inte­ra­gi­to. La stes­sa ASL RM 6 ci han­no assi­cu­ra­to del­l’ef­fi­ca­cia del­le misu­re con­te­ni­ti­ve atti­va­te all’interno del­la strut­tu­ra, come dimo­stra­to tra l’altro dal­la man­can­za di lega­mi con gli altri casi di posi­ti­vi­tà pre­sen­ti sul nostro ter­ri­to­rio comu­na­le fino ad oggi.”.

RSA Vil­la Nina a Frat­toc­chie


Que­sto tipo di comu­ni­ca­zio­ne non è suf­fi­cien­te. Per que­sto, come PCI di Mari­no, chie­dia­mo in que­sto momen­to: cosa è suc­ces­so e cosa sta acca­den­do alla Rsa cli­ni­ca Vil­la Nina? Sap­pia­mo che è sta­ta acqui­sta­ta nel 2016 dal­la GIOMI RSA e che è un clas­si­co esem­pio di sani­tà pri­va­ta con­ven­zio­na­ta del Lazio. Chie­dia­mo qua­li azio­ni di pre­ven­zio­ne sono sta­te intra­pre­se sin dal pri­mo momen­to che è scop­pia­ta la pan­de­mia? Dopo il pri­mo caso di mor­te per covid-19 sono sta­ti effet­tua­ti i tam­po­ni a tut­ti i pazien­ti per iso­la­re i posi­ti­vi ed evi­ta­re il con­ta­gio ai non posi­ti­vi? Il per­so­na­le sani­ta­rio è sta­to mes­so in con­di­zio­ne di lavo­ra­re con i requi­si­ti mas­si­mo di sicu­rez­za, visti i casi di con­ta­gio tra loro che stan­no emer­gen­do? Ad oggi sono una cin­quan­ti­na di casi su 120 rico­ve­ra­ti. Chie­dia­mo e denun­cia­mo una evi­den­te omis­sio­ne dei dati con la scu­sa di non allar­ma­re la gen­te. Sia­mo con­sa­pe­vo­li di ave­re atten­zio­ne sull’impatto emo­ti­vo del­la tra­ge­dia. Ma se la quan­ti­tà è evi­den­te, non va taciu­ta. Quan­ti posi­ti­vi rea­li ci sono e, se dopo 3 set­ti­ma­ne di atten­zio­ne da par­te del­la Asl sia­mo arri­va­ti a tut­ti que­sti posi­ti­vi, quan­ti mor­ti dob­bia­mo aspet­tar­ci? C’e­ra e c’è una alter­na­ti­va che pos­sa evi­ta­re la stra­ge? Visto che la regio­ne Lazio non ha subi­to il con­ta­gio cata­stro­fi­co del­la regio­ne Lom­bar­dia, aven­do cen­ti­na­ia di posti let­to e tera­pie inten­si­ve dispo­ni­bi­li nei suoi ospe­da­li era pos­si­bi­le una stra­te­gia dif­fe­ren­te? i tra­sfe­ri­men­ti dei posi­ti­vi in strut­tu­re pub­bli­che covid-19, sem­pre che aves­se­ro fat­to per tem­po i tam­po­ni, pote­va­no pre­ve­ni­re il con­ta­gio di tut­ta la strut­tu­ra? Doman­de che dob­bia­mo fare pro­prio per­ché, fino ad ora non c’è sta­to qui col­las­so come in Lom­bar­dia, e per­ciò, appa­re anco­ra più inac­cet­ta­bi­le che que­sto acca­da nel Lazio dove l’e­pi­de­mia, è appa­ren­te­men­te sot­to con­trol­lo. Ci augu­ria­mo che le cin­quan­ta per­so­ne con­ta­gia­te gua­ri­sca­no pre­sto, ma se doves­se vol­ge­re al peg­gio, cosa rac­con­te­rà chi ha le redi­ni del­la gestio­ne ai fami­lia­ri e cosa dirà a tut­ta la comu­ni­tà loca­le e regio­na­le? Natu­ral­men­te, sen­za osten­ta­zio­ne, ma con con­sa­pe­vo­lez­za e sen­so di respon­sa­bi­li­tà, noi comu­ni­sti, anche qui a Mari­no, con­ti­nue­re­mo ad esse­re par­te del siste­ma emer­gen­zia­le che nel­le varie for­me sta col­la­bo­ran­do con la Pro­te­zio­ne civi­le, ma sen­za rinun­cia­re ad un dove­re eti­co poli­ti­co che coin­vol­ge tut­ti noi per il pri­ma, per il men­tre e per il dopo emer­gen­za sani­ta­ria.

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