Roma/Lazio. Della Posta, segretario regionale PCI: invito i comunisti, la sinistra, le persone libere a leggere e sostenere la nuova rivista REC.

Roma/Lazio. Della Posta, segretario regionale PCI: invito i comunisti, la sinistra, le persone libere a leggere e sostenere la nuova rivista REC.

01/04/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Bru­no Ste­ri, del­la segre­te­ria nazio­na­le del PCI, diret­to­re del­la Rivi­sta Ragio­ni e Con­flit­ti


Da oggi, è in dif­fu­sio­ne, per via tele­ma­ti­ca, la Rivi­sta del PCI “Ragio­ni e Con­flit­ti”. A chi ha rife­ri­men­ti di sta­gio­ni tra­scor­se pen­sa subi­to al ruo­lo che ebbe Rina­sci­ta o Il Con­tem­po­ra­neo. Per non dire di quel­le tutt’ora, più mar­ca­ta­men­te spe­ci­fi­che, in vita. Ma non è que­sto il dato che vuo­le esse­re sol­le­ci­ta­to. No, nes­sun copia-incol­la 2.0. Quel­lo che il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no ha inte­so pro­por­re, auspi­can­do in tal modo di ren­de­re anco­ra più frut­tuo­so il con­fron­to idea­le, ideo­lo­gi­co, filo­so­fi­co, cul­tu­ra­le e poli­ti­co nel par­ti­to e nell’area comu­ni­sta e di sini­stra, è pro­prio un luo­go del con­fron­to. Appro­fon­di­to. Con­cre­to. Non con l’occhio rivol­to alla attua­li­tà del momen­to, ma all’approfondimento del­la fase. Non al vez­zo del­la par­te­ci­pa­zio­ne ai tea­tri­ni, ma entran­do nel fan­go e nel san­gue del­le per­so­ne che sof­fro­no, lavo­ra­no o non lavo­ra­no, con­fi­da­no nel futu­ro o rischia­no la deri­va del­la dispe­ra­zio­ne. E’ pro­prio lo stru­men­to, vuo­le esse­re lo stru­men­to, dell’intellettuale col­let­ti­vo: dove ognu­no par­te­ci­pa a met­te­re il pez­zo di mat­to­ne dell’idea, che si com­po­ne del­la coe­ren­za e del­la scel­ta di clas­se. Que­sto sta pro­po­nen­do REC, Ragio­ni e Con­flit­ti.

Ore­ste del­la Posta (a sini­stra in foto) segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio, qui con l’in­tel­let­tua­le comu­ni­sta Pao­lo Cio­fi


“Que­sto – indi­ca in un suo invito/appello Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio del PCI Lazio – è quel­lo che desi­de­ria­mo gli iscrit­ti, i soste­ni­to­ri, gli elet­to­ri pos­sa­no con­tri­bui­re a costrui­re come con­fron­to per­ma­nen­te. Que­sto, con l’accezione che abbia­mo dato, come si vede dal­la nostra tes­se­ra di quest’anno Can­tie­re Aper­to, come per­cor­so di con­fron­to per­ma­nen­te con l’area ampia dei comu­ni­sti e del­la sini­stra di clas­se, è quan­to vor­rem­mo pra­ti­ca­re sul­la gene­ra­le stra­te­gia poli­ti­ca e cul­tu­ra­le. Nei con­flit­ti socia­li aper­ti, nel­le que­stio­ni inter­na­zio­na­li, nel­le scel­te poli­ti­che per il Pae­se. A comin­cia­re dall’emergenza sani­ta­ria. Chie­dia­mo a tut­ti i comu­ni­sti, alla sini­stra, alle per­so­ne che han­no capa­ci­tà cri­ti­ca auto­no­ma di aiu­tar­ci a met­te­re un ulte­rio­re tas­sel­lo posi­ti­vo che ci allon­ta­ni dai gior­ni bui tra­scor­si e che anco­ra vivia­mo e si pro­spet­ta­no. Insie­me pos­sia­mo rivol­ta­re que­sta socie­tà, a par­ti­re, appun­to dal­le idee che sosten­ga­no tale pos­si­bi­li­tà. Leg­ge­re e soste­ne­re que­sta rivi­sta, oggi pre­sen­te solo onli­ne e total­men­te gra­tui­ta è un buo­na oppor­tu­ni­tà”.

La nuo­va rivi­sta del PCI, Ragio­ni e Con­flit­ti


Di segui­to, più esau­sti­va­men­te, ecco come Bru­no Ste­ri, diret­to­re del­la Rivi­sta, del­la segre­te­ria nazio­na­le del PCI, ha pre­sen­ta­to lo stes­so pro­dot­to edi­to­ria­le (qui in bre­vi stral­ci): Con i con­tri­bu­ti intro­dot­ti dal pre­sen­te edi­to­ria­le nasce il pri­mo nume­ro di ‘Ragio­ni e con­flit­ti’, perio­di­co on line che vie­ne ad affian­ca­re il sito del PCI: si trat­ta di un luo­go aper­to alla discus­sio­ne e alla rifles­sio­ne cri­ti­ca, con cui il par­ti­to inten­de appro­fon­di­re le tema­ti­che che emi­nen­te­men­te carat­te­riz­za­no la sua linea poli­ti­ca e che, più in gene­ra­le, rap­pre­sen­ta­no momen­ti essen­zia­li nel­la defi­ni­zio­ne del pro­prio oriz­zon­te stra­te­gi­co. Con ciò ci rivol­gia­mo cer­ta­men­te agli iscrit­ti; ma anche inten­dia­mo coin­vol­ge­re com­pa­gni di stra­da più o meno vici­ni, così da poter offri­re un giu­sto con­trad­dit­to­rio sul­le que­stio­ni che si annun­cia­no più con­tro­ver­se. … Giu­sta­men­te, il segre­ta­rio del Pci Mau­ro Albo­re­si ha tito­la­to il suo comu­ni­ca­to sull’emergenza coro­na­vi­rus (comu­ni­ca­to che ripro­du­cia­mo qui di segui­to) “La cen­tra­li­tà del ser­vi­zio pub­bli­co si vede nel momen­to del biso­gno”. Non pote­va­mo man­ca­re di evi­den­zia­re la pro­gres­si­va eclis­si di una tale cen­tra­li­tà, scia­gu­ra­ta­men­te pro­gram­ma­ta dai gover­ni di cen­tro-destra e cen­tro-sini­stra, tor­nan­do in que­sto pri­mo nume­ro di ‘Ragio­ni e Con­flit­ti’ sui dati del sud­det­to col­pe­vo­le disa­stro. Al ridi­men­sio­na­men­to del­le risor­se desti­na­te alla sani­tà pub­bli­ca a tut­to van­tag­gio di quel­la pri­va­ta si è aggiun­ta un’altra con­ti­gua iat­tu­ra, anch’essa pro­pi­zia­ta dagli impe­ran­ti orien­ta­men­ti neo­li­be­ri­sti e “anti­sta­ta­li­sti”: l’approfondirsi dei diva­ri regio­na­li. Sul­la spin­ta di quel­la che a giu­sto tito­lo è sta­ta defi­ni­ta la “seces­sio­ne dei ric­chi”, la pro­po­sta di un’ ‘auto­no­mia regio­na­le dif­fe­ren­zia­ta’ è venu­ta a con­cre­tiz­za­re – come si pre­ci­sa in uno degli arti­co­li seguen­ti (cfr. il con­tri­bu­to di Wal­ter Tuc­ci) – “il ten­ta­ti­vo di sot­trar­re alla fun­zio­ne rego­la­tri­ce del­lo Sta­to deci­ne di mate­rie fon­da­men­ta­li per l’uguaglianza dei dirit­ti e la coe­sio­ne del Pae­se, discri­mi­nan­do tra cit­ta­di­ni a secon­da di dove risie­do­no”. … Oggi si pro­fi­la una sospen­sio­ne del Pat­to di sta­bi­li­tà per anda­re incon­tro all’emergenza sani­ta­ria. E’ senz’altro una buo­na noti­zia. Non pen­sia­mo però che ciò con­fi­gu­ri una svol­ta net­ta che met­ta radi­cal­men­te e defi­ni­ti­va­men­te in que­stio­ne gli orien­ta­men­ti di fon­do di Bru­xel­les: si trat­te­rà anche di vede­re qua­li costi o “con­di­zio­na­li­tà” saran­no richie­ste per un’esaustiva coper­tu­ra del­le fal­le aper­te, in par­ti­co­la­re nel bilan­cio ita­lia­no, dall’emergenza sani­ta­ria. Tra l’altro, i costi eco­no­mi­ci di quest’ultima van­no a inci­de­re su una situa­zio­ne già tutt’altro che rosea. Il ral­len­ta­men­to del­la stes­sa mac­chi­na pro­dut­ti­va tede­sca ha annun­cia­to il raf­for­zar­si dei ven­ti di destra e ciò non potrà non ave­re rica­du­te sull’intera Ue: per rispon­de­re all’attuale dram­ma­ti­ca con­giun­tu­ra e supe­ra­re gli squi­li­bri inter­ni alla cosid­det­ta Unio­ne occor­re­reb­be­ro tra­sfe­ri­men­ti net­ti di risor­se dai Pae­si più ric­chi a quel­li meno soli­di, un’eventualità che la Ger­ma­nia – e segna­ta­men­te l’elettore tede­sco – si è mostra­to ben lun­gi dall’accettare. … Ebbe­ne, esse­re dav­ve­ro soli­da­li con l’infermiera ritrat­ta nel­la foto che abbia­mo volu­to ante­por­re a que­sto edi­to­ria­le — una don­na ripie­ga­ta su se stes­sa, pro­stra­ta da pesan­ti e inter­mi­na­bi­li ore di lavo­ro — signi­fi­ca vol­ta­re riso­lu­ta­men­te pagi­na, facen­do i con­ti col mer­ca­to capi­ta­li­sti­co e con le sue pul­sio­ni bel­li­che, con le spin­te seces­sio­ni­ste e auto­no­mi­ste da esso sol­le­ci­ta­te, con l’ispirazione mer­can­ti­li­sta e anti­po­po­la­re che ha pre­val­so a Bru­xel­les e che è sta­ta supi­na­men­te accet­ta­ta da Roma.
per chi voglia sca­ri­ca­re la rivi­sta: https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/wp-content/uploads/2020/03/numero-zero.pdf?fbclid=IwAR3XAOSKwk4vFx8WofkyLjpl-3hRA9mVwsmU9VHd10hPRkkaebQ9Khz085c

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