Marino. PCI Intenzione buona. Ma no a polveroni e ideologismi anticinesi. Perché dire che è risolta? Perché è decisione da legare all’Allenza anti 5G?

Marino. PCI Intenzione buona. Ma no a polveroni e ideologismi anticinesi. Perché dire che è risolta? Perché è decisione da legare all’Allenza anti 5G?

30/03/2020 0 Di Maurizio Aversa

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In que­sti gior­ni si sono suc­ce­du­te ini­zia­ti­ve di denun­ce socia­li e di prov­ve­di­men­ti ammi­ni­stra­ti­vi cir­ca una anten­na 5G. La sezio­ne del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Mari­no ha così pro­dot­to un com­men­to.

Anten­ne 5G


Assem­blea con­tro la Cemen­ti­fi­ca­zio­ne nei gior­ni scor­si ha denun­cia­to, secon­do un prin­ci­pio di pre­cau­zio­ne e cau­te­la, la peri­co­lo­si­tà e l’istallazione quin­di di anten­ne 5G sul ter­ri­to­rio comu­na­le. Mol­ti, anche sog­get­ti socia­li e col­let­ti­vi han­no soste­nu­to que­sta richie­sta. Il Comu­ne, come è soli­to fare nel­lo sti­le M5S, ha por­ta­to all’iperbole l’attenzione alla “solu­zio­ne” del pro­ble­ma. Pur­trop­po, a noi comu­ni­sti non pare sia­mo in pre­sen­za di que­sto. Spie­ghia­mo: La deli­be­ra sven­to­la­ta sui media loca­li, mega­fo­na­ta, non cor­ri­spon­de affat­to in modo deter­mi­na­te alla buo­na inten­zio­ne. Il cuo­re del con­te­nu­to ammi­ni­stra­ti­vo è qui (scrit­to in deli­be­ra): “3 di espri­me­re la pro­pria inten­zio­ne di por­re in esse­re ogni azio­ne fina­liz­za­ta all’applicazione del più rigo­ro­so prin­ci­pio di pre­cau­zio­ne riguar­do l’e­sten­sio­ne sul ter­ri­to­rio comu­na­le del­la nuo­va tec­no­lo­gia 5G (fino quan­do non sarà garan­ti­ta la com­ple­ta sicu­rez­za di que­sta nuo­va tec­no­lo­gia) in con­for­mi­tà alle rego­le tec­ni­che di cui all’art. 71 del CAD pro­muo­ven­do allo stes­so tem­po solu­zio­ni tec­no­lo­gi­che sicu­re e a bas­so impat­to ambien­ta­le e sani­ta­rio, qua­li il cablag­gio con fibra otti­ca al posto del wire­less solu­zio­ne que­sta che è già in fase ese­cu­ti­va, comin­cian­do dai luo­ghi mag­gior­men­te sen­si­bi­li di per­ma­nen­za con­ti­nua­ti­va del­le per­so­ne più a rischio (scuo­le, ospe­da­li, uffi­ci pub­bli­ci, ecc.); 4 dare indi­riz­zo agli uffi­ci, ognu­no per le pro­prie com­pe­ten­ze, di tener con­to, nel­la valu­ta­zio­ne del­le pra­ti­che di SCIA o nel­le istan­ze di auto­riz­za­zio­ne, del­la rela­zio­ne neces­sa­ria tra il rispet­to dei ter­mi­ni tem­po­ra­li lega­ti all’obbligo di ter­mi­na­re i lavo­ri entro 12 mesi dal­la vali­di­tà del tito­lo auto­riz­za­to­rio e la data del 1 luglio 2022 pri­ma del­la qua­le non è pos­si­bi­le atti­va­re impian­ti di tec­no­lo­gia 5G”. E, in sostan­za, cosa dice? Che L’amministrazione ha det­to agli uffi­ci che la Giun­ta è con­tra­ria al 5G, che (NON essen­do­ci stru­men­ti ammi­ni­stra­ti­vi e leg­gi appo­si­te assun­te, nda) si uti­liz­zi l’escamotage (un truc­chet­to all’italiana) di appli­ca­re la rego­la (vigen­te) dei 12 mesi di dura­ta del per­mes­so a edi­fi­ca­re (che evi­den­te­men­te i sog­get­ti richie­den­ti han­no rego­lar­men­te) e che pos­so­no uti­liz­zar­la a par­ti­re dal 2022, cioè gio­chia­mo alle tre car­te col tem­po a dispo­si­zio­ne.

Mau­ro Avel­lo, a destra nel­la foto, alla con­fe­ren­za stam­pa di pre­sen­ta­zio­ne di Esse­re Mari­no


E’ un modo (all’italiana) di gover­na­re, ma non è riso­lu­ti­vo. Doma­ni, quan­do non ci sarà più chi adot­te­rà que­sti truc­chet­ti o se ver­rà in modo chia­ro una nor­ma che ora non c’è, che acca­drà (e non par­lia­mo di seco­li, ma dei pros­si­mi 20/24 mesi)? A que­sto la deli­be­ra non rispon­de. Al con­tra­rio, in modo mol­to, mol­to ideo­lo­gi­co e futu­ri­bi­le, la stes­sa deli­be­ra dichia­ra di ade­ri­re alla “Allen­za anti 5G”. E per­ché? E a segui­to di qua­le appro­fon­di­to dibat­ti­to in cit­tà? A segui­to di qua­le con­fron­to in assem­blea con­si­lia­re? Con le asso­cia­zio­ni? Per­ché que­sto tema, deve neces­sa­ria­men­te vede­re il Comu­ne, un gran­de comu­ne, ade­ri­re ad un movi­men­to che ha come uni­co obbiet­ti­vo il 5G? La tec­no­lo­gia, guar­da caso, che si sta con­fer­man­do nel mon­do – in con­tra­sto con cer­te tec­no­lo­gie ame­ri­ca­ne ed occi­den­ta­li – basan­do­si mol­to sul­la pre­pon­de­ran­za tec­no­lo­gi­ca cine­se. Cosa chie­dia­mo: 1. che que­sta ade­sio­ne all’Allaenza anti 5G anti­ci­ne­se sia mes­sa da par­te. 2. Che il prin­ci­pio di cau­te­la ven­ga man­te­nu­to e che in tal sen­so, ven­ga coin­vol­to il Con­si­glio comu­na­le e la Cit­tà nel chie­de­re ai legi­sla­to­ri nazio­na­li (visti gli stru­men­ti scien­ti­fi­ci a loro dispo­si­zio­ne tra­mi­te ISPRA, Ispe­sl, CNR etc) di inter­ve­ni­re con chia­rez­za e tra­spa­ren­za. 3. Con que­sta moti­va­zio­ne, pur pre­ve­den­do resi­sten­za dei pri­va­ti, sospen­de­re i per­mes­si a edi­fi­ca­re. Noi Comu­ni­sti di Mari­no rite­nia­mo che ammi­ni­stra­re seria­men­te, e occu­par­si in modo duro e diret­to per supe­ra­re fal­le e vuo­ti, sia poli­ti­ca­men­te più ido­neo e tra­spa­ren­te che non adot­ta­re truc­chet­ti da legu­lei e da azze­gar­bu­gli.

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