Un provvedimento sostanzialmente debole è stato assunto in queste ore dal Governo sulla questione salute…
Rieti. Fara Sabina. Alla Amazon di Passo Corese primo lavoratore positivo al covid-19. PCI aveva denunciato mancanza tutela. E ora?
28/03/2020Questo articolo è stato letto 4439 volte!
Il PCI di Fara Sabina aveva denunciato nei giorni scorsi l’assenza di tutela sanitaria alla Amazon di Passo Corese. Ora siamo di fronte all’accaduto. Il segretario del PCI Marco Sgavicchia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Apprendiamo con dispiacere e con rammarico che un lavoratore di Amazon Passo Corese è risultato positivo al virus. Nei giorni scorsi avevamo sollecitato l’aumento di precauzioni sanitarie perché dei lavoratori ci avevano denunciato le carenze di prevenzione e di profilassi all’interno dei posti di lavoro del colosso Amazon. Evidentemente la nostra voce è rimasta tristemente inascoltata. La ricerca del profitto ha avuto la meglio sulla tutela della salute dei lavoratori. La mancata fornitura ai lavoratori dei dispositivi di prevenzione individuali (guanti e mascherine) e la eccessiva promiscuità, sia nelle postazioni lavorative che nelle file per i servizi igienici e negli spazi destinati alla mensa, sono probabilmente le cause di questa prima positività. Lo avevamo denunciato, ma è servito a poco. Il PCI è una forza di opposizione a questo governo, ma non sfrutta i tristi eventi per operazioni di basso sciacallaggio. Facemmo notare la forte contraddizione tra le aspre misure prese contro chi si faceva una corsetta e la eccessiva leggerezza nella tutela dei lavoratori di Amazon. Facemmo notare che i prodotti distribuiti da Amazon, per circa l’ 80%, non possono essere considerati indispensabili. Le nostre considerazioni non si basano su fake news, atte a raccattare qualche voto. Esse sono la sincera e profonda vicinanza ai lavoratori, ai quali va tutta la nostra solidarietà. Ci auguriamo che vengano finalmente prese le massime precauzioni, almeno ora.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.