Update dal mondo sulle nuove terapie e sui vaccini contro il Coronavirus

Update dal mondo sulle nuove terapie e sui vaccini contro il Coronavirus

15/03/2020 0 Di REDAZIONE COLLETTIVA

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Esa­mi­nia­mo le pos­si­bi­li­ta’:

TERAPIE — ANTICORPI MONOCLONALI, cioe’ diret­ti con­tro un ber­sa­glio del virus

L'Erasmus medical centre Rotterdam

L’E­ra­smus medi­cal cen­tre di Rot­ter­dam

L’E­ra­smus Uni­ver­si­ty Medi­cal Cen­ter di Rot­ter­dam e l’U­tre­cht Uni­ver­si­ty avreb­be­ro pro­dot­to anti­cor­po mono­clo­na­le in gra­do di rico­no­sce­re la pro­tei­na del virus “Spi­ke” (pro­tu­be­ran­za acu­mi­na­ta) che inte­ra­gi­sce sul­le cel­lu­le uma­ne per­met­ten­do al virus di entra­re al loro inter­no. L’an­ti­cor­po ha la capa­ci­tà di legar­si alla pro­tei­na impe­den­do al virus di entra­re nel­le cel­lu­le respi­ra­to­rie. Biso­gne­rà anco­ra atten­de­re diver­si mesi per spe­ri­men­ta­re il far­ma­co sul­l’or­ga­ni­smo uma­no. 

VACCINI — NOVITA’ DA REGNO UNITO E DALL’ITALIA

E’ in fase di avan­za­ta rea­liz­za­zio­ne il vac­ci­no da par­te del­l’I­sti­tu­to Jen­ner di Oxford e del­la socie­tà Advent Srl di Pome­zia. Intel­li­gen­te­men­te, ad un comu­ne ade­no­vi­rus che dà raf­fred­do­re, inat­ti­va­to, è sta­to inse­ri­to il codi­ce gene­ti­co per pro­dur­re nel cor­po la temi­bi­le pro­tei­na “Spi­ke” usa­ta dal Coro­na­vi­rus Covid-19 per legar­si alle cel­lu­le. L’or­ga­ni­smo quin­di rea­gi­reb­be pro­du­cen­do anti­cor­pi con­tro la Spi­ke, che inat­ti­ve­reb­be­ro il Covid-19 in caso di suc­ces­si­vo con­ta­gio. Il vac­ci­no è pros­si­mo ad esse­re rea­liz­za­to in 1000 fia­le per i pre­scrit­ti test cli­ni­ci, per i qua­li non è dato sape­re quan­to tem­po occor­re­rà.

ISRAELE: DIFFICOLTA’ NELL’ALLESTIMENTO E SUPERAMENTO DEI TEST CLINICI

Nel frat­tem­po sor­go­no dub­bi sul­la capa­ci­tà del­l’i­sti­tu­to israe­lia­no Migal, che ave­va infor­ma­to di esse­re pros­si­mo alla rea­liz­za­zio­ne del vac­ci­no, non tan­to di pro­dur­lo, quan­to di pro­ce­de­re ai test cli­ni­ci e di supe­rar­li alla luce del­la dura­ta, ai requi­si­ti e ai com­ples­si pas­si buro­cra­ti­ci richie­sti a livel­lo inter­na­zio­na­le.

Ad ogni modo, come è nel­le cor­de del­la nostra spe­cie, la cor­sa per risol­ve­re il pro­ble­ma è par­ti­ta, e sare­mo lie­ti di “inco­ro­na­re” il vin­ci­to­re (e’ pro­ba­bi­le che ce ne sia piu’ di uno). Erasmus medical centre Rotterdam

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