Sabato 19 Marzo, alle ore 17:00, presso la Biblioteca civica Elio Filippo Accrocca, il terzo…
Frosinone. Cartaria Reno de Medici di Villa Santa Lucia. Drammatico ritardo: sarà pagato dai lavoratori il disimpegno dei sette parlamentari Ciociari.
02/03/2020Questo articolo è stato letto 3355 volte!
Il commento e denuncia del segretario regionale del Partito Comunista Italiano, è senza mezze misure: gli eletti in Ciociaria della destra, del centro e del centrosinistra hanno fallito per scelta, per insipienza, per ignavia il loro ruolo e dovere, di occuparsi dei cittadini cui fa riferimento la loro rappresentanza territoriale. Invece, abbiamo assistito, nella vicenda della Cartiera Reno de Medici di Villa Santa Lucia, la classica comoda situazione dei sette parlamentari ciociari che, una volta, in periodo elettorale, carpito a suon di promesse il voto anche dei lavoratori, oggi, appena necessitava di battagliare per loro, nulla. Si resta comodamente a non far nulla. Dice Oreste della Posta del PCI Lazio: “Sono passati ormai più di venti giorni da quando la cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia ha fermato la produzione ed ha messo in cassa integrazione gli operai. Il motivo che ha costretto la società cartaria al fermo produttivo è stato il sequestro del depuratore Cosilam. Questo è stato dissequestrato soltanto nelle scorse ore grazie all’accoglimento da parte del Tribunale per il riesame di Frosinone delle tesi difensive dei legali Salera e Marzi.”. Continua a spiegare Della Posta: “Sebbene si millanta che i trecento operai dovrebbero tornare a lavorare a regime, a breve, la realtà è che la cartiera ha avuto delle grosse perdite da questo fermo produttivo, e gli operai saranno destinati a passare dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria! L’apprensione dei lavoratori è più che giustificata e l’azione delle varie associazioni sindacali non basta a rassicurare gli operai e le loro famiglie.”. E deciso rimarca il segretario comunista: “Ci si attendeva una risposta altrettanto pronta da parte della politica, soprattutto da parte dei parlamentari eletti in Ciociaria, i quali, dopo aver fatto incetta di voti alle elezioni di due anni fa, stanno “ricompensando” i propri elettori cullandosi sulla loro comoda poltrona. In primis, è palese la necessità di velocizzare l’iter burocratico delle autorizzazioni ambientali, cosa che incentiverebbe non poco gli imprenditori dall’investire in Ciociaria.
Inoltre, sarebbe stato opportuno far riconoscere la provincia di Frosinone come Area di Crisi Complessa, al fine di stabilire un programma di riqualificazione industriale da finanziare e rassicurare i lavoratori e le loro famiglie, che di questo passo rischiano di vedersi negato il loro diritto al lavoro. Nulla di tutto questo è stato fatto. I parlamentari nostrani non sono di certo “I magnifici sette” che ci si aspettava.”. L’amara denuncia, e la precisa proposta delle necessità di cui abbisogna l’operatore economico ed i lavoratori, illustrata dal segretario comunista del Lazio, sicuramente sono la riprova che un punto di riferimento certo, i lavoratori in generale, ed i lavoratori della Reno de Medici in particolare lo hanno trovato.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.